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Il 67% dei lotti venduti e un incremento del monte stime del 121%: sono questi i risultati dell’asta dedicata al Design e alle Arti Decorative del Novecento di Pandolfini, in una sfilata di arredi e oggetti di gusto che confermano la performance vincente di gennaio. Top lot della vendita, un’elegante coppia di cassettoni di Gio Ponti del 1955, aggiudicata per 87.500 euro (stima: 40.000-60.000 euro) dopo una pioggia di bid.
Uno sguardo agli highlights dell’incanto, da Ettore Sottsass ad Alvar Aalto
Iniziamo la nostra rassegna con un vaso in ceramica smaltata di Ettore Sottsass, uno dei primi che – spiegano dalla casa d’aste – il designer realizzò nel 1957 assieme ad Aldo Londi (18.750 euro). E non sono da meno diversi esemplari di tavoli, a partire da quello progettato da Angelo Mangiarotti nel 1960, con piano ovale in legno e gambe a cono svasate in rame (15.000 euro), fino al lotto 123, disegnato da Leonardo Savioli per un appartamento dell’iconica casa di via Piagentina a Firenze (16.250 euro).
«Bene i grandi gruppi di sedie e bene anche gli imbottiti degli anni ’60 e ’70», rivelano dalla maison, ed evidenziano la coppia di poltrone in stile Art Nouveau di Eugenio Quarti – che ha trovato un nuovo acquirente per 6.250 euro. A scandire l’asta di Pandolfini, poi, diversi modelli destinati all’illuminazione, come il lampadario con struttura in metallo e pendenti in vetro realizzato intorno al 1950 dal maestro vetraio Vinicio Vianello (8.750 euro); e non deludono le aspettative le lampade da terra, come quella Archimede Seguso, in ottone e vetro acidato (5.625 euro), e di Barovier & Toso, in ottone e vetro iridescente nei toni dell’ambra (5.000 euro).
Completa il catalogo un’escalation di pezzi di designer finlandesi, tra cui spicca il nome di Alvar Aalto. La sua lampada modello A809, a tre luci, con paralumi in metallo bianco sorretti una struttura in metallo nero, rivestita in pelle nera, ha chiuso i rialzi con un’offerta da 7.500 euro.