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25 aste e un fatturato da € 9.5 milioni. Si chiude così il primo semestre di Finarte, la casa d’aste nata nel 1959 che abbraccia oggi tutti gli aspetti del collezionismo – con un’attenzione a tutto tondo, in equilibrio tra tradizione e nuovi settori. Il top lot della stagione? Il Rolex cronografo 3330 personalizzato per Cravanzola, direttamente dagli anni ’40 (€ 223.600), seguito sul podio da un prezioso anello in platino, zaffiro e diamanti (€ 101.500) e poi ancora da Venezia, Santa Lucia, l’opera del 1975 di Richard Estes (€ 96.620).
«Nel primo semestre del 2022 è proseguita con forza la ripresa di tutti i dipartimenti, dopo 18 mesi complicati dal Covid e dalle sue conseguenze», rivela in una nota l’Amministratore Delegato Vincenzo Santelia. «In Finarte abbiamo dedicato energie a inaugurare nuovi settori – fumetti, tappeti e, per primi in Italia, sneakers, mentre assistiamo a un miglioramento delle performance e della raccolta in tutti i dipartimenti tradizionali. Giungono segnali importanti di ripresa anche dai mercati più tradizionali come l’Antico, l’Arte Figurativa dell’Ottocento, i Libri».
Ancora uno sguardo ai numeri degli ultimi mesi. Orologi – rivelano gli esperti – è il dipartimento che ha riscontrato la maggiore crescita in termini di aggiudicato, passando da quota € 785.000 nel primo semestre 2021 fino a € 1.440.000 nello stesso periodo del 2022 (+82%). Fuochi d’artificio anche per i Gioielli della maison, che toccano il tetto di € 1.915.000 – cifra record per il dipartimento di Finarte, con un buon +27% rispetto al I semestre 2021; e chiudono la rassegna i risultati di Arte Moderna e Contemporanea, con un totale di € 1.430.000 e lotti significativi, dall’iconico Il Babau di Dino Buzzati (€ 47.380) a Forma I di Pietro Consagra (€ 49.860). «Con quanto stiamo programmando nel secondo semestre, siamo fiduciosi di ottenere un risultato annuo importante dal punto di vista della crescita», conclude l’Amministratore Delegato, con lo sguardo già puntato al futuro.