03 febbraio 2025

Al BRAFA di Bruxelles i collezionisti sono sempre più giovani

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Si tirano le somme della Bruxelles Antiques and Fine Arts Fair. Ecco che cosa hanno venduto le 130 gallerie della fiera (e chi si è aggiudicato i pezzi forti degli stand)

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BRAFA © Fabrice Debatty

Edizione numero 70, 130 galleristi da 25 Paesi, 72.000 visitatori finali. Fine dei giochi per BRAFA, la Bruxelles Antiques and Fine Arts Fair che inaugurava lo scorso 23 gennaio e ha appena chiuso i battenti (qui il nostro report in diretta dalla fiera, nei primi giorni di preview). E subito si fanno i bilanci, tra trend e vendite generali: «Un dato interessante di questa edizione è certamente legato all’età dei visitatori, decisamente più giovane», tiene a specificare Klaas Muller, neo-presidente della fiera. Complice senz’altro l’ampia gamma di beni in vendita, senza limiti tra arte antica e del Novecento, raffinato design, tappeti antichi, preziosi gioielli, perfino fossili di mammut. Una varietà che si traduce in un cross-collecting tra oggetti altrettanto eterogenei. «Va detto», rivela ancora Muller, «che anche tra i galleristi l’età media si sta abbassando e siamo felici di annoverare tra gli espositori non pochi trentenni».

Quindi, ecco che cosa hanno comprato i collezionisti, tra appassionati neofiti e veterani di ogni categoria di collectibles. La Galleria Repetto (CH) ha venduto una scultura in ceramica smaltata policroma di Fausto Melotti intitolata Gallo, anno 1948 circa, per una cifra intorno ai € 90.000. Mentre Robertaebasta (IT/UK) ha assegnato sette opere a Bruxelles, tra cui un bellissimo lampadario Stilnovo a diciotto luci con struttura in ottone e metallo laccato nero e vetro opalino bianco, del 1955 circa. Nel nostro report d’apertura segnalavamo un certo interesse per l’arte africana, ed ecco: una coppia di collezionisti ha acquistato 10 dei 15 ornamenti in oro della cultura Baule in Costa d’Avorio, provenienti dalla prestigiosa collezione italiana di Giovanni Franco Scanzi, li offriva la Galleria Montagut («anche gli altri cinque sono stati vendute», dichiarano dalla galleria. Così La Galleria Claes (BE) è stata visitata dal curatore delle collezioni etnografiche del Museo Reale dell’Africa Centrale di Tervuren e dal Presidente del Musée du Quai Branly-Jacques Chirac.

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GALERIE BERNARD DE LEYE, BRAFA 2025 – Galerie Bernard De Leye © Luk Vander Plaetse

Si spazia tra ogni sorta di categoria: De Wit Fine Tapestries (BE) ha aggiudicato diversi arazzi antichi, tra cui Parc à gibier avec rhinocéros, 1560-70 circa, a un collezionista spagnolo, e Parc animalier avec pergola, periodo 1550-1600, a un collezionista extraeuropeo. E ancora: in tema porcellana, il booth di Lemaire (BE) ha concluso una serie di vendite con prezzi fino a 40.000 euro per pezzi in porcellana di Meissen, Bruxelles, Tournai e Cina. Grande entusiasmo, poi, per la new-entry della 70esima edizione di BRAFA, la Stone Gallery (NL) che ha venduto una trentina di esemplari tra cristalli, meteoriti e fossili. E a proposito di offerta eterogenea: il letto neo-egizio presentato all’Esposizione Universale di Parigi del 1889, presentato dalla Galerie Marc Maison (FR), ha ricevuto una serie di interessanti offerte internazionali.

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LEMAIRE & CHRISTOPHE PERLÈS, BRAFA 2025 – Lemaire & Christophe Perlès © Olivier Pirard

Ancora qualche vendita sparsa. Nelle primissime ore della fiera, la galleria Patrick Derom (BE) ha trovato acquirenti per i suoi lavaggi a inchiostro di china di Léon Spilliaert (Ostenda 1881-1946 Bruxelles) per cifre comprese tra € 150.000 a oltre € 1 milione. La Galleria Desmet (BE) ha venduto a un museo privato canadese un gruppo di rilievi in gesso provenienti dal fregio occidentale e dalla scala dell’Altare di Pergamo (Nereo, Doride e Oceano), Berlino, 1900 circa, per circa € 100.000. Da Galerie Raf Van Severen (BE) ha trovato casa una delle opere chiave di Gustave Van de Woestijne (Gand 1881-1947 Bruxelles), Adrienne De Zutter au violon, 1920, ad accaparrarsela è stato un collezionista straniero per una cifra compresa tra € 300.000 e € 400.000. Mearini Fine Art (IT) ha venduto una coppia di consolle esagonali in noce provenienti da una bottega veneziana, risalenti al XVII secolo. E per finire in bellezza, La galleria Samuel Vanhoegaerden (BE) – che ha dedicato metà del suo stand a James Ensor (Ostenda, 1860-1949) – ha piazzato diversi disegni e dipinti dell’artista, venduti per cifre comprese tra € 50.000 ed € 500.000. Si chiude il sipario.

GALLERY DESMET, BRAFA 2025 – Gallery Desmet © Olivier Pirard
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MEARINI FINE ART, BRAFA 2025 – Mearini Fine Art © Luk Vander Plaetse
CLAES GALLERY, BRAFA 2025 – Claes Gallery © Arno Declercq
DE WIT FINE ARTS, BRAFA 2025 – De Wit Fine Arts © Emmanuel Crooÿ

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