07 novembre 2023

Cornelis de Heem, Brueghel il Giovane: i vecchi maestri vanno all’asta da Van Ham

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A pochi giorni dalla vendita di Old Masters a Colonia, abbiamo chiesto al Capo Dipartimento Davide Dossi una panoramica sul mercato dell'arte antica. Tra fiere imperdibili, collezionisti e lotti d'eccezione

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Cornelis de Heem (1631 – 1695). Natura morta con arance, rose e fiori | Olio su tela (dettaglio) | 67 x 55 cm. Stima: € 60.000 - 80.000. Courtesy: Van Ham Kunstauktionen

È tempo di vecchi maestri sotto il cielo autunnale della Renania. La casa d’aste Van Ham rivela a exibart i pezzi forti dell’incanto dedicato agli Old Masters – passeranno al vaglio del martello il prossimo 17 novembre, a Colonia, dai riccioli di limone del fiammingo Cornelis de Heem fino all’ultimo capolavoro di Jan Brueghel il Giovane, una rara Arca di Noè. Con uno sguardo al mercato dell’arte antica, al collezionismo, alle strategie di comunicazione, e ancora ai format d’asta ibridi che attraggono nuove categorie di investitori. Ne abbiamo parlato con Davide Dossi, Capo Dipartimento di Arte Antica della maison.

Intervista con Davide Dossi, Capo Dipartimento di Arte Antica di Van Ham

La prima domanda è sempre d’obbligo: il tuo punto di vista sulla salute del mercato dell’arte antica.
«Il mercato dell’arte antica è sensibilmente cambiato negli ultimi decenni a causa di vari fattori. Una prassi di vendita a volte senza studi e controlli (sia presso i mercanti sia presso le case d’aste) unita alla sempre più avvertibile incapacità delle nuove generazioni di rapportarsi al mondo antico, alla sua storia e iconografia, hanno reso il rapporto con gli Old Masters piú instabile rispetto al Novecento, quando anche l’Italia ha conosciuto grandi collezionisti di arte antica. Detto questo le opere che riescono a fare breccia nell’attuale Zeitgeist e sono sicure dal punto di vista dell’attribuzione, della provenienza e presentano uno stato di conservazione da “buono” a “molto buono” si vendono ancora molto bene».

In generale, noti qualche differenza particolare tra la domanda in Italia e quella in Germania, relativamente al settore degli Old Masters?
«In linea di principio noto molte analogie fra i due Paesi che si riferiscono a quanto dicevo prima in merito al rapporto delle ultime generazioni con l’arte antica. Se differenze esistono, esse sono ravvisabili nel tipo di opera che funziona meglio in un Paese rispetto a un altro, ovvero che in linea di massima in Italia l’arte sacra funziona meglio che in Germania. Tuttavia ci sono collezionisti di arte sacra e italiana in Germania come collezionisti di arte profana e transalpina in Italia, per cui non si possono tracciare nette linee di demarcazione».

Giovanni Battista Pittoni (1687 – 1767), Venere e Cupido | Olio su tela | 95 x 75 cm. Stima: € 20.000 – 30.000. Courtesy: Van Ham Kunstauktionen

Rapporto fiere e aste: quali sono le fiere di riferimento per uno specialista di questo settore? A quali appuntamenti non puoi rinunciare?
«Fiere e aste sono due ambiti che funzionano secondo il principio dei vasi comunicanti e i macro-cambiamenti che si verificano in un mondo hanno luogo spesso anche nell’altro. Per chi lavora nelle case d’aste è molto importante a mio avviso aggiornarsi in tempo reale su cosa succede presso altre realtà analoghe, del medesimo Paese ma anche straniere, e non soltanto nel settore di competenza. Saper leggere i risultati di vendita in maniera corretta è inoltre essenziale per poter capire cosa realmente sta accadendo. Le fiere sono momenti molto importanti dove intrecciare relazioni e scambiare opinioni: trovo quindi molto utile frequentarne il più possibile, dalle grandi come Tefaf a quelle più piccole».

Cornelis de Heem ad esempio è un nome che ci aspettiamo al Tefaf, o sulle pareti di qualche grande museo. Puoi svelarci qualcosa sulla provenienza di questa natura morta offerta all’asta?
«La spettacolare Natura morta con frutti e fiori proviene da una collezione privata tedesca. Van Ham è per l’anno in corso, in termini di fatturato, la seconda casa d’aste in Germania, per cui è una azienda affidabile a cui affidare lotti di pregio. Molte delle opere che offriamo in occasione delle aste vengono acquistate da musei americani, asiatici e europei, per cui sarei felice di vedere la Natura morta nelle sale di un museo. Se posso permettermi un vanto, le due istituzioni più importanti di Colonia possiedono opere che sono state vendute durante due mie aste nel 2020: la Sant’Anna Matterza di Gortzius Geldorp campeggia nella sala d’onore del Wallraf-Richartz-Museum, mentre la Veduta di Colonia con il duomo in costruzione di James Webb si può ammirare sullo scalone del Municipio della nostra città».

Jan Breughel il Giovane (1601 – 1678). Paesaggio paradisiaco con l’ingresso degli animali nell’arca di Noè | Olio su tavola | 70 x 170 cm. Stima: € 150.000 – 300.000. Courtesy: Van Ham Kunstauktionen

Tra i top lot di questa sessione c’è anche un Brueghel il Giovane in un insolito formato “oblungo”, oltre 1 metro e mezzo di lunghezza. Qual è la sua storia?
«Il dipinto di Jan Brueghel il Giovane è un quadro inedito, studiato in originale nel 2022 dal più grande esperto della dinastia dei Brueghel Dr. Klaus Ertz, purtroppo deceduto nell’agosto di quest’anno. Klaus Ertz reputa che il quadro sia stato eseguito negli anni sessanta del Seicento per una famiglia aristocratica non ancora identificata. Le notizie note sulla provenienza sono che esso transitò alla fine dell’Ottocento sul mercato dell’arte, quando fu comprato da una famiglia che, dopo varie generazioni, ce lo ha affidato per la prossima asta del 17 novembre. Un’opera quindi fresca di mercato».

Come rintracciate i collezionisti più affini a una certa tipologia di lotto? Prevedete qualche tour delle opere più importanti o altre strategie di comunicazione?
«Il nostro reparto di pubbliche relazioni e marketing lavora a spron battuto per intercettare clienti e far conoscere le opere in offerta di tutti i dipartimenti. Le aste e le case d’aste sono diventate in special modo a partire dalla pandemia di Covid-19 – a causa dei perduranti lockdown – momenti di intrattenimento socio-culturale da seguire comodamente da casa.  Venute meno le restrizioni, poi, abbiamo capito che le persone desideravano continuare a vivere appieno il mondo del mercato dell’arte. Per questo abbiamo ideato un pacchetto di comunicazione ed eventi molto fitto che comprende, oltre ai servizi tradizionali, tour di opere in varie parti della Germania, conferenze ed eventi in sede e nelle rappresentanze, video sulle aste o singole opere proiettati su canali nazionali oppure tramite i social media».

Giovanni Piancastelli, Ritratto di Marcantiono V Borghese (venduto insieme al ritratto della seconda moglie, Teresa de la Rochefoucauld). Stima: € 30.000 – 60.000. Courtesy: Van Ham Kunstauktionen

Per esempio, che tipo di collezionista ti aspetti per la coppia di teste dei coniugi Marcantonio V Borghese e Teresa de la Rochefoucauld? Qual è la loro destinazione ideale?
«A mio avviso la destinazione ideale della coppia di ritratti di Giovanni Piancastelli è la Galleria Borghese di Roma. Il soggetto maschile, Marcantonio V Borghese, era nipote di quel Camillo Borghese che sposò Paolina Bonaparte, effigiata in marmo da Canova come Venere Vincitrice. L’artista Piancastelli fu molto legato alla famiglia Borghese: nel 1871 fu assunto da Marcantonio V come consulente d’arte e insegnante di disegno per i figli. Nel 1902 fu nominato direttore della Galleria Borghese (passata sotto lo Stato) fino al 1906, quando abbandonò l’incarico e si ritirò a Bologna. Il sodalizio fra i Borghese e Piancastelli durò quindi per ben 35 anni».

Ti piacerebbe sperimentare un formato di asta “ibrido”, con opere provenienti da epoche e categorie diverse, come va tanto di moda nell’ultimo triennio? La ritieni una strategia vincente?
«Nei Paesi d’Oltralpe questo tipo di asta non è nuovo, ma il successo arride se sono presenti le caratteristiche che menzionavo prima. Un esempio concreto è dato dalla mia prima asta in assoluto nel maggio 2020, con opere di arte antica e contemporanea della celebre SØR Rusche Collection. 40 opere di arte antica erano accompagnate da altrettante di arte contemporanea, che hanno convinto privati e musei all’acquisto. Il risultato è stata un’asta col 100% di venduto – tra cui la già citata Sant’Anna Matterza di Gortzius Geldorp».

Un’opera del catalogo che ha riscosso un buon interesse, già prima del gong del via.
«La Natura morta di De Hem indubbiamente ha già attirato molta attenzione, ma anche la Madonna con Bambino di Abraham Bloemaert non è passata inosservata. Si tratta di un quadro firmato e datato 1617, che si credeva perduto. Era infatti noto attraverso copie di bottega. Il ritrovamento del prototipo ora offerto il 17 novembre, riconosciuto dal Dr. Gero Seelig del Museo di Schwerin, ci ha permesso di colmare così una lacuna nel corpus dell’artista olandese».

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