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Vi ricordate la storia del Cimabue appeso in una cucina di Compiègne, a nord di Parigi, e poi venduto per €24 milioni? O ancora di quel quadro acquistato per poche lire all’asta delle Ferrovie dello Stato e identificato, decenni dopo, come un Gauguin da €34 milioni? La storia si ripete con un dipinto tramandato da generazioni, ritenuto “senza valore” dai suoi proprietari, che la casa d’aste Enchères-Champagne ha attribuito al maestro rococò Jean-Honoré Fragonard durante un inventario. Il prezzo d’aggiudicazione? Ben €7,7 milioni (spese incluse).
«Nel soggiorno di un appartamento altolocato situato nella Marna», ha rivelato l’esperto Antoine Petit a France3, «c’era un quadro di formato ovale, appeso molto in alto, che mi ha subito attratto. Decido di prenderlo per esaminarlo più da vicino e la mia sensazione è confermata quando lo tengo tra le mani: il tocco del pittore è ovviamente esperto, le sue pennellate incredibilmente schiette. Sul retro della tela, un’iscrizione appena leggibile incisa direttamente sulla cornice in legno dorato: Fragonard».
Si tratta di Philosofe lisant, il filosofo che legge che – con una stima di partenza di €1,5-2 milioni – si posiziona al terzo posto dei record d’artista, dopo Portrait of François-Henri (£17,1 milioni, Bonhams, 2013) e Le Verrou (£5,3 milioni, Christie’s, 1999). A contenderselo, da Enchères-Champagne, due collezionisti privati e un mercante d’arte, con una pioggia di bid che ha moltiplicato per tre la sua valutazione iniziale. Secondo gli esperti l’opera, un tempo appartenuta al pittore e amico di Fragonard Pierre Adolphe Hall, era scomparsa dai riflettori da oltre 200 anni.