08 giugno 2020

l’INP tunisino chiede di bloccare un’asta contente reperti trafugati

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Coutau-Begarie programma a giugno un’asta online, con reperti trafugati dalla Tunisia durante il lockdown ma il National Heritage Institute blocca tutto

La Coutau-Begarie è una casa d’asta con sede a Parigi che vede tra i suoi settori d’interesse il commercio di manufatti orientali e proprio alcuni di questi verranno battuti all’asta “Noblesse & Royauté Art de l’Islam – Orientalisme” che si terrà l’11 giugno, pare però che tra i lotti presentati all’asta figurino anche alcuni reperti trafugati e importati illegalmente nel territorio francese.

Il National Heritage Institute – INP della Tunisia ha infatti affermato di aver recentemente scoperto che alcuni beni erano stati sottratti all’inizio del mese di marzo. Molteplici infatti sono stati i casi di furto e importazione illegale di artefatti orientali e dell’africa del nord durante il periodo di lockdown appena concluso, come scrivevamo più nel dettaglio in questo articolo.

I reperti trafugati e la sospensione dell’asta

Faouzi Mahfoudh, capo dell’istituto, ha infatti dichiarato che i reperti trafugati e presentati nell’asta ammontano circa a un centinaio. Tra questi figurano importanti opere come un antico Quaran appartenuto a Mohamed el Moncef Bey. Egli fu infatti uno degli ultimi esponenti della dinastia Husseinite che regnò in Tunisia dal 1705 fino 1957, anno dell’indipendenza dalla Francia.  Anche la copia originale di un manoscritto del XIX secolo, opera dello storico e politico Ahmed ibn Abi Dhiaf, riguardante proprio la storia di questa dinastia compare tra gli oggetti trafugati.

Tutto ciò ha quindi spinto il National Heritage Institute tunisino a chiedere che venga aperta un’inchiesta per capire in che modo tali beni abbiano lasciato il territorio tunisino. Faouzi Mahfoudh afferma che i reperti sono stati esportati senza alcun’autorizzazione ufficiale e che questi siano in realtà di proprietà privata e non pubblica. Questi motivi hanno infine portato alla richiesta della sospensione dell’asta programmata per l’11 giugno e alla presentazione di un reclamo al pubblico ministero.

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