26 aprile 2022

BRAFA 2022, gli italiani a Bruxelles

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Da Cortesi a Dalton Somaré: saranno 8, a giugno, gli espositori provenienti dal Bel Paese. Tutti gli aggiornamenti dalla fiera di Bruxelles

Lucio Fontana, Volto di fanciulla, 1952. Robertaebasta

BRAFA 2022, la più longeva fiera d’arte d’Europa parla italiano. O di sicuro lo mastica, lo apprezza, ne riconosce il peso nel panorama internazionale. Saranno 8 su 115 – lo rivela un comunicato ufficiale – i nomi del Bel Paese presenti alla 67esima edizione, a partire delle Gallerie Robertaebasta® che punteranno sulle sculture di Fausto Melotti e sulle opere di Lucio Fontana. «Siamo stati la prima galleria italiana a credere a questo progetto», rivela Mattia Martinelli, «e siamo davvero felici che altri ci abbiano seguiti negli anni». Non solo. Chiale Fine Art di Racconigi – alla sua nona partecipazione a BRAFA – ha voluto addirittura aprire una sede a Bruxelles dopo aver vissuto «la preparazione dei collezionisti di questo paese». E non è da meno la milanese Dalton Somaré, che torna in città dopo la partecipazione del 2020 e l’evento diffuso dello scorso gennaio.

Walter Leblanc, Torsionsto171, 1973. Cortesi Gallery

Altri protagonisti tricolori: Cortesi Gallery (Milano), che espone dipinti e quadri materici del secondo dopoguerra; Brun Fine Art (Milano-Firenze), con mobili, sculture e oggetti d’arte dal Medioevo all’Ottocento – incluso un set con lo stemma di re Vittorio Emanuele III e della principessa Elena di Montenegro, realizzato per il battesimo della prima figlia, Jolanda; e ancora Barbara Bassi (Cremona), Cavagnis Lacerenza Fine Art (Milano), W. Apolloni (Roma), che scaldano i motori per un viaggio lungo 5000 anni di storia. Appuntamento nei nuovi spazi di Brussels Expo, dal 19 al 26 giugno 2022, con un exploit di pezzi unici tra archeologia, arte contemporanea e design.

Eugenio Bellosio, Servizio battesimale, 1901. Brun Fine Art
Attribuita a Giuseppe Piamontini, Bacco e Arianna, 1710 ca. Cavagnis Lacerenza Fine Art
brafa
Benedetto Luti, L’età dell’oro, 1715-1720. W. Apolloni

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