18 ottobre 2022

Renzogallo in mostra a Label 201: intervista a Barbara Martusciello

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Allo spazio Label 201 di Roma, la mostra monografica dedicata all’artista e scultore Renzogallo: ce ne parla la curatrice, Barbara Martusciello, tra questioni ecologiche e rapporto con il paesaggio

La mostra monografica dell’artista Renzogallo, dal titolo “L’ombra delle idee” presso lo spazio Label 201 di Roma è un’esposizione progettata per avere una gemella, una mostra parallela dello stesso artista, intitolata “Oltre”, in corso presso la galleria Divario sempre nella capitale. Le due mostre romane attualmente dedicate a Renzogallo, ideate per dialogare e creare una rete tra luoghi, artisti e curatori, consentono di far emergere dalle opere dell’artista le tematiche fondamentali della sua poetica, quali le questioni ecologiche e il rapporto con il paesaggio. Ne abbiamo parlato con Barbara Martusciello, curatrice di “Renzogallo – L’ombra delle idee” in corso fino al prossimo 20 ottobre presso lo spazio Label 201 di Roma.

Barbara Martusciello, lei è la curatrice dell’esposizione. Ci descriva quale è stata la genesi del progetto che porta in mostra le creazioni di Renzogallo.

«Renzogallo è un artista, classe 1943, molto noto sul panorama artistico come scultore e per le sue installazioni site specific all’aperto. Parliamo dunque di un artista che ha una vocazione quasi architettonica nella scultura. La mostra “L’ombra delle idee” è in parte collegata all’esposizione allestita presso la galleria Divario di Roma, dove sono state presentate al pubblico le opere pittoriche dell’artista, opere molto interessanti perché realizzate con una cenere ottenuta dalla combustione dei fogli di giornale. Noi esponiamo allo spazio Label 201, un piccolo villaggio costruito all’interno di un cortile, fatto di tante casette dove lavorano artisti, architetti e artigiani, uno spazio molto vivace, a cui si affianca una struttura industriale dove si allestiscono mostre di arte contemporanea. Qui, ci è stato proposto di portare un’altra visione dell’operato di Renzogallo: da Divario abbiamo la mostra madre, da Label 201 un’esposizione creata a posta per questo luogo, site specific. Avremo una serie di sculture molto particolari, quasi delle piccole architetture che creano una sorta di città ideale, e un grande tappeto rosso fatto di fogli di giornali dipinti; a differenza della mostra da Divario, in cui domina il colore nero, qui è il rosso a essere il protagonista.

Una cosa interessante è il titolo scelto dall’artista, L’ombra delle idee, con il quale l’artista si vuole rifare a un testo storico molto importante: il “De umbris idearum” del 1582 di Giordano Bruno. Questa scelta non fa altro che collegare la mostra a una visione politica e filosofica, che da sempre caratterizza tutta la produzione di Renzogallo, già questa intitolazione lo presenta come un artista molto impegnato e radicale».

L’inaugurazione è caduta lo stesso giorno della 18^ giornata del contemporaneo…

«Abbiamo scelto di celebrare la 18° giornata del contemporaneo organizzando questa mostra e inaugurandola nella stessa data: ci sembrava importante non perdere quest’occasione, soprattutto perché in questo momento storico è necessario marcare l’importanza di fare rete. Questo atteggiamento di condivisione noi lo mettiamo in pratica insieme alla galleria Divario: siamo entrambe realtà indipendenti ma in dialogo, esattamente come succede fra critici, Aldo Iori alla galleria Divario e me per Label 201».

L’importanza della condivisione per raggiungere un obiettivo comune…

«Sì, esattamente. Anche la selezione dell’artista e delle opere è stata un’operazione di squadra, un lavoro di ricucitura tra il lavoro e un’idea di Renzogallo. Tutto il progetto presso Label 201 parte da un desiderio dall’artista, con Divario che ci ha affiancato e io che ho seguito lo sviluppo del progetto dal punto di vista critico. A noi preme molto far presente che è una collaborazione tra spazi, artisti e critici, un dialogo con le gallerie e con una struttura che mette in relazione, ovvero AMACI. Questo è l’esempio concreto dell’approccio che dovremmo avere in tutte le cose perché, come dico sempre, “non siamo isole, ma arcipelaghi”. L’artista, per altro, crea sempre dei paesaggi, dei territori tra l’inverosimile e l’ideale, con una forte connotazione politica, e anche in questo caso ha voluto creare dei territori dell’arte puntando proprio sull’importanza di mettere tutto in relazione. Cosa che vale anche per il linguaggio di Renzogallo, che mette in relazione tutte le sue modalità di esecuzione: fa scultura, pittura, istallazioni, si interessa del paesaggio, formando dei contenuti architettonici, ispirandosi alla filosofia (materia che fa parte dei suoi studi e interessi) per opere da cui traspare un’attenzione militante».

Nell’ampissima produzione dell’artista, quali opere sono state selezionate per l’esposizione presso Label 201?

«Presso Label 201 troveremo opere su cui l’artista stava lavorando da diverso tempo, per l’occasione sono state adeguate allo spazio, entrando quindi a far parte di uno percorso artistico che le vedeva riallestite ad hoc per i locali della mostra. Questa operazione è fondamentale per il gesto artistico di Renzogallo: una sua caratteristica è quella di riutilizzare i materiali di recupero, quindi anche le opere qualche volta si riconnettono e dialogano con lo spazio, modificandosi con esso. L’allestimento invece di questo tappeto rosso, fatto di carta di giornale, è nato proprio per questa esposizione.

Importante è ricordare che questo artista ha sempre avuto, sin dagli inizi della sua produzione, una particolare attenzione ecologica, lavorando a stretto contatto con il paesaggio, allestendo opere che potremmo definire ambientali. Possiamo quindi parlare tranquillamente di una ricerca che porta avanti da quando ha iniziato la propria attività, prima ancora che nascesse nel mondo contemporaneo l’urgenza e l’attenzione a queste grandi tematiche».

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