14 febbraio 2025

“Agata in movimento”: a Catania la festa di Sant’Agata si contamina con l’arte

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Fino al 28 febbraio 41 manifesti ispirati al culto e all’iconografia di Sant’Agata saranno alla portata di uno sguardo grazie alla mostra realizzata dagli studenti e dalle studentesse dell’Accademia di Belle Arti di Catania, e ospitata nella metropolitana di Catania con la collaborazione della Ferrovia Circumetnea (FCE) e con il comitato Cittadino di Sant’Agata

Agata in movimento, Catania

Una mostra alla portata di uno sguardo, alla portata di tutti. Agata in movimento, a cura della Professoressa Daniela Maria Costa, è una mostra dinamica che si appropria di spazi inconsueti all’arte ma più vicini al cittadino e alla città.

Fino al 28 Febbraio 2025 la metropolitana di Catania diventa teatro artistico d’esposizione dei 41 manifesti ispirati al culto e all’iconografia della patrona della città realizzati, in digitale e artigianalmente con l’inchiostro di china, dagli studenti e dalle studentesse del corso di laurea di Grafica, Illustrazione e Fumetto con gli studenti del corso di Design della Comunicazione Visiva dell’Accademia di Belle Arti di Catania che si sono cimentati con la tipografia. Ogni lavoro rispecchia il personale bagaglio culturale e formativo degli artisti. che lascia, così, al popolo della metro, la propria interpretazione e ispirazione della patrona.

Agata in movimento, Catania

In attimi rubati alla nostra quotidianità, i nostri occhi si abituano alla visione veloce di immagini, si vedono “costretti”, nell’attesa nella sosta di cinque o dieci minuti alla contemplazione di questi lavori. Un tempo di visione dettato dall’urgenza. Un modo diverso di usufruire dell’arte. Un ibrido che sfrutta la vita quotidiana e che ha un legame stretto con la città. Si tratta di una nuova sfida ma non solo. Si tratta di una reinterpretazione dell’arte e della festività ma che, come afferma la stessa direttrice dell’accademia di Catania, Lina Scalisi, sottolinea l’importanza di iniziative come queste che mettono in luce il talento di future generazioni artistiche e non solo, anche di futuri cittadini che sviluppano un sentimento di appartenenza. Una riflessione comune e collettiva sul valore del patrimonio culturale e sulle capacità dell’arte di unire e ispirare la comunità. Potremmo definirlo un tributo giovanile delle future generazioni alla propria città. 

Mater Agata, Catania

Recentemente è stata inaugurata e conclusa, seguendo la durata dei giorni di festa, la mostra Mater Agata. Curata da Maria Liliana Nigro, docente di Storia del Costume per lo spettacolo, e organizzata sempre dall’Accademia di Belle Arti di Catania. Seguendo lo stesso principio, crea artisticamente un legame con la Santa, questa volta attraverso ago e filo, non in senso metaforico, ma letteralmente materiale, attraverso la creazione di abiti. La mostra sfocia in 117 abiti realizzati dagli studenti del corso di moda, che danno libero sfogo alla creazione di abiti, pezzi unici, che parlano dell’entusiasmo dei giovani stilisti. 

C’è un filo rosso che lega le due iniziative. Un filo chiaro, indubbio che comincia con la figura della Santa Patrona Sant’Agata e termina con la figura dell’Accademia di Catania con la presenza costante e attenta della direttrice Lina Scalisi, con il suo corpo docenti sempre entusiasta. Questo stato d’animo, questo movimento artistico si riflette sugli studenti che cosi sollecitati, creano in questa atmosfera di vivo interesse e partecipazione le loro opere artistiche secondo i loro linguaggi. Sono iniziative che hanno una continuità e una valenza educativa, di formazione, un ibrido di connessioni con il patrimonio culturale e la propria città che forma le future generazioni, il futuro cittadino che attraverso questa educazione al bello e all’arte sarà un cittadino più coinvolto e rispettoso della propria città e non solo. Liliana Nigro afferma come i giovani hanno bisogno di credere e, per farlo bisogna dargli i mezzi. Attraverso i loro mezzi raccontano la propria storia in modo nuovo e rinnovato, in modo rapido e contemporaneo regalandone una traccia alla loro città: Catania.

Mater Agata, Catania

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