28 marzo 2019

Anna Maria Maiolino al PAC di Milano

 

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Da oggi, 29 marzo, al PAC Padiglione d’Arte Contemporanea, a Milano, la più grande retrospettiva dedicata fino ad ora all’artista italo-brasiliana Anna Maria Maiolino: “O AMOR SE FAZ REVOLUCIONÁRIO”, a cura di Diego Sileo, curatore del PAC. L’imperdibile mostra, con oltre 400 opere, ripercorre l’intero percorso artistico di Maiolino dagli anni dell’accademia a oggi, con opere iconiche, inediti e lavori provenienti dai più importanti musei brasiliani.
Venerdì 5 aprile alle ore 19.00, per l’Art Week milanese, nel cortile del PAC l’artista realizzerà “Al di là di”, una nuova performance, che la vedrà coinvolta in prima persona insieme alla performer Gaya Rachel.
Abbiamo posto alcune domande a Diego Sileo, che ci ha raccontato la mostra, la prima in un’istituzione pubblica italiana.
Come è nata la mostra? 
«Come di consueto in occasione dell’art week milanese, il PAC Padiglione d’Arte Contemporanea dedica una personale a una importante artista internazionale, affiancata da un ricco public program che include la realizzazione di una performance inedita. Quest’anno si tratta della grande Anna Maria Maiolino, artista italo-brasiliana che per la prima volta viene celebrata in Italia con un’esposizione che ne racconta l’esperienza artistica nella sua interezza. Conosco Anna Maria come artista praticamente da sempre, fin da studente sono stato molto affascinato dalla sua produzione e l’ho incontrata poi di persona nel 2015, in occasione della sua personale alla Galleria di Raffaella Cortese a Milano. L’anno successivo abbiamo iniziato a parlare di una possibile mostra, dando avvio a una lunga serie di visite e corrispondenze. Sono stato più volte in Brasile, nel suo studio, e lei ha compiuto più sopralluoghi al PAC. Alla fine di questo lungo percorso siamo riusciti a immaginare un progetto comune e finalmente, da domani, a portare in scena un racconto di questo amore rivoluzionario che l’ha legata profondamente all’arte visiva per tutta la sua vita».
È la maggior retrospettiva dell’artista e la sua prima mostra in un’istituzione pubblica italiana: quali opere possiamo vedere e come è strutturato il percorso espositivo?
«Con una selezione di oltre 400 opere che spaziano dai disegni di una giovanissima Maiolino – studentessa d’arte a Caracas – fino alle ultime sue creazioni, la mostra è la più ampia retrospettiva dell’artista mai realizzata fino ad ora, e include opere provenienti dai più importanti musei brasiliani come il MAM Museo d’Arte Moderna di Rio de Janeiro, il MASP Museo d’Arte di San Paolo e la Pinacoteca di Stato di San Paolo. Un percorso a ritroso nella produzione dell’artista italo-brasiliana che si apre con un grande intervento site-specific in argilla, dalla serie “Terra Modelada” a cui Anna Maria Maiolino ha lavorato nel corso dell’allestimento, assistita da alcuni studenti di scultura dell’Accademia di Brera. Un’opera che è anche una sorta di biglietto da visita, mostrando al pubblico uno dei medium per cui Anna Maria è più conosciuta: l’argilla. Si prosegue poi per decadi, ripercorrendo, stanza per stanza, le serie più celebri, i disegni, le grandi pitture degli anni Novanta mai esposte prima, le sculture, le performance e le installazioni. Il percorso si conclude nella project room al piano superiore con l’esposizione dei primissimi disegni degli anni Sessanta: ritratti realizzati con tratto sottile e deciso, i “Primeirĺssimos” e “Os Primeiros”, così come gli “Entre Pausas” con cui l’artista ritagliava del tempo per sé, svagandosi dalla quotidianità di casalinga e madre. Opere nelle quali emergono le prime riflessioni sulle questioni di genere. E poi, dei cimeli come i documenti personali, fotografie d’epoca, oggetti personali, piccoli reperti della vita di tutti i giorni, prelevati direttamente dalla casa dell’artista».
Quali aspetti della ricerca di Maiolino vuole far emergere, in particolare, la mostra? 
«Diversamente dalle precedenti personali che abbiamo presentato qui al PAC in cui veniva proposto un punto di vista specifico per comprendere alcuni aspetti dell’opera dell’artista protagonista, con “O AMOR SE FAZ REVOLUCIONÁRIO” portiamo in scena la più grande retrospettiva mai dedicata ad Anna Maria Maiolino. Si tratta quindi della narrazione di circa cinquanta anni di attività. Un’occasione unica per comprendere il percorso eclettico e rivoluzionario di un’artista che è riuscita a fondere in uno stile esemplare e inimitabile la creatività italiana e la sperimentazione delle avanguardie brasiliane». (Silvia Conta)
Anna Maria Maiolino 
“O AMOR SE FAZ REVOLUCIONÁRIO”
a cura di Diego Sileo
Dal 29 marzo al 9 giugno 2019
PAC Padiglione d’Arte Contemporanea 
Via Palestro 14, Milano (MM1 Palestro, MM3 Turati)
Opening: 29 marzo 2019
Orari: martedì e giovedì dalle 9:30 alle 22:30, mercoledì, venerdì, sabato e domenica dalle 9:30 alle 19:30 (lunedì chiuso)
www.pacmilano.it, info@pacmilano.it

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