14 luglio 2021

Ritorno in presenza: tutto sulla prossima FIAC

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160 gallerie dal vivo, una cinquantina di espositori online, la cornice del Grand Palais Éphémère. Sono queste le coordinate della nuova edizione di FIAC, in calendario a Parigi dal 21 al 24 ottobre

FIAC
Chalet Nova, Studio Rochel, - 1972 - 2020 - Galerie Clément Cividino © Stéphan Julliard

Jennifer Flay, direttrice dI FIAC – Foire internationale d’art contemporain, ha annunciato in conferenza stampa gallerie e programmi della 47a edizione della rinomata fiera parigina che avrà luogo dal 21 al 24 ottobre nei nuovi spazi del Grand Palais Éphémère e nella Galleria Eiffel, un’estensione creata per l’occasione.

Progettato dall’architetto Jean-Michel Wilmotte, il Grand Palais Éphémère conta 10mila metri quadrati, e come l’originale monumento parigino ha una navata principale, 44 archi in legno di provenienza responsabile ed è avvolto in una tela trasparente e riciclabile. La FIAC cambia dunque location, dagli Champs Élysées va al Champ de Mars, per accogliere Arte Moderna, Arte Contemporanea, Design e case editrici con 160 gallerie, di cui una decina emergenti, provenienti da 25 Paesi come Francia, Italia, Gran Bretagna, Belgio, Germania, Svizzera, Turchia, Polonia, Nord e Sud America, Africa, Medio Oriente e Asia.

Confermata la seconda edizione della FIAC Online Viewing Rooms che accoglie le gallerie del Grand Palais Éphémère, oltre a una cinquantina presenti solo online. Dopo la cancellazione dell’edizione 2020 e un’edizione digitale lo scorso marzo, ritornano in gran pompa gallerie come Paula Cooper, Gagosian, Gladstone Gallery, Marian Goodman, Daniel Templon, Thaddaeus Ropac, Nathalie Obadia, Perrotin, mentre tra le italiane ci sono Massimo De Carlo, Galleria Continua, Alfonso Artiaco, Raffaella Cortese, Victoria Miro, P420, SpazioA, ZERO…, Vistamare/Vistamarestudio. Tra i solo show quello di Dennis Oppenheim presso la parigina Mitterrand, Cheikh Ndiaye da Cécile Fakhoury o Joyce Pensato presso Anne de Villepoix, tra i duo quello di Bethan Huws e Ettore Spalletti presso Vistamare/Vistamarestudio, o di Hoda Kashiha e Farrokh Mahdavi presso la Dastan Gallery, ma non solo.

 

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Nel Secteur Jeunes Galeries troviamo la milanese Martina Simeti che presenta Real Madrid  – già il nome è tutto un programma. Si tratta di una piattaforma di collaborazione creata nel 2015 a Ginevra che si concentra sulle identità nello sviluppo, narrazioni locali e sessualità attraverso installazioni visive. La galleria Martina Simeti ha esposto per la prima volta in Italia Mimosa Échard, oggi in mostra ad Avignone presso la Collection Lambert, la vedremo inoltre a primavera al Palais de Tokyo (per saperne di più, trovate qui un’intervista di Silvia Conta a Martina Simeti). Ricordiamo che le dieci gallerie del Secteur Jeunes Galeries hanno il 50% del loro spazio finanziato dalla FIAC, oltre che la sistemazione nella capitale francese durante l’evento.

Il settore Design, creato nel 2004 e reintrodotto nel 2017, accoglierà i protagonisti dell’arredo e del design modernista e contemporaneo. Imperdibile la Fiac Hors Les Murs che vede un percorso arricchito da una ventina di progetti nel Jardin des Tuileries di Eric Fischl, Norbert Kricke, Laurent Le Deunff, Marion Verboom, ma anche Jean Prouvé e lo Studio Nova. Il Petit Palais accoglie la mostra Le Théorème de Narcisse di Jean-Michel Othoniel in collaborazione con la Perrotin, mentre il museo nazionale Eugène Delacroix presenta creazioni intorno al tema della gioventù di Jean Claracq della parigina Sultana, galleria che fa parte delle 32 new entry della fiera.

Oltre alle performance riunite in Parades for FIAC, sono previste diverse tavole rotonde digitalizzate e accessibili a tutti su FIAC Online Viewing Rooms, come lo scambio tra Ann Imhof, Emma Lavigne, presidente del Palais de Tokyo, e la curatrice Vittoria Matarrese. Dal 2012, la FIAC invita un artista a installare un’opera a Place Vendôme, la prestigiosa piazza parigina, ma per il momento Jennifer Flay, in attesa di conferma, non ha ancora potuto rivelare il nome dell’artista invitato. Nell’attesa possiamo immaginare magari sculture di Dennis Oppenheim, Augustín Cárdenas, Marta Pan, Francisco Sobrino o Niki de Saint Phalle.

Locandina Ufficiale – 2021 – © FIAC
Norbert Kricke, Raumplastik Große F. III – 1980 – © Norbert Kricke Estate, Courtesy Aurel Scheibler, Berlino

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