06 ottobre 2025

Anche Bonhams punta all’Arabia Saudita

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Dopo le novità di Sotheby's e Christie's in Medio Oriente, Bonhams annuncia la sua prima iniziativa a Riyadh. Tra i pezzi forti, i lavori di Safeya Binzagr e Mohamed Al Saleem

Riyadh’s JAX District, la sede della mostra

Partecipa anche Bonhams alla corsa al Middle East. A ruota delle novità delle major Sotheby’s e Christie’s, la casa d’aste annuncia la sua prima iniziativa in assoluto in Arabia Saudita: Judhoor/Roots: The Origins of Saudi Modernism, s’intitola, con preview e relativo programma di eventi che avranno luogo presso la rinnovata LIFT Gallery nel quartiere JAX di Riyadh, dall’8 al 10 ottobre 2025.

Le prime anticipazioni: Judhoor/Roots ripercorre l’emergere e la trasformazione della scena artistica moderna dell’Arabia Saudita, dai contributi pionieristici di artisti come Abdulrahman Al Soliman, Safeya Binzagr e Mohamed Al Saleem, fino alle voci ambiziose degli anni ’80 e oltre. «Questa è la prima mostra di arte moderna locale curata da una casa d’aste nel Regno» commenta Nima Sagharchi, Group Head of Middle Eastern Art, «che mette in luce le profonde radici del modernismo saudita e svela una storia ampiamente trascurata, che mette in primo piano le narrazioni che precedono il fiorente momento culturale odierno».

Mohammed Al Saleem (Saudi Arabia, 1939-1997) Untitled (From the Horizon Series)

La mostra riunisce opere seminali del modernismo saudita insieme a importanti materiali documentari e d’archivio. Tra i pezzi forti, un dipinto di Mohammed Al Saleem degli anni ’80 raffigurante un orizzonte, ispirato alla sua astrazione dello skyline di Riyadh visto dal deserto. In mostra anche una delle opere più intime di Abdulrahman Al Soliman, un dipinto del 1981 che rappresenta l’oasi di Al-Ahsa, creata con il terreno del deserto raccolto durante le visite d’infanzia.

È significativo che Judhoor presenti anche diverse voci femminili di spicco della scena artistica saudita. La mostra segna la prima volta che una casa d’aste presenta l’opera di Safeya Binzagr, laureata alla Central Saint Martins negli anni ’60 e prima artista donna a tenere una mostra personale in Arabia Saudita. Il suo celebre ciclo di 31 opere che documentano il fascino tradizionale è una pietra miliare nella conservazione visiva dell’identità culturale saudita. Stesso discorso per il Ritratto di donna di Bakr Sheikhoun, tra i lotti dell’incanto: si tratta della potente espressione giovanile di un’artista che sarebbe poi diventata la prima artista concettuale del Regno. Appuntamento a Riyadh.

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