02 settembre 2021

45 euro per visitare il Corridoio Vasariano: è polemica sul biglietto

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Il Corridoio Vasariano riaprirà ufficialmente nell’autunno 2022 ma intanto fa discutere il costo del biglietto: 45 euro, che per Eike Schmidt è un buon prezzo

Il Corridoio Vasariano riaprirà al pubblico ufficialmente nel 2022: gli importanti lavori di restauro, adeguamento e messa in sicurezza, dal costo di 10 milioni di euro già stanziati, dureranno ancora 11 mesi, mentre altri due o tre serviranno per il riallestimento. Il percorso sopraelevato che collega le Gallerie degli Uffizi, Palazzo Pitti e il Giardino di Boboli fu chiuso nel 2016 dalla direzione dello stesso museo fiorentino per ragioni di sicurezza ma, nel frattempo, è rimasto accessibile per l’organizzazione di eventi privati e serate esclusive, oltre che per concedere una passerella d’onore a ospiti di rilievo come, recentemente, Elon Musk.

D’altra parte, Giorgio Vasari realizzò il suo ardito progetto, commissionato nel 1565 da Cosimo I de’ Medici e realizzato in cinque mesi, per dare la possibilità ai granduchi di muoversi liberamente e senza pericoli lungo il tragitto tra la residenza e il palazzo del governo. Per evitare problemi, nel caso specifico odori sgradevoli, fu anche spostato il mercato del pesce e sul Ponte Vecchio si trasferirono le più olfattivamente nobili botteghe orafe.

Negli ultimi mesi, in più occasioni, il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt, ha affrontato l’argomento della riapertura ma questa volta c’è un cronoprogramma e una data precisi: «La ditta che ha vinto l’appalto accorcerà moltissimo i tempi perché avrà due cantieri in parallelo nel corridoio», ha spiegato Schmidt. «La consegna avverrà il prossimo primo settembre e la riconsegna il 31 luglio. Dopo questi 11 mesi di lavori molto intensi, ci vorranno altri due o tre mesi per l’allestimento del corridoio e dei sistemi di controllo presenze. Quindi possiamo dire con certezza che il prossimo autunno sarà aperto al pubblico».

Il progetto esecutivo della riapertura è stato realizzato dalle Gallerie degli Uffizi e dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato, con la direzione dell’architetto Mauro Linari. Responsabile unico del procedimento è l’architetto Francesco Fortino. Il progetto è stato presentato nel febbraio 2019, dopo 18 mesi di studi, ricerche e indagini.

Sarà garantita l’accessibilità da parte di tutti, con ascensori per favorire le visite in carrozzina, e verranno messi a punto anche tutti i dispositivi di sicurezza. Saranno riaperte tutte le 72 finestre, dalle quali verranno tolti gli infissi messi nel Dopoguerra. Saranno poi spostate tutte le opere, che comprendono l’importante collezione di ritratti e di dipinti del Seicento e Settecento, per far posto a epigrafi e statue antiche, «Come avrebbe fatto anche il Vasari e come del resto era uso per questi ambienti», ha motivato Schmidt. Due gli spazi commemorativi, per ricordare gli attacchi della Seconda Guerra Mondiale – quando di tutti i ponti cittadini si salvò solo il Corridoio, pur gravemente danneggiato in diversi punti – e l’attentato di via dei Georgofili che, compiuto da Cosa Nostra tramite l’esplosione di un’autobomba, nella notte fra il 26 e il 27 maggio 1993, causò la morte di cinque persone, tra cui due bambine di 9 anni e due mesi.

Intanto ha scatenato una accesa discussione sui Social Network la notizia del costo del biglietto: 45 euro, «Che non è nemmeno la metà di quello che chiedevano in passato», si è difeso Schmidt, riferendosi ai prezzi richiesti dalle società private per far visitare il Corridoio, che formalmente dipende dagli Uffizi, complesso museale che, per quanto dotato di autonomia a seguito della cosiddetta Riforma Franceschini del 2014, è ancora un museo pubblico. Il prezzo per una serata esclusiva nel Corridoio arrivava anche a 30mila euro ed era organizzata dalla società Foolishtime, che a 25mila euro propone una «Visita privata serale “a porte chiuse” della sensazionale Galleria degli Uffizi e Cena stellata con Menù creato esclusivamente per te ed i tuoi ospiti», si legge sul sito.

«Già da anni tariffe degli Uffizi, quasi raddoppiate per l’alta stagione, ne fanno di fatto il museo statale più costoso in Europa», si legge sulla pagina Facebook di “Mi Riconosci? Sono un professionista dei beni culturali”. «Con questo nuovo biglietto per il solo corridoio (a quanto arriverà la tariffa per tutto il complesso, che già costa 38€? a 60? 70 euro?) gli Uffizi guadagneranno un primo posto con ampio distacco. Senza nessuna gratuità per i residenti, per i disoccupati, per i pensionati. Dovrebbero restare quelle obbligatorie per legge, sempre che strani obblighi di prevendita non le cancellino, come accadeva proprio al Corridoio Vasariano prima della chiusura del 2016. “Ci saranno giornate gratuite” spiega il direttore: visite pollaio per chi può permettersi una lunga coda».

2 Commenti

  1. Invece che ragalare miliardi a FCA, Eni ecc. dateli alla” cultura” …affinchè sia gratuita e pubblica!!
    Evolvere culturalmente una popolazione è un dovere democratico oltreche dovere primario di uno stato civile.
    45 euro sono un furto….Vergogna!!!
    Musei Pubblici e Gratuiti per tutti!
    Basta privati che usano il pretesto della cultura semplicemente x fare businnes.

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