21 febbraio 2023

Sotheby’s, un ritratto di Rubens potrebbe raggiungere $ 30 milioni

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Proviene dall'immensa Collezione Fisch Davidson e ha già incrociato lo sguardo dei visitatori del Metropolitan Museum, dove è stato esposto per anni. Sfilerà in primavera a New York, tra i lotti della Modern Evening Sale

sotheby's rubens
Sir Peter Paul Rubens, Portrait of a Man as the God Mars. Courtesy of Sotheby's

C’è un capolavoro di Sir Peter Paul Rubens all’asta, Sotheby’s l’ha presentato oggi a Bruxelles, sarà tra i top lot della Modern Evening Sale di maggio. Il soggetto: un Ritratto di uomo come il dio Marte, con tutta la potenza espressiva del maestro barocco. Ma anche la sua ben documentata fascinazione per il mondo classico, esplosa fin dal suo primo viaggio in Italia, nel 1600, e poi acuita negli anni da continui acquisti, tra sculture, rilievi e cammei (e un elmo a forma di delfino, proprio come quello del dipinto in questione). Si racconta che i suoi assistenti ad Anversa, mentre il maestro dipingeva, fossero soliti leggere testi classici ad alta voce, per assecondare il suo desiderio. Ed ecco il risultato – milionario – di tanta passione. Quando è stato venduto da Sotheby’s a New York, nel 2000, il dipinto ha raggiunto una cifra record di $ 4,3 milioni. La stima attuale? Secondo gli esperti, $ 20-30 milioni.

«L’esperienza di Rubens in Italia, sia per quanto riguarda l’antichità classica che l’arte rinascimentale e moderna, continuò a informare il suo lavoro per il resto della sua vita», rivela alla stampa George Gordon, Co-Chairman, Sotheby’s Old Master Paintings, Worldwide. «Questo è chiaramente evidente nel Ritratto di uomo come il dio romano Marte, dipinto circa otto-dieci anni dopo il suo ritorno. Qui l’energia dei primi anni trascorsi ad Anversa si fa più misurata, ma non per questo meno intensa: la maestria del suo pennello viene messa in atto per enfatizzare la forza autocontrollata – ma smisurata – del suo soggetto, e quella stessa consapevolezza è espressa in modo ancora più chiaro nello sguardo penetrante del personaggio, uomo o Dio che sia».

Le prime informazioni, a partire da una sfilza di ex proprietari illustri. Il ritratto proviene dall’immensa Collezione Fisch Davidson, dalla quale dieci capolavori barocchi sono stati venduti da Sotheby’s New York all’inizio di quest’anno per un totale di $ 49,6 milioni (ve ne parlavamo qui). Prima di allora, è transitato tra i tesori della famiglia Rothschild, appartenendo nel 1854 a Sir Anthony de Rothschild, fondatore della banca londinese e appassionato collezionista di dipinti fiamminghi, olandesi e francesi. Fu tramandato per circa 70 anni, passando poi alla figlia di Sir Anthony, Annie. Alla sua morte, nel 1926, la sorella Constance, figura di spicco dell’alta società e attivista per i diritti delle donne, organizzò una vendita della collezione e nel 1929 il dipinto fu acquistato dal magnate Samuel H. Kress – uno dei tre collezionisti, insieme a Andrew Mellon e Joseph E. Widener, i cui capolavori costituirono la base della nuova National Gallery of Art di Washington D.C. Non il Ritratto di uomo come dio Marte, però. La tela rimase nella famiglia Kress fino alla fine degli anni’80, passando poi per altre collezioni private americane, prima di essere acquisita dalla Collezione Fisch Davidson nel 2002. Da allora, non è mai più apparsa sul mercato, ma ha incrociato lo sguardo del pubblico al Metropolitan Museum di New York.

Sir Peter Paul Rubens, Salome presented with the head of Saint John the Baptist. L’opera è stata aggiudicata lo scorso gennaio per $ 23,5 milioni, vale a dire la cifra più alta mai raggiunta in asta per l’artista. Al primo posto della classifica, incontrastata dal 2002, troviamo invece La Strage degli Innocenti, venduta da Sotheby’s per $ 76,7 milioni. Courtesy of Sotheby’s

Oltre ai suoi riferimenti all’antichità, il Ritratto di uomo come dio Marte riflette anche la profonda influenza che Tiziano ebbe su Rubens, per tutta la sua carriera, arrivando a riprodurre almeno 33 copie del pittore italiano, di cui 26 erano ritratti. Basta uno sguardo al dipinto offerto da Sotheby’s: in questo caso, inoltre, la posa sorprendente del personaggio, che si rivolge direttamente allo spettatore, la figura ricorda fortemente quella dell’imperatore Tito Vespasiano, uno dei ritratti dei Cesari che Tiziano dipinse per la famiglia Gonzaga di Mantova. «Rubens avrà sicuramente visto il Gabinetto dei Cesari di Tiziano a Palazzo Te quando lui stesso lavorò per i Gonzaga a Mantova, quasi un secolo dopo», spiegano da Sotheby’s. «I Cesari di Tiziano andarono distrutti in un incendio nel 1734, ma le loro composizioni sono note grazie alle incisioni seicentesche di Aegidius Sadeler II».

Parola a Julian Dawes, Sotheby’s Head of Impressionist and Modern Art, Americas: «Presentare il Ritratto di Marte di Rubens come pezzo forte della nostra Evening Sale», rivela alla stampa, «è un riflesso non solo della sua duratura importanza come artista, ma anche di quanto Rubens fosse un innovatore radicale per il suo tempo». E aggiunge: «Era un pittore come nessun altro, molto richiesto a livello internazionale, le cui opere ebbero un impatto profondo e un’influenza duratura su altri artisti in tutta Europa. Questo magnifico ritratto si rivolge a ogni tipo di gusto e si colloca perfettamente in dialogo con le opere dei periodi successivi, dove un nuovo pubblico di collezionisti non mancherà di riconoscere la duratura modernità di Rubens». Appuntamento a maggio, per l’esito finale.

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