12 marzo 2025

Continua il trend dei sogni all’asta, ora è il turno di Bonhams

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La maison annuncia il suo appuntamento annuale, a Parigi, interamente dedicato al Surrealismo. Tra gli highlights Francis Picabia, Leonor Fini e Max Ernst

bonhams surrealismo
Max Ernst, Sun Over the Sea, rare gouache and pencil on paper. Estimate €80,000-120,000. Courtesy of Bonhams

Prosegue l’epoca dei sogni, per Bonhams. E per il mercato dell’arte tutto, in realtà, all’indomani delle grandi celebrazioni per il centenario del Manifesto di Andrè Breton, che si sono propagate dalle mostre (una per tutte: la muscolare Surréalisme al Centre Pompidou, conclusa a gennaio 2025) alle aste, alle fiere. Così, dopo i buoni risultati della vendita 100 anni di Surrealismo dello scorso anno, anche Bonhams torna a ospitare un nuovo round dedicato all’arte dei sogni il prossimo 30 aprile, a Parigi. «Per il terzo anno consecutivo», rivela Emilie Millon, responsabile del dipartimento Impressionismo e Arte Moderna di Bonhams a Parigi, «Bonhams celebra l’affascinante mondo del Surrealismo con un’asta primaverile interamente dedicata, a Parigi. La vendita presenterà opere di molte delle figure più innovative e di spicco del Surrealismo, da Francis Picabia a Man Ray, che metteranno in mostra l’impatto e l’eredità del movimento».

Partiamo proprio da Picabia. Eseguito intorno al 1932, il suo Salaganes proviene da un’importante collezione privata e guiderà la vendita con una stima di € 150.000 – 200.000. Dopo la sua rottura con l’avanguardia parigina nel 1924, Francis Picabia si trasferì nella Costa Azzurra nel sud della Francia, iniziando subito dopo a lavorare ai suoi radicali dipinti Transparencies. Si tratta di ritratti frammentati e immagini intrecciate (che all’asta fanno scintille, tra l’altro), un po’ ambigui e un po’ intriganti. In Salaganes, in particolare, Picabia mescola più soggetti in un’unica scena ambigua, combinando immagini di volti maschili con un vasto paesaggio marino. «Senza una narrazione definita o un soggetto allegorico», spiegano da Bonhams, «la serie è uno dei corpi di lavoro più enigmatici dell’artista».

Francis Picabia, Salaganes, oil on canvas, circa 1932. Estimate €150,000-200,000. Courtesy of Bonhams

Tra i top lot, anche Please do not disturb di Man Ray, un’opera del 1967 realizzata con cartoncino stampato, spago e magneti su una lastra di metallo nella cornice dell’artista. È stata parte di una collezione privata italiana e venne esposta nel 1971 in una mostra itinerante tra Milano, Rotterdam e Parigi. La stima, oggi? € 120.000-180.000. Mentre Sun Over the Sea di Max Ernst, in catalogo, è un raro lavoro a guazzo e matita su carta, eseguito nel 1928 e fa parte di un raro e importante gruppo di paesaggi di Ernst che raffigurano raggi di sole che si scagliano sul mare. Il pronostico degli esperti, qui, è di € 80.000-120.000.

Altri nomi importanti della vendita: Salvador Dalì, Leonor Fini, Jane Graverol, Valentine Hugo, André Masson, René Magritte, anche l’italiano Giorgio de Chirico. Poi ancora Evocation 2 di Salvador Dalì, un’opera firmata, datata e intitolata a inchiostro e matita colorata su carta. Proveniente da una collezione privata spagnola, è stimata tra € 250.000 e 350.000. Appuntamento a fine aprile, con i sogni di Bonhams.

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