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Gonnelli mette all’asta oltre 300 lotti appartenuti al principe dei bibliofili
Mercato
A Firenze, il prossimo 18 giugno, Gonnelli Casa d’Aste offrirà all’incanto una magnifica selezione di oltre 300 lotti appartenuti all’intellettuale napoletano Tammaro De Marinis (1878 – 1969), alla moglie Clelia Zucchini e ai loro eredi. Figura di riferimento per il mondo del libro antico, De Marinis fu un libraio antiquario e collezionista di rilievo. La sua attività, tuttavia, andò ben oltre il perimetro bibliografico: nelle sue residenze, Villa Montalto e Villa Celle, site rispettivamente a Firenze e Pistoia, raccolse arredi storici, monete, gioielli, argenti, penne, accendini e oggetti d’arte di varia provenienza, testimonianza di un gusto colto e raffinato.
L’asta capita nel mezzo delle celebrazioni per i 150 anni della Libreria Antiquaria e Casa d’Aste Gonnelli, fondata nel 1875. Il catalogo è scandito da diversi nuclei tematici: troviamo una prima sezione dedicata a oggetti d’arte sacra e decorativa — come la Madonna col Bambino che legge in stucco modellato e dipinto (lotto 2, base d’asta €1.800) o il Cofanetto in legno e foglia oro del XVI secolo, decorato a pastiglia (lotto 3, base d’asta € 2.400). Seguono una selezione di cornici antiche (lotti 9-13), candelabri in bronzo dorato (lotto 18), cornici Luigi XVI (lotto 19). Tra i lotti provenienti dall’Oriente spicca un pregiato Paravento Coromandel di epoca Qianlong (lotto 25, base d’asta € 4.800), un Gruppo in giadeite con fenici (lotto 30, base d’asta € 340) e un Arazzo in seta (lotto 31, base d’asta € 480).

Particolare attenzione è riservata agli argenti, quelli provenienti dalla tavola di De Marinis, con monogramma DM e firmati dalla manifattura parigina Puiforcat (lotti 80-91). Si segnalano inoltre una Zuccheriera con putto che regge un pesce, Stato Pontificio 1815 (lotto 54), una Coppia di portacandele Napoli 1830 ca. (lotto 59), una Coppia di piccoli vassoi con arme dei Savoia (lotto 63), argenti russi come la Zuccheriera con manico in ebano, incisa Mosca 1810 (lotto 52), e tedeschi, tra cui un Carillon con uccello canterino in argento e smalto del 1920 ca. (lotto 73). Infine dalla sezione dei gioielli brillano due Tabacchiere francesi con miniature, smalto e pietre del periodo 1780–1820 (lotti 119 e 120, base d’asta € 4.000 e € 3.400), una tabacchiera tedesca del 1830 ca. proveniente dalla Collezione Bulgari (lotto 121), e diverse creazioni firmate Gübelin, come spille, bracciali e gemelli (lotti 137, 138, 154, 170-182).
Presenti anche orologi da petto (lotti 145-149) e tre esemplari del modello Love di Cartier (lotti 161-163). Tra le curiosità, una raccolta di penne e accendini da collezione, tra cui il Diamond Rain marcato Dupont in ottone dorato con 1098 diamanti (lotto 198, base d’asta € 10.000), e la Montegrappa Trono di Spade, in edizione limitata (lotto 203, base d’asta € 5.000). Ed è solo la prima tornata. La sessione pomeridiana sarà invece dedicata alla numismatica, con 110 lotti proposti: all’incanto alcune monete aragonesi del XV-XVI secolo, tra cui un Pierrale d’oro di Pietro e Costanza d’Aragona, coniato a Messina tra il 1282 e il 1285 (lotto 233, base d’asta € 1.500), e una serie di medaglie e placchette in bronzo, rame, argento e oro. I lotti saranno esposti nell’headquarter fiorentino di via Fra’ Giovanni Angelico fino a sabato 14 giugno, l’appuntamento con l’incanto si terrà il 18 giugno.