27 agosto 2022

‘Il Grande Brivido. Declinazioni di una collezione’, con Rivoli2, a Palazzo Doria di Borgomaro

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Inaugura oggi, 27 agosto, la collettiva "Il Grande Brivido. Declinazioni di una collezione", a Borgomaro, in provincia di Imperia, con 13 artisti provenienti da Paesi diversi. La mostra sarà visitabile fino al 30 ottobre. Ne abbiamo parlato con Anna Angelica Ainio, curatrice della mostra

Il Grande Brivido. Declinazioni di una collezione, exhibition view, 2022, Palazzo Doria di Borgomaro (Imperia)

A Borgomaro, nell’entroterra di Imperia, inaugura oggi alle 18.30 la mostra collettiva “Il Grande Brivido. Declinazioni di una collezione”, un progetto espositivo organizzato dall’Associazione Culturale Rivoli2 che si sviluppa all’interno di Palazzo Doria, Palazzo di grande fascino situato al centro del paese e risalente al XVI secolo.

Le opere in mostra sono di tredici artisti tutti appartenenti alla scena contemporanea e provenienti da diversi Paesi: Flavia Albu, Marco Bongiorni, Linda Carrara, Marc Breslin, Marco De Sanctis, Antoine Donzeaud, Lorenzo La Rocca, Ana Manso, Nicola Martini, Monica Mazzone, Maria Teresa Ortoleva, Victoria Stoian e Jacopo Rinaldi.
«Il progetto si inserisce nei più ampi obbiettivi di sostegno alla ricerca di giovani artisti e curatori espressi prima da Fondazione Rivoli2 e poi dall’Associazione culturale con il supporto di Navigando Turismo e Cultura», hanno spiegato gli organizzatori.

Il Grande Brivido. Declinazioni di una collezione, exhibition view, 2022, Palazzo Doria di Borgomaro (Imperia)

«Il progetto, a cura di Anna Angelica Ainio, è strutturato come un itinerario nel quale lo spettatore potrà immergersi nel percorso che attraversa una collezione artistica per trarne le differenti sfumature esperienziali. Infatti, la collezione si caratterizza per la presenza di lavori, perlopiù astratti, di grandi dimensioni. Questa specificità dimensionale rende il viaggio all’interno della collezione un confronto produttivo e edificante per lo spettatore che, confrontandosi con lavori in grande scala, è spinto a sviluppare una crescente consapevolezza del proprio corpo e di come esso si relaziona allo spazio circostante. Dunque, “Il Grande Brivido” indica precisamente quell’esperienza sicuramente intellettuale ma anche necessariamente fisica che il collezionare implica. Ciò che spinge a collezionare è un desiderio che nasce dalla volontà di costruire una costante relazione tra la propria specifica posizione nel mondo e l’Altro che, in questo caso, è l’esperienza dell’Arte. Il Brivido è una sensazione carnale e intellettuale insieme che genera una riflessione postuma ma che nasce dall’hic et nunc dell’esperienza visiva e corporea», hanno anticipato gli organizzatori.

Ne abbiamo parlato con Anna Angelica Ainio, curatrice della mostra nell’intervista qui sotto.

Il Grande Brivido. Declinazioni di una collezione, exhibition view, 2022, Palazzo Doria di Borgomaro (Imperia)

Come è nato il progetto espositivo “Il grande brivio. Declinazioni di una collezione”? Come si inserisce nella progettualità di Rivoli2?

«La mostra “Il Grande Brivido – declinazioni di una collezione” nasce dalla volontà del Collezionista di dialogare con il territorio di Borgomaro, a cui è legato ormai da tempo. L’affezione per Borgomaro è ciò che spinge ad esibire la collezione nello splendido seicentesco Palazzo Doria, che nel suo nome porta le memorie della famiglia medievale Genovese simbolo della Liguria. Le opere che compongono la collezione sono parte di un più grande progetto lanciato nel 2013 tramite la Fondazione Rivoli2 e l’omonima Associazione, focalizzato sul supportare artisti e curatori nel loro sviluppo professionale. Questo progetto, che continua ancora oggi, si concretizza nuovamente nella mostra “Il Grande Brivido”».

Il Grande Brivido. Declinazioni di una collezione, exhibition view, 2022, Palazzo Doria di Borgomaro (Imperia)

Di che tipo di collezione si tratta, con quali criteri e intenti è stata costruita?

«La collezione è costituita da lavori di arte contemporanea di artisti prevalentemente italiani ma anche stranieri. Gli artisti in mostra sono tredici e sono stati inseriti nella collezione quando erano giovani e da poco entrati nel mondo dell’arte contemporanea. Infatti, l’etica su cui si fonda la collezione è quella del costante supporto che il Collezionista ha dato ai giovani artisti emergenti. Ed è proprio in virtù di questa concezione che la collezione deve essere mostrata al pubblico. In questo senso, il collezionare diviene una pratica con un forte riscontro sociale».

Il Grande Brivido. Declinazioni di una collezione, exhibition view, 2022, Palazzo Doria di Borgomaro (Imperia)

Quali aspetti della collezione vengono analizzati, in particolare, nel percorso espositivo? 

«Le opere che sono state scelte per la mostra hanno come elementi caratterizzanti in comune un’estetica lineare e grandi dimensioni. Quest’ultima qualità diviene cruciale per l’esperienza visiva della mostra: la sublime sensazione che nasce dal confronto sensoriale tra l’opera e lo spettatore. Infatti, la mostra si fonda sulla valorizzazione del rapporto tra spettatore e opera che vuole essere interattivo e creativo. I lavori esposti, in modi diversi, riprendono tutti il tema del corpo come luogo percettivo, ed enfatizzano le potenzialità creative di un dialogo tra corpo e opera d’arte». 

Il Grande Brivido. Declinazioni di una collezione, exhibition view, 2022, Palazzo Doria di Borgomaro (Imperia)

Come sarà articolato il percorso espositivo?

«Il percorso espositivo è articolato su più sale all’interno del seicentesco palazzo Doria a Borgomaro. Esso si dispiega principalmente tra le varie stanze del primo e secondo piano del palazzo. Le opere sono esposte singolarmente o a gruppi. La mostra suggerisce un percorso che parte dalle prime opere che riflettono sul corpo e le sue capacità tecniche e di movimento, per poi arrivare a opere poi più legate alla pittura e ad una riflessione su di essa in rapporto sia al corpo dell’artista che a quello del visitatore. Il percorso espositivo si delinea come un tragitto suggerito all’interno di un mondo di colori e sensazioni tattili che vuole essere scoperto da ognuno singolarmente: non c’è un solo modo di vedere la mostra. Esso cambia per ogni spettatore. Questa è, a mio avviso, la singolarità dell’arte contemporanea che viene enfatizzata nel percorso espositivo. “Il Grande Brivido” è dunque una mostra tutta da scoprire facendone esperienza in prima persona». 

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