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Cinque artisti provenienti da contesti diversi, accomunati da una ricerca dalla forte connotazione urbana, in dialogo in una mostra che si presenta come un caleidoscopio di linguaggi contemporanei, attraverso le potenzialità espressive degli elementi naturali alla base della filosofia classica. SPAZIOC21 presenta Aria & Fuoco, mostra collettiva di Egs, Nuria Mora, 2501, Andreco e Aris, visitabile a Palazzo Brami di Reggio Emilia fino al 9 febbraio 2025.
Proprio dall’aria e dal fuoco nascono le opere in esposizione, che oscillano tra arte e design, spingendosi oltre il confine bidimensionale della tela per abbracciare la tridimensionalità e l’interazione con lo spazio. La varietà dei materiali – dal vetro soffiato alle leghe metalliche, passando per la ceramica – si riflette in un dialogo costante tra creatività e manualità, in cui le competenze artigianali si fondono con una visione artistica contemporanea. La mostra a Palazzo Brami si inserisce nel programma di residenze artistiche promosse da SPAZIOC21, che da anni sostiene la creatività di artisti emergenti e affermati, valorizzando le radici culturali locali in un contesto globale.
Artista finlandese con radici nella scena del writing, Egs si distingue per il recupero della tradizione vetraria del suo paese. Le sue sculture in vetro soffiato, nate dalla collaborazione con artigiani locali, evocano forme sinuose e misteriose che attingono al folklore urbano e alla ricerca antropologica. La sua estetica si basa sull’uso del colore e sul tema delle mappe, metafore di identità culturali e questioni geopolitiche. Pioniera dell’arte urbana al femminile, Mora combina la geometria astratta con ispirazioni naturali. In Aria & Fuoco presenta una serie di ceramiche prodotte tra Spagna e Italia, in cui elementi architettonici si trasformano in colonne e vasi dalle forme contemporanee, per celebrare la tradizione ceramica di Madrid e di Vignola.
Con una formazione scientifica alle spalle, Andreco affronta temi legati alla sostenibilità ambientale e al cambiamento climatico. Le sue sculture in metallo sono incentrate sul ciclo dell’acqua e sulla sua funzione fondamentale per il pianeta, intrecciando estetica minimalista e simbologia, tra arte pubblica, installazione e performance. Artista multidisciplinare con esperienze internazionali, 2501 ibrida materiali refrattari e fusioni metalliche in opere che esplorano lo spazio e il tempo. Le sue composizioni, spesso realizzate attraverso tecniche miste, si ispirano al linguaggio architettonico e alla mappatura delle contraddizioni sociali. Autodidatta e sperimentatore, Aris combina il suo background nel writing con una ricerca plastica che trova espressione nella ceramica. I suoi volumi curviformi, prodotti in Toscana, richiamano la tradizione etrusca delle maioliche, rivisitandola in una chiave stilistica contemporanea.