26 settembre 2022

Chiantissimo, viaggio inedito attraverso l’arte contemporanea

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Non solo vigneti e degustazioni. Tre comuni del Chianti fiorentino esplorano nuovi dialoghi con il territorio grazie a un progetto di arte diffusa

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Numero Cromatico, Un flusso di onde brillanti, 2022. Foto di Margherita Nuti

Toscana, Chianti Fiorentino. Tre comuni sparpagliati tra i filari: San Casciano in Val Di Pesa, Greve in Chianti e Barberino Tavarnelle. Un unico progetto, a cura di Davide Sarchioni: si chiama Chiantissimo – Contenitore di Arte Contemporanea, è organizzato da TerraMedia APS, patrocinato dai tre comuni, dalla Città di Firenze ed è sostenuto da Chianti Banca. L’obiettivo? Il confronto continuo, inedito, inaspettato, tra arte e tradizione del luogo, colto e sollecitato senza limiti creativi, sempre indagato nel profondo, in quello che già esiste e, in potenza, esisterà. Non solo. Proprio come le maggiori mostre internazionali – dalla Biennale a documenta a Manifesta, in giro per l’Europa – tutte le opere hanno un prezzo, e impreziosiscono e arricchiscono il territorio. Specialmente se ad acquistarle è il Comune, per il bene imperituro dei suoi abitanti. E la speranza di un dialogo sempre aperto, in divenire. Fino all’8 ottobre.

Inizia il tour, siamo a San Casciano in Val Di Pesa. Mezz’ora in macchina da Firenze, oggi nel pieno dei trambusti per la BIAF (date uno sguardo qui). C’è subito Pian dei Giullari ad accoglierci, l’opera di Flavio Favelli (Firenze, 1967) che rilegge in modo personalissimo la storia del Chianti Classico, la regione del Gallo Nero. È posta all’ingresso e all’uscita del paese, quasi fosse una mappa, un’indicazione stradale creativa. In realtà è più un manifesto, forse un patchwork monumentale, un cartello che raccoglie su un’unica – enorme, 420 x 240 cm – superficie tutte le etichette iconiche del luogo. Passate o presenti, accostate senza timore. Certe reali, altre modificate, perfino canzonatorie, come l’immagine riservata alle Cantine Antinori. Un invito ulteriore a scoprirle dal vivo, in realtà, con quegli spazi monumentali progettati da Marco Casamonti, l’odore intenso di mosto, e poi le opere sparse di artisti come Nicolas Party, Stefano Arienti, Tomàs Saraceno e Giorgio Andreotta Calò. Prezzo: € 30mila. Le gallerie di riferimento, Studio Sales e Francesca Minini.

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Flavio Favelli, Pian dei Giullari, 2022 smalto su legno Parcheggio Stianti, San Casciano in Val di Pesa. Foto di Margherita Nuti

Proseguiamo. Una passeggiata in salita ci conduce fino al centro storico di San Casciano. A catturare lo sguardo, qui, le venti bandiere svolazzanti del collettivo Numero Cromatico, Un flusso di onde brillanti – questo il titolo – a strisce colorate, orizzontali. «Neanche / un momento», dicono, «Hanno ceduto / il loro passo», «Non posso / trattenermi», «Sono già / troppo buie». Non parole a raffica, s’intende. Sono parte di un unico componimento poetico – ci svela il curatore Davide Sarchioni. Il testo è creato dall’intelligenza artificiale S.O.N.H., istruita dal collettivo a scrivere testi sul futuro dell’umanità. E poi nuovamente scomposto, i versi sono tutti in dialogo tra loro, i cittadini possono assemblarli in modo sempre diverso, in base al percorso, all’umore, alle personalissime suggestioni. Valore: € 160mila.

Numero Cromatico, Un flusso di onde brillanti 2022. Vie del centro storico San Casciano in Val di Pesa. Foto di Margherita Nuti

Pit-stop n.3, A-cielo libero di Gabriella Ciancimino (Palermo, 1978). Vale a dire un giardino d’inverno contemporaneo, proprio all’interno della biblioteca comunale, in uno spazio che l’artista riempie di scritte, esseri umani e animali. Il senso: un parallelismo tra la resistenza biologica di alcune specie vegetali e la resistenza storica di attivisti e pensatori– con un particolare omaggio alla figura di Pier Carlo Masini (politico, ex-sindaco di San Casciano, scomparso nel 1998). Ecco spiegate le scritte terrose che si rincorrono sui muri: «Alba dei liberi», «C’era una RI-VOLTA», «Futuristi e Anarchici, quali rapporti?». Spiega Ciancimino: «Così, coerentemente con le opere precedentemente realizzate, anche il Paesaggio della Val di Pesa è divenuto per me un “luogo” di riflessione e nello stesso tempo di salvaguardia della memoria storica e di azione collettiva». Il suo wall-drawing, offerto dalla Galleria Gilda Lavia, richiede € 15mila.

Gabriella Ciancimino A-cielo libero, 2022. Wall drawing, Biblioteca Comunale di San Casciano in Val di Pesa. Foto di Margherita Nuti

Ancora una sosta a San Casciano, c’è Map (Star) the World di Vincenzo Marsiglia (Belvedere Marittimo, 1972) in dialogo con il Teatro Comunale Niccolini. Un’immersione sorprendente nella mixed reality tra la rilettura del patrimonio storico-artistico e l’arte contemporanea, tutta tracciata dalla sua Unità Marsiglia, la stella a quattro punte che sempre ricorre nella sua ricerca, nei suoi lavori. L’obiettivo: un punto d’incontro (tecnologico) tra presente e passato, tra innovazione e tradizione. Il mezzo: un percorso visivo e sonoro unico nel suo genere, emozionante, cangiante, imprevedibilmente variegato. Il prezzo: € 7500, le gallerie di riferimento qui sono NM contemporary – Montecarlo e Boesso Art Gallery.

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Vincenzo Marsiglia, Perfomance Map (Star) the World, HoloLens 2. Foto di Margherita Nuti

Vigneti ordinati a oltranza, qua e là una chiesa romanica, gli interni screpolati, borghi antichi sui colli lontani. Nuova tappa di Chiantissimo, un gioiello poco conosciuto dell’architettura fiorentina. Eccoci a Barberino-Tavernelle, di fronte alla Cappella di San Michele Arcangelo a Semifonte. Una Santa Maria del Fiore in miniatura, per davvero: la sua cupola, realizzata sul finire del Cinquecento, riproduce alla perfezione, in scala 1:8, l’illustre capolavoro del Brunelleschi. Un giro intorno alla struttura, se volete restare uniti per sempre. Giriamo. Entriamo. Ci sono due tele di Valentina Palazzari (Terni, 1975) ospitate al suo interno, quasi paesaggi scuri tagliati da specchi di luce dorata. Indagano i processi naturali, con la ruggine che avanza, si modifica, respira l’aria e i cambiamenti del luogo, traccia inesorabile lo scorrere del tempo. Prezzo: € 9500 cadauna. Galleria: MLZ Art Dep.

Valentina Palazzari, Da un punto 1, 2021, Ruggine e olio su tela. Da un punto 2, 2021, Ruggine e olio su tela. Foto di Margherita Nuti

Ultimo approdo del nostro viaggio itinerante, siamo a Greve in Chianti. I lavori energici di Thomas Lange si incontrano a quattr’occhi con la collezione permanente del Museo di San Francesco – incluse terracotte policrome e marmi rinascimentali, nessun limite di tempo e di categoria. Ed ecco che il presente di Lange si fa spazio con i suoi ritratti, le sue ceramiche, i suoi paesaggi visionari, sempre al limite tra astrazione e figurazione, in un racconto a zig-zag, consapevole, così intriso di tempo e di storia. C’è Adamo ed Eva del 2017, una ceramica smaltata; c’è San Sebastiano, una terracotta dipinta del 2005; c’è una Madonna col Bambino in vernice blu, stavolta site specific, realizzata nel 2022. Prezzi compresi tra € 500 ed € 25mila. Le gallerie a cui rivolgersi: Galerie Poll Berlin e Deweer Gallery Estate.

Bonus track che va oltre il progetto di Chiantissimo, ma dialoga perfettamente con i suoi valori: se siete in zona, includete nel vostro percorso anche una visita alla Fattoria La Loggia, a Palazzo al Bosco e al Castello di Ama. Effetto a sorpresa garantito.

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Thomas Lange, Madonna col bambino, 2022. Pala in legno, vernice. Foto di Margherita Nuti
San Sebastiano, 2005. Terracotta smaltata e dipinta. Foto di Margherita Nuti

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