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È cross-selling la parola d’ordine della vendita di Aste Martini. Ci sono i grandi nomi dell’arte italiana e internazionale all’asta a Sanremo, passeranno al vaglio del martello il prossimo 20 giugno. Qualche esempio? Fausto Zonaro, Antonio Mancini, Carlo Carrà, Renato Guttuso e Karel Appel – un viaggio senza confini tra tecniche, stili ed epoche. E sono in buona compagnia: protagonisti dell’incanto saranno anche dipinti antichi – si spazia, in questo caso, tra artisti come Domenico Piola (la sua Carità è in catalogo con una stima di € 12.000-14.000) e Giovanni Paolo Castelli detto lo Spadino (Natura morta con fiori in giardino è stimato € 50.000-60.000). E poi ancora importanti oggetti di design, a partire da alcuni pezzi attribuiti a Guglielmo Ulrich, «emblema dell’eleganza e della funzionalità», dicono dalla maison, «del design italiano del Novecento». Come il tavolino in legno con vetro decorato e gambe rivestite in pelle al lotto 18, stima € 1000-1500. Ciliegina sulla torta, due esemplari destinati agli appassionati di motori: una Ferrari 348 (stima € 50.000-60.000) e una BMW 328 Junior (stima €8000-10.000). Cross-selling, si diceva: nessun limite tra categorie e un catalogo variegato che attrae un bacino eterogeneo di collezionisti.

Figure aggressive
1976
olio su cartone telato
firmato in basso a destra: Appel
cm. 67×91

De La Chapelle – Stimula
Brignais – Lyon
esemplare n. 105
132 km percorsi
motore DHV
cruscotto con 3 contatori Jaeger
carrozzeria in fibra di vetro
interni in pelle rossa
Occhi puntati sul top lot della selezione, l’inedito e importante dipinto di Fausto Zonaro al lotto numero 3, Sulle Acque Dolci d’Asia, offerto con un’autentica del prof. Cesare Mario Trevigne. «In questo splendido dipinto realizzato da Fausto Zonaro», rivela il catalogo di Aste Martini, «è raffigurato un canale solcato in primo piano da due grandi imbarcazioni, mentre in secondo piano se ne distinguono altre ancorate lungo la riva. Sulle sponde erbose, una carrozza trainata da cavalli avanza lentamente, un pescatore svolge la sua attività e numerosi personaggi, in gran parte figure femminili, sono sedute sull’erbe, raccolte in piccoli gruppi, immerse in un’atmosfera di quiete e socialità. Sullo sfondo si scorge probabilmente il Sadabat Kasri, uno dei palazzi più emblematici dell’architettura ottomana».
E prosegue: «L’ambiente raffigurato è sicuramente quello delle Acque Dolci d’Asia, un luogo amatissimo da Fausto Zonaro, che lo riprodusse in numerose opere sia en plein air su tavoletta, sia in composizioni di formato maggiore su tela, realizzate a Costantinopoli e, talvolta, replicate anche negli anni più tardi trascorsi a Sanremo. Questo soggetto, infatti, risultava particolarmente apprezzato anche dalla clientela occidentale del pittore, attratta dalla raffinatezza e dalla poetica visione dell’Oriente che vi traspare. La scena rappresentata potrebbe raffigurare uno sposalizio oppure, più semplicemente, un momento di svago in cui donne orientali si rilassano al sole, sedute sull’erba o impegnate in tranquille gite in barca. Il soggetto, di evidente impronta orientalista, rientra in quella produzione pittorica molto ricercata dalla clientela turca, affascinata dalla rappresentazione idealizzata e lirica della propria cultura e dei propri paesaggi». Il pronostico, qui? € 200.000-300.000. Appuntamento e verdetto finale a Sanremo.

Aranceto
1951/51
olio su tela
firmato in basso a sinistra: Guttuso
cm. 61×80