02 aprile 2021

Non solo NFT: l’investitore di criptovalute Justin Sun compra un Picasso da $20 milioni

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Mentre la NFT mania impazza da settimane, c’è chi va controcorrente. L’investitore di criptovalute Justin Sun si è aggiudicato un Picasso e un Warhol “reali” all'asta da Christie's

Justin Sun Picasso
Femme nue couchée au collier (Marie-Thérèse), dettaglio. Christie's

Vi ricordate di Justin Sun? Ve ne avevamo parlato dopo l’asta online di Everydays: the first 5000 days, l’opera di Beeple venduta da Christie’s per ben $69,3 milioni. Ebbene, ad aggiudicarsela era stato Metakovan, il co-fondatore del fondo NFT Metapurse, mentre Justin Sun, il tycoon dei bitcoin classe 1990, se l’era vista scappare per un soffio – o meglio, per un click. Ma l’investitore, fondatore di Tron e attualmente CEO di Rainberry e Peiwo, non si è dato per vinto, spostando subito il suo sguardo altrove: su Femme nue couchée au collier (1932) di Pablo Picasso, da $20 milioni, e su Three Self Portraits (1986) di Andy Warhol, da $2 milioni, precisamente. Li ha comprati entrambi nel corso della 20th Century Evening Sale, in diretta da Londra lo scorso 23 marzo, per un totale di $22 milioni.

Ad annunciarlo è Bloomberg e la conferma arriva da un tweet dello stesso Sun: «Sono entusiasta di annunciare che il Fondo #JUST #NFT ha acquistato con successo le opere di Picasso e Warhol». E poi ancora, tra le risposte ai commenti: «Questa asta rappresenta una pietra miliare molto significativa per #JUST #NFT nel suo ingresso nella top fine art industry. Credo che altre opere d’arte di classe mondiale di artisti di prim’ordine saranno aggiunte al catalogo della JUST NFT in futuro. Restate sintonizzati».

E così, dopo settimane di rilanci stellari nel mondo della tecnologia digitale, assistiamo a un flusso inverso, quello verso le opere IRL (in real life). Giovanna Bertazzoni, vicepresidente del dipartimento del XX e XXI secolo di Christie’s, dichiara a Bloomberg la sua soddisfazione per questo cambio di rotta: «Per noi è interessante, perché mostra che tutto ciò che stiamo facendo al momento è connesso. Dobbiamo solo continuare a innovare». L’idea, insomma, è quella di un ponte che unisca i due mondi – quello digitale degli NFT e quello reale delle opere IRL – piuttosto che un muro divisorio alimentato da generalizzazioni e polemiche.

Justin Sun Picasso
Andy Warhol, Three Self-Portraits, 1986. Christie’s

Il Picasso acquistato da Sun, tra l’altro, è un vero e proprio capolavoro dell’artista, realizzato nel 1932 come «ritratto di Marie-Thérèse nella sua iconica posa reclinata e la corona di capelli biondi», come spiegava Keith Gill, Co-Head della vendita di Christie’s, prima dell’incanto (ne parlavamo qui). L’opera di Warhol, dal canto suo, è descritta dagli esperti della maison come un’evoluzione delle sue serie di ritratti degli anni ’60: «Colpito dalla luce come un prigioniero sotto interrogatorio, l’artista emerge dal vuoto come uno spettro disincarnato, come se fosse già consegnato alle profondità della nostra immaginazione. […] Qui, illuminato in una vampata demoniaca, l’artista compie il suo ultimo gioco di prestigio: un’ultima, imperscrutabile rivelazione prima di scomparire nell’oscurità».

Ma adesso che cosa ne sarà del Picasso e del Warhol aggiudicati lo scorso 23 marzo? Per il momento si sa soltanto che Sun li ha acquistati per il suo fondo JUST NFT, con il quale vuole procedere a registrare su blockchain le opere d’arte di prim’ordine – quelle «con un prezzo non inferiore a $1 milione e un valore medio di $10 milioni», spiega su Tron. Nessun dettaglio, tuttavia, è stato rivelato sui due dipinti in questione. E allora non ci resta che rimanere sintonizzati, come suggerisce lui stesso nel suo ultimo tweet. Stay tuned.

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