05 luglio 2025

Immagini di una geografia interiore: Andrea Lelario alla GNAMC di Roma

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Alla GNAMC - Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, una mostra personale di Andrea Lelario: disegni e incisioni fuori misura per esplorare il nostro mondo interiore

Fino al 21 settembre 2025, la GNAMC – Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma ospita una personale di Andrea Lelario, a cura di Nicoletta Provenzano. Dal titolo Un racconto lungo un viaggio, la mostra si snoda attraverso numerose sale, componendosi di disegni realizzati con penna micron 0,3 su cartoncino, incisioni e fotoincisioni, grafite e Dibond che, grazie all’intelligenza artificiale, hanno permesso di ampliare taccuini minuti in opere fuori misura.

Andrea Lelario, Un racconto lungo un viaggio, veduta della mostra, GNAMC - Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, 2025
Andrea Lelario, Un racconto lungo un viaggio, veduta della mostra, GNAMC – Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, 2025

Si tratta di un itinerario in cui il concetto di viaggio sembra sovrapporsi a quello di rebus, divenendo dispositivo simbolico per indagare i lembi dell’inconscio, i tasselli della memoria, le apparizioni dell’immaginazione.

Il supporto principale è la carta, dove il segno si fa mezzo esplorativo dell’interiore. Qui è contenuto il senso dell’esotismo, esso detta l’urgenza d’annotare flussi di coscienza, incastonando vegetazioni intricate e luoghi reconditi. Le citazioni iconografiche si fanno cesure dotte, echi dell’essere, in cui «S’intrecciano gli studi junghiani ai paesaggi del Grand Tour e dei Castelli Romani. Ci si addentra in un meccanismo che lega le reti universali a quelle neuronali, tracciando nuove mappe archetipiche», spiega la curatrice.

Andrea Lelario, Un racconto lungo un viaggio, veduta della mostra, GNAMC - Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, 2025
Andrea Lelario, Un racconto lungo un viaggio, veduta della mostra, GNAMC – Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, 2025

Le opere, come fossili di memoria, si fanno testimonianza per indagare l’energia radiante che ci circonda. Il tema onirico predomina, con un omaggio a Dürer e al mito, attraversando un’atmosfera sempre più sottile e ramificata, per una continua germinazione dell’esistenza.

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