02 ottobre 2021

Bertozzi & Casoni alla Galleria Claudio Poleschi, San Marino

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A San Marino inaugura oggi "EVERGREEN", la personale di Bertozzi & Casoni negli spazi di Claudio Poleschi Arte Contemporanea (fino al 30 novembre). Ne abbiamo parlato con lo storico duo. In galleria anche “Con tatto” la prima personale del giovane artista Zeno Bertozzi

“Composizione n. 14”, 2009, ceramica policroma, cm. h. 175 x 323 X 25. Courtesy l'artista e Claudio Poleschi Arte Contemporanea

Negli spazi della Galleria Claudio Poleschi Arte Contemporanea inaugura questa sera alle 18.00 la personale di Bertozzi & Casoni “Evergreen”: «Per la prima volta Bertozzi & Casoni espongono a San Marino le loro sculture dipinte che hanno ottenuto fama internazionale e accoglienza in importanti Musei e in prestigiose gallerie d’arte grazie a iconografie complesse e coinvolgenti e ad un magistrale uso di un materiale come la ceramica portato a livelli espressivi e mimetici mai prima ottenuti. Nelle loro “contemplazioni del presente”, con riferimenti alla grande categoria artistica della vanitas, l’attrazione per quanto è caduco, transitorio e peribile diventa icona internazionalmente riconosciuta, di una, non solo contemporanea, condizione umana», ha spiegato la galleria.

In una sala collaterale, dedicata ai nuovi progetti, la Galleria Claudio Poleschi Arte Contemporanea presenta, inoltre, in anteprima le opere inedite del giovane artista Zeno Bertozzi con la mostra “Con tatto”.

Bertozzi & Casoni @ Bertozzi & Casoni. Foto: Lorenzo Palmieri

Le parole di Bertozzi & Casoni

La mostra “Evergreen” può essere letta come un’antologica dedicata alla vostra produzione degli ultimi due decenni. Quali sono gli aspetti principali che hanno caratterizzato la vostra ricerca negli ultimi due decenni?

«Sì. In questi ultimi due decenni il nostro interesse si è focalizzato nella ricerca di un rinnovamento, ma sempre nel solco della tradizione dell’arte».

Bertozzi & Casoni, exhibition view di “Evergreen”, 2021, Galleria Claudio Poleschi Arte Contemporanea, San Marino. Courtesy l’artista e Claudio Poleschi Arte Contemporanea
Come è cambiata la considerazione della ceramica nell’arte contemporanea da quando avete iniziato ad oggi?

«Nel 1980 un giovane artista che per ragioni geografiche e di formazione iniziasse un suo percorso nel mondo dell’arte con la ceramica si trovava di fronte a forti preconcetti e muri culturali. Oggi tutto questo è cambiato, il mondo è globalizzato e digitale, le informazioni sono più veloci e libere. Mi piace pensare però che se la ceramica oggi viene considerata al pari delle altre tecniche espressive e mostrata in importanti esposizioni in tutto il pianeta sia stato anche un po’ per merito nostro».

Bertozzi & Casoni, Barile con pappagallo # 569, 2007. Ceramica, cm 120 x 60 x 60. Courtesy l’artista e Claudio Poleschi Arte Contemporanea
Con quali criteri avete selezionato le opere esposte all’interno della vostra vasta produzione? 

«Il filo rosso che ha portato alla scelta delle opere ma non di tutte è stato lo stesso titolo della mostra, “Evergreen”, titolo anche di una nostra opera in maiolica dipinta dei primi anni ’90 esposta anch’essa. In questa parola abbiamo ricollegato gli omaggi che abbiamo realizzato “Per” i maestri della storia dell’arte come Morandi, Van Gogh, Gauguin, Warhol, considerati come sempreverdi dell’arte. Maestri dai quali abbiamo tratto le motivazioni del fare».

Bertozzi & Casoni, “Per Gauguin”, 2021, ceramica policroma, cm. h. 64 x 54,5 x 54. Courtesy l’artista e Claudio Poleschi Arte Contemporanea
Potete indicarci un paio di opere particolarmente significative nel percorso espositivo?

«Evergreen e Composizione n. 14».

Quali altri progetti espositivi avete in programma per i prossimi mesi?

«Stiamo lavorando a due progetti che ci piacerebbe sviluppare, il primo legato all’idea della “sorpresa e del sorprendente” e il secondo sulle “maschere contemporanee”». 

Bertozzi & Casoni, Fuxia, 2021. Ceramica policroma, cm 21 x 18 x 16. Courtesy l’artista e Claudio Poleschi Arte Contemporanea

Zeno Bertozzi, “Con tatto”

In una sala della Galleria Claudio Poleschi Arte Contemporanea, dedicata ai nuovi progetti, con la mostra “Con tatto” è possibile conoscere le opere inedite del giovane artista Zeno Bertozzi.

«Zeno Bertozzi, laureatosi all’Accademia di Belle Arti di Bologna, – ha spiegato la galleria – ha già partecipato a varie mostre collettive e questa è la sua prima personale. I suoi lavori iniziali hanno avuto come termine di confronto e di sperimentazione opere dell’antichità quali busti di Andrea della Robbia o la Venere di Milo, opera, quest’ultima, in mostra. Operando su calchi in gesso, Zeno Bertozzi ha selettivamente proceduto in una sorta di tatuaggio plastico del tenero materiale ottenendo effetti che stanno tra la calcificazione ossea, un effetto naturale e concrezioni della più diversa natura. Ne risulta una riflessione su un tempo che può alterare e variare superfici eterne per la loro classica bellezza e sul rapporto tra un epitelio perfetto e ammirevole (opera del pensiero e della mano dell’uomo) e un interno di ben diversa origine e aspetto».

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