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Corso Venezia, Palazzo Serbelloni, è in corso l’ottava e ultima manche dell’anno per Sotheby’s Milano. L’asso nella manica? Il 90% dei lotti della Contemporary Art è nuovo sotto il martello delle aste – poche opere “già viste a” e “già aggiudicate per”, esatto. C’è Banksy che partecipa con la stampa Nola (Grey rain) dedicata ai disastri degli uragani Katrina e Gustav (stima: € 90.000-130.000); Damien Hirst sfodera la carta crypto con You don’t have to say it today, direttamente dalla serie The Currency (stima: € 10.000-15.000); e si va sul sicuro con un Hans Hartung del 1962 – equilibrio perfetto tra pensiero e spontaneità – in vendita a Milano per € 100.000-150.000. Scadenza: domani, 15 dicembre.
«Dalla nostra prima asta di marzo», spiegano gli esperti, «la sede italiana ha aggiudicato 625 lotti, con un tasso di vendita complessivo dell’88,4%, in aumento rispetto agli ultimi due anni. Il 70% dei lotti venduti hanno raggiunto aggiudicazioni superiori alla stima massima (un aumento del 12% rispetto al 2020 e al 2019) e grazie alle vendite online, abbiamo visto una partecipazione sempre più globale (Russia, Indonesia, Cina, Kuwait, Messico e Brasile tra gli altri). Quest’anno, più del 20% dei nostri acquirenti si sono rivolti a noi per la prima volta». Ora non resta che confermare il risultato.
Qualche highlights da tenere d’occhio prima del rush finale. Si parte da tre italiani che fanno il loro debutto in asta – segnatevi i nomi, sono Sissi, Nicola Caredda e Giorgia Severi. Sfila anche un Georges Mathieu tra i pesi massimi dell’incanto, quel Ténèbres ensevelies che rievoca, esplosivo, il world auction record di Sotheby’s Hong Kong ($ 2,4 milioni). Uno sguardo al duo Bertozzi & Casoni, qui in corsa per € 10,000-12,000 – lo ricorderete senz’altro allo stand Italians di Art Basel HK con un omonimo Per Morandi del 2020. E si chiude in bellezza con Fumo su tavola di Claudio Parmiggiani (€ 35.000-45.000), mentre Bucranio e aragosta, un vivace Renato Guttuso del 1968, punta dritto a quota € 45.000. Last chance to bid, collezionisti. Perlomeno nel calendario 2021 di Sotheby’s Milano.
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