04 agosto 2021

«Fiducia verso il mercato». Il primo semestre de Il Ponte Casa d’Aste

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Il Ponte chiude la prima metà del 2021 con un totale che sfiora i 20 milioni. Le parole della direttrice Rossella Novarini

semestre ponte
Il top lot del I semestre de Il Ponte è Insicuro Noncurante di Alighiero Boetti. Photo Credit Il Ponte Casa d’Aste

Le vendite delle aste sono tornate ai livelli pre-pandemia, lo dice un report della società londinese PeX. Il Ponte Casa d’Aste, a Milano, sembra non fare eccezione, con 19 incanti totali nel I semestre, un fatturato di € 19.937.687 (diritti inclusi), 13.527 lotti offerti e 11.364 venduti. I top lot di questi primi sei mesi? Certamente Insicuro Noncurante di Alighiero Boetti (€ 375.000), il portfolio completo di 81 tavole che coprono e riassumono 9 anni della carriera dell’artista, dal 1966 al 1975; medaglia d’argento per un anello in platino, diamanti e rubino centrale, aggiudicato per ben € 212.500 – a partire, tra l’altro, da una stima di € 18.000 – 25.000; terzo posto, infine, per una coppia di dipinti di Andrea De’ Passeris dal titolo San Cassiano vescovo; San Cassiano martire, che lo scorso aprile ha trovato un nuovo acquirente per € 118.750.

Il commento di Rossella Novarini, Direttore Generale de Il Ponte Casa d’Aste

«Il primo semestre 2021 si è presentato nel migliore dei modi, confermando quella voglia di ripresa e di fiducia verso il mercato e gli investimenti d’arte che aveva caratterizzato le ultime battiture del 2020.

Le aste hanno rivelato una adattabilità straordinaria all’ambiente sociale e culturale, alle domande del mercato ed ai cambiamenti; ogni dipartimento ha dato il meglio di sé grazie a conferimenti di rilievo e di spessore qualitativo portando a un fatturato complessivo di € 19.937.687. Il pubblico e i collezionisti hanno risposto con entusiasmo al nuovo anno di vendite, la domanda si orienta sempre più verso opere e oggetti di pregio per le quali il collezionismo mondiale risulta reattivo e vivace.

Notevole il ritorno dell’Antico, sia con la pittura che con mobili e oggettistica, complice nell’incanto di aprile la presenza di un nucleo di opere provenienti dalle Collezioni di Cesare e Gina Romiti, del critico Philippe Daverio e da Villa Orlando a Bellagio: tre collezioni che insieme ad altre pregevoli raccolte hanno animato una proposta in grado di attraversare generi ed epoche anche molto distanti, misurando la capacità del dipartimento di far fronte all’attuale fenomeno di cross-collecting. Trainanti e in perfetta salute i Dipinti Antichi, che hanno registrato prestazioni da primato (fatturato inclusi diritti € 1.608.750).

Anello in platino rifinito con diamanti baguette per complessivi ct. 1 circa e al centro un
rubino a cuscino di ct. 5,49, g 8,65 circa misura 7/47. Marcato 307 AL.
Venduto € 212.500. Photo Credit Il Ponte Casa d’Aste
Andrea De’ Passeris, San Cassiano vescovo; San Cassiano martire, 1491.
Coppia di dipinti a tempera su tavola a fondo oro, cm 98×34; cm 99×34,5.
Venduto € 118.750. Photo Credit Il Ponte Casa d’Aste

Il cliente asiatico è tornato dinamico protagonista nelle aste di Arte Orientale ma tra i nuovi acquirenti vi è stata una significativa presenza dall’Inghilterra; nell’asta di Filatelia, in cui rarità e particolarità fanno la differenza, si sono raggiunte percentuali di battuto di straordinario rilievo per un ambito considerato così di nicchia (fatturato inclusi diritti € 850.937), stessa cosa per il settore di Libri e Manoscritti.

Sempre eccezionali le prestazioni dell’Arte Moderna e Contemporanea, che si conferma terreno prediletto per gli investimenti presenti e futuri specie su opere dal notevole curriculum espositivo (fatturato inclusi diritti € 8.124.875); mentre i Gioielli, dal fascino intramontabile, sono sempre graditi al pubblico più diversificato, grazie a una proposta che varia dalle gemme preziose alle grandi maison sinonimo  della gioielleria d’eccellenza.

Notevole rimonta anche per l’Ottocento il cui dipartimento si è distinto per la presentazione di un catalogo di richiamo internazionale animato dai massimi autori italiani e stranieri; per arrivare alle Arti Decorative del ’900 e Design un settore che intercetta sempre più l’interesse delle ultime generazioni, anche tra i millennials, curiose, informate e attente all’originalità di questo “nuovo antiquariato”.

Tante conferme quindi in questo inizio stagione, che fanno ben sperare per l’anno in corso e che predispongono a un secondo semestre altrettanto ricco. La fiducia degli acquirenti e dei venditori rappresenta il vero punto di forza del nostro lavoro, siamo pertanto gratificati che al quasi traguardo di 50 anni di attività Il Ponte rappresenti sempre e ancora, per il pubblico e il mercato, un solido riferimento».

Il Depero futurista di Fortunato Depero è stato esitato all’asta “Libri e Manoscritti” di gennaio per 18.125 euro. Photo Credit Il Ponte Casa d’Aste
L’incanto di Filatelia de Il Ponte Casa d’Aste ha registrato un record mondiale per il Cosmogramma “Apollo 14”, aggiudicato in primavera per € 30.000. STATI UNITI 1971 (26 feb.), Cosmogramma, uno dei 55 trasportati nello spazio per 9 giorni da Edgar Mitchell durante la missione Apollo 14. Francobollo celebrativo “First man on the Moon” annullato a Houston alla fine del periodo di quarantena. La sospensione di tale procedura fa di questa busta l’ultima a recare il timbro “Delayed in quarantine at / lunar receiving laboratory / M.S.C.- Houston Texas”. Firma G. Bolaffi, En. Diena. Photo Credit Il Ponte Casa d’Aste

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