13 giugno 2020

Un autoritratto di Rembrandt apre l’asta serale di Sotheby’s del 28 luglio

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L’asta ibrida che si terrà fine luglio nella sede londinese di Sotheby's presenta l'autoritratto di Rembrandt come uno dei lotti principali

Rembrandt sotheby's

Sotheby’s, in seguito alla pandemia, ha dovuto ristrutturare e riprogrammare le proprie aste. Ha quindi da poco comunicato le nuove date estive e la loro modalità di svolgimento. Tra queste spicca l’asta serale prevista per 28 luglio nella sede londinese della casa s’aste che si strutturerà in maniera inedita. L’appuntamento unirà infatti i migliori lotti dei vari dipartimenti di Sotheby’s, tra cui vi sono artisti moderni, contemporanei, Impressionisti e Old master. Proprio all’interno di quest’ultima categoria vi è un lotto da poco annunciato che conferirà grande prestigio all’asta. Si tratta infatti di Self-portrait, wearing a ruff and black hat, autoritratto di Rembrandt, datato 1632. Il lotto, già stimato tra le 12 e le 16 milioni di sterline, si propone infatti come uno dei pezzi di punta di tutti gli appuntamenti estivi, suscitando grande attesa per questa nuova tipologia d’asta.

Le caratteristiche dell’autoritratto di Rembrandt.

Non stupisce infatti che la presenza di un autoritratto di Rembrandt abbia provocato così tanto scalpore. Come afferma George Gordon, capo del dipartimento Old Master da Sotheby’s, gli autoritratti dell’autore olandese sono merce molto rara. Pare infatti che Rembrandt abbia dipinto in totale 80 autoritratti e che di questi solo 3 si trovino ancora in possesso di enti privati. Tra questi è annoverato il lotto che verrà presentato all’asta, cosa che ha attirato l’attenzione di molti acquirenti. Anche il periodo del dipinto è inoltre degno di interesse. Questo infatti risulta realizzato durante il periodo trascorso dal pittore ad Amsterdam quando la sua carriera stava per decollare.

Lo scopo del dipinto e la sua presenza passata in asta

Anche il soggetto spicca per la sua diversità rispetto agli altri autoritratti dell’artista. Rembrandt appare infatti rappresentato in abiti borghesi che poco si addicevano alla sua reale condizione sociale. È stato quindi pensato che con tale opera l’autore volesse presentarsi alla nuova clientela olandese, dipingendosi come appartenete alla loro classe sociale. Le piccole dimensioni del ritratto lasciano però pensare anche alla possibilità che questo fosse un dono destinato alla famiglia di Saskia van Uylenburgh. Lei era infatti la musa e promessa sposa dell’artista e, di conseguenza, il ritratto può essere inteso come un modo per mostrare alla sua famiglia la condizione di benessere economico dell’artista.

Infine, grande attesa è anche data dal fatto che tale opera ritorni sul mercato per la prima volta dopo molti anni. Arrivata nel 1970 a Sotheby’s grazie ad una collezione anonima, il dipinto era infatti stata acquistato da un collezionista parigino di nome J. O. Leegenhoek per soli £650. Dopo ciò l’autoritratto non era più stato battuto in asta, fino ad ora.

Tutte queste caratteristiche rendono quindi l’opera il lotto perfetto per inaugurare l’appuntamento londinese e la nuova struttura ibrida delle aste proposta di Sotheby’s. Quest’ultima tipologia tenta infatti di avvicinarsi ai desideri degli acquirenti, sempre più interessati a vedere l’arte come un continuum e non divisa in scuole e periodi.

 

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