05 dicembre 2018

Florian Neufeldt da The Gallery Apart

 
A Roma The Gallery Apart presenta questa sera “Sealed Vessels”, la quarta personale in galleria di Florian Neufeldt

di

Abbiamo intervistato Fabrizio Del Signore e Armando Porcari, direttori di The Gallery Apart, per un’anteprima del loro opening odierno, e non solo.
The Gallery Apart presenta oggi la quarta personale in galleria di Florian Neufeldt (1976), artista tedesco di stanza a Berlino. Quali sono i fattori che hanno consolidato questa vostra collaborazione professionale negli anni?
«Florian Neufeldt è un artista che ci colpì già giovanissimo per la sua capacità di relazionarsi con lo spazio e le architetture, senza mai rinunciare alla potenza del gesto scultoreo generativo. Il ricorso a oggetti di per sé portatori di memoria, sempre riconoscibili nella loro funzionalità originaria, non gli impedisce di produrre forme dotate di autonoma capacità evocativa. La ricorrente circolarità degli elementi utilizzati, l’inserimento di luci al neon, la produzione di video di forte impatto scultoreo rendono la ricerca di Neufeldt particolarmente originale, un mix unico di rigore formale e di calore emotivo».
La mostra odierna dal titolo “Sealed Vessels” fa riferimento ai contenitori in senso lato. Ci volete spiegare nel dettaglio questo progetto e illustrarne brevemente il percorso espositivo?
«Partendo dalla considerazione dell’importanza che i contenitori prodotti dall’uomo hanno sempre avuto nell’evoluzione della specie e nella sua stessa sopravvivenza (l’uso di contenitori ha permesso all’uomo di conservare alimenti, di trasportare oggetti, di salvare tesori), Neufeldt osserva come alle forme create per scopi pratici si affianchino elementi naturali che hanno svolto analoghe funzioni e a cui sono stati attribuiti significati alti nei campi della scienza e, soprattutto, della religione. Tra questi, l’uovo è il contenitore naturale per eccellenza, quello dal significato auratico più alto, perché connesso alla vita stessa. Dall’incontro tra il naturale e l’artificiale nasce la serie di opere che Neufeldt ha sapientemente dislocato al piano terreno della galleria. Prima di scendere nel basement, un video cattura l’attenzione, anche qui ponendo un elemento naturale come la luce, seppure artificialmente prodotta da una lampadina, a interagire con una serie di contenitori in polistirolo impilati e lentamente attraversati dalla luce stessa. Nel basement, infine, Neufeldt porta a estreme conseguenze il corto circuito tra contenuto e contenitore, con un intervento che modifica radicalmente lo spazio della galleria grazie alla costruzione di un muro che diventa sia contenitore di sculture in esso incastonate sia elemento divisorio tra vuoti e pieni, fra spazi reali e spazi immaginati».
Siamo ormai a dicembre. Un bilancio di questo anno, fiere comprese a cui avete partecipato?
«The Gallery Apart è ostinatamente ancorata a un’idea di galleria il cui core business è costituito dalla programmazione delle mostre. Il nostro intento è di realizzare mostre che consentano agli artisti di proporre tasselli importanti del loro percorso di ricerca e agli appassionati che ci seguono di trovare soddisfazione in termini di acquisizione di senso applicato alla contemporaneità. Siamo, quindi, particolarmente contenti di questo 2018 che volge al termine, durante il quale abbiamo proposto la seconda mostra in galleria di Bertille Bak, artista che sta mietendo continui successi e ottenendo grandi riconoscimenti. È stato, poi, l’anno dell’esordio in galleria di Corinna Gosmaro, recentissima vincitrice del Talent Prize, e della seconda mostra di Meital Katz-Minerbo che, con la sua ricerca sulla fine della visione antropocentrica in chiave femminista, ha offerto spunti di riflessione importanti. Non c’è, poi, bisogno di descrivere – lo diciamo con un pizzico di immodestia – la soddisfazione provata nell’aver realizzato la prima mostra in collaborazione tra il collettivo Chto Delat e Babi Badalov, un vero evento per il quale abbiamo raccolto grande apprezzamento e che ci ha anche personalmente consentito, nel nostro piccolo, di esprimere un’opinione forte e netta su quanto sta accadendo nella politica italiana. Quanto alle fiere, che pure sono importanti e alle quali dedichiamo sempre molta attenzione in termini progettuali e allestitivi, ci fa piacere sottolineare il gradimento che nel complesso è stato riconosciuto al nostro stand ad Artissima con i lavori di Bertille Bak, Corinna Gosmaro e Alessandro Scarabello, al quale è stato tributato un interesse e un successo personale davvero fuori dalla norma».
Progetti già in programma per il 2019?
«Dopo la mostra di Florian Neufeldt abbiamo programmato la personale di Marco Strappato, appena rientrato da una residenza svoltasi a Lille alla Maison Folie Wazemmes e brillante protagonista della mostra/ricognizione “That’s IT!” ancora in corso al Mambo. Successivamente proporremo la seconda personale in galleria di Sinae Yoo, giovane artista coreana di base a Berna. Abbiamo, poi, un’idea intrigante per l’estate, ma per ora meglio non parlarne!» (Cesare Biasini Selvaggi)

In alto: Florian Neufeldt, Sealed Vessels, (detail) 2018, gas bottle red, chicken egg, 48x29x29 cm
In homepage: Florian Neufeldt, Sealed Vessels (detail), 2018, gas bottle orange, quail egg, 48 x 29 x 29 cm

INFO
Opening: ore 18
Florian Neufeldt. Sealed Vessels
dal 6 dicembre 2018 al 15 febbraio 2019 
The Gallery Apart
via Francesco Negri 43, Roma
orario: martedì-venerdì, 15.00-19.00 o su appuntamento
info@thegalleryapart.it; www.thegalleryapart.it  

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