02 luglio 2022

Karl Stengel, tra figurazione e astrazione alla Pinacoteca Comunale di Gaeta

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La Pinacoteca Comunale di Gaeta celebra Karl Stengel con un'antologica di oltre 40 opere che rispecchia la sua poliedrica produzione artistica. Ne abbiamo parlato con Vito Abba, curatore della mostra

Karl Stengel. Senza titolo 30, Acrilico su tela 101x101cm

Dal 3 luglio al 25 agosto la Pinacoteca Comunale di Gaeta ospiterà la mostra Karl Stengel. Tra figurazione e astrazione” dedicata all’«artista ungherese che ha vissuto momenti importanti e drammatici della storia dell’arte del XX secolo. La sua produzione artistica è stata ispirata da molte di queste sue esperienze di vita ma soprattutto dal suo grande amore per la letteratura e la musica», ha spiegato l’istituzione.

«La selezione qui presentata di una quarantina di opere di medie e grandi dimensioni, dislocate in quattro ampie sale, rispecchia la poliedrica produzione artistica di Stengel (1925 – 2017), caratterizzata sia da opere astratte sia da opere con diversi gradi di figurazione, un percorso studiato appositamente per attraversare gradualmente questi due aspetti importanti della sua arte.
Alcuni disegni, marcatamente figurativi, sono ispirati alla letteratura amata da Stengel. Possiamo riconoscere riferimenti a Blaise Cendrars, Charles Bukowski e autori coevi, nelle figure che animano taverne e postriboli, avventori che giocano a carte, prostitute contese. E gli omaggi a compositori e pianisti, con tratti di pastello a olio o pennellate di acrilico che sembrano inseguirsi come le note su uno spartito. Nelle opere su carta possiamo rintracciare alcuni elementi dell’espressionismo tedesco, elaborati in maniera molto personale.
Nelle opere più recenti, soprattutto nei pastelli a olio su carta e supporti vari, trionfa il colore ed è spesso presente la tipica figura stengeliana, una silhouette senza volto che si staglia su una sorta di palcoscenico o quinta teatrale, su uno sfondo magmatico, talvolta oscuro, talvolta acceso», ha proseguito la pinacoteca.

Ne abbiamo parlato con Vito Abba, curatore della mostra.

Karl Stengel, Tra astrazione figurazione, 2022, exhibition view, Pinacoteca comunale di Gaeta

Come è nata l’antologica di Karl Stengel e come si colloca nella programmazione della Pinacoteca Comunale di Gaeta?

«Gaeta vanta un rapporto stretto con diversi protagonisti dell’arte contemporanea, uno su tutti Cy Twombly, che ha creato a Gaeta molte delle sue opere. Quando ho visitato Palazzo San Giacomo e ho conosciuto Antonio Lieto, Direttore della Pinacoteca, sono rimasto colpito, oltre che dalla bellezza dello spazio espositivo illuminato dal sole che si riflette sul mare di Gaeta, dalla collezione della Pinacoteca (che comprende opere di Hans Hartung, Ladislas Kijno e Alberto Magnelli). Una collezione permanente creata con passione e una storia ricca di aneddoti, come quello dell’amicizia di Antonio Lieto con Antonio Sapone, a cui è dedicata la Pinacoteca, gallerista, amico della famiglia Picasso, di Burri e di altri protagonisti della scena dell’arte del Novecento. La personale di Karl Stengel si inserisce significativamente nella ricerca sull’arte del secolo scorso che l’Associazione culturale Novecento sta conducendo da oltre venti anni attraverso la Pinacoteca Comunale di Gaeta che ha in gestione».

Quali aspetti della ricerca di Stengel emergono, in particolare, dal percorso espositivo? 

«Nell’arco della lunga carriera artistica di Karl Stengel non troviamo un periodo unicamente astratto o uno figurativo. Il percorso espositivo della mostra accompagna il visitatore dall’astrazione alla figurazione, attraverso quattro sale ben diverse tra loro. La prima sala, riservata all’astrazione, ospita grandi dipinti dedicati prevalentemente alla musica. Nella seconda sala alcune campiture di colore evocano Mark Rothko e altri esponenti dell’astrattismo americano. La terza sala ospita disegni di piccole dimensioni, decisamente figurativi, fortemente ispirati alla letteratura. La quarta e ultima sala è dedicata alla tipica “figura stengeliana”, una silhouette senza volto che si affaccia da una sorta di quinta teatrale sul palcoscenico della vita. In questi pastelli ad olio su tavola – tra le ultime opere realizzate da Stengel – prevale su uno sfondo magmatico, talvolta oscuro, talvolta acceso, il colore puro».

Karl Stengel, Tra astrazione figurazione, 2022, exhibition view, Pinacoteca comunale di Gaeta

Come si colloca l’attività di Stengel in rapporto alla storia dell’arte europea? Che rapporto aveva con l’Italia?

«Le opere di Karl Stengel hanno forti radici culturali nella storia dell’arte del Novecento. Le grandi tele dominate dal colore affondano le loro radici nella sperimentazione informale americana ed europea del dopoguerra. Le opere su carta su carta rivelano una certa influenza dell’espressionismo tedesco. Negli ultimi anni della sua vita Karl Stengel ha trascorso diverso tempo in Toscana e gli sono state dedicate varie mostre in Italia. Tra le mostre personali possiamo citare quella a Palazzo Loredan a Venezia, sede dell’Istituto di Scienze, Lettere ed Arti; quella al Museo Sant’Agostino di Genova e quella all’Accademia di Ungheria di Roma. A Firenze dal 2017 Palazzo Rosselli del Turco ospita la Collezione Stengel, uno spazio espositivo permanente per le sue opere. Nata su impulso di Camilla Paul Stengel, la Collezione Stengel si occupa di preservare le opere del maestro e di esporle in occasione di mostre internazionali. La Collezione Stengel è visitabile gratuitamente su appuntamento».

Karl Stengel, Tra astrazione figurazione, 2022, exhibition view, Pinacoteca comunale di Gaeta

Da dove provengono i lavori in mostra? Può segnalarci un paio di lavori particolarmente rilevanti tra quelli esposti?

«Le opere in mostra provengono sia da collezioni private che dalla Collezione Stengel. Segnaliamo due opere: l’acrilico su tela Senza titolo 30 che abbiamo scelto come immagine della mostra perché presenta la tipica “figura stengeliana”, questa volta su uno sfondo sereno uniforme, con l’ombra proiettata sulla quinta teatrale caratteristica di tante opere di Stengel; il collage, disegno a matita su carta Senza titolo 9 del 2010, che rientra nella serie di opere ispirate agli autori che Karl amava leggere, tra i quali Blaise Cendrars, Charles Bukowski, Fernando Pessoa, Antonio Tabucchi. La letteratura e la musica sono state fonti di ispirazione fondamentali per Stengel».

Karl Stengel, Senza titolo 9, 2010, matita su carta 32x32cm

1 commento

  1. Karl un Amico con animo gentile e in Querceto (Loro Ciuffenna) ha dato alla sua sensibilità emozioni visibili nei suoi quadri .
    Grazie

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