01 maggio 2021

Paesefortuna#0: ‘Di uomini e pecore’, a Roma

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A Roma, in via Pietralata 159a, apre "paesefortuna#0 – Di uomini e pecore", il capitolo zero di una serie di dialoghi frutto della collaborazione tra Limone e Paese Fortuna, dal 2 al 16 maggio

© Paesefortuna#0: "Di uomini e pecore", ph Claudia Caprotti

È la storia di spazi e persone, che si sono dedicati all’arte e agli artisti, affidandosi alla possibilità di dare nuove sfumature al sistema nel quale vivono, offrendosi al servizio dei loro colleghi, nella piena consapevolezza che un cambiamento nel linguaggio dell’arte è possibile se parte da chi condivide la stessa lingua.

È la storia di Limone, un artist-run space fondato a Londra, nel 2016, da Diego Miguel Mirabella e Michela de Mattei.

Quando gli artisti hanno iniziato a spendere il proprio tempo per valorizzare il lavoro di altri artisti? È forse Giorgio Vasari uno dei primi esempi, raccontandone le vite e rappresentandone le emozioni, per spogliare le immagini dalle decorazioni e ritornare all’essenzialità. Era un desiderio di modernità il suo? Si, che porgeva lo sguardo a Roma antica. Era una manifestazione di progresso la sua? Anche. Quel progresso verso il quale Filippo Tommaso Marinetti ammoniva ad avere fiducia perché «ha sempre ragione anche quando ha torto perché è movimento, vita, lotta, speranza».

Una delle prime cose che ho chiesto a Diego Miguel Mirabella è stata che cosa significasse oggi essere artista che dedica risorse per far conoscere e apprezzare il lavoro di altri artisti: «Significa fare quello che vorresti le persone facessero con te».

Con questo spirito, cinque anni dopo la sua nascita, Limone arriva a Roma e incontra “in maniera fisiologica” Paese Fortuna, sito all’ex Lanificio Luciani e nato sulle ceneri di Opera Paese fondato da Pietro Fortuna, uno spazio per l’arte, la musica e la performance attivo dal 1996 al 2004. Qui dà spazio ai borsisti di Villa Medici Simon Boudvin e Anne-James Chaton affinché le capacità spaziali e relazionali di Boudvin si fondano con quelle del poeta Chaton in una straordinaria installazione temporanea.

Ognuno di loro, singolarmente e collettivamente protagonista di questa nuova avventura, ci racconta qualcosa.

© Paesefortuna#0: “Di uomini e pecore”,  ph Claudia Caprotti
Da dove viene Limone e in che direzione sta andando?

Diego Miguel Mirabella: «Limone è un un artist-run space dove invitare i nostri ospiti a dialogare e far convergere punti di contatto e disaccordo nella speranza che inaspettati risultati si facciano strada. Vista la nostra natura randagia e asistematica noi fondatori abbiamo deciso, già nel 2018,  che Limone avrebbe avuto una vita autonoma anche in assenza di uno spazio e che l’avremmo usato a nostro piacere, anche singolarmente, quando l’eccesso di energie avesse richiesto uno sfogo che andasse oltre i nostri progetti personali. Al momento Limone è seguito da me così come all’inizio del 2018 fu seguito brillantemente da Michela de Mattei e Giuliana Benassi per l’ultima mostra, tutta italiana, a Rosina Street in una Londra, ai tempi, fresca di Brexit».

© Paesefortuna#0: “Di uomini e pecore”, ph Claudia Caprotti
Come è nata la collaborazione tra Limone e Paese Fortuna?

Diego Miguel Mirabella: «In maniera fisiologica. Paese fortuna è lo studio condiviso degli artisti Josè Angelino, Alessandro Dandini de Sylva, Marco Emmanuele, Luca Grechi e da me. Ognuno, in linea con le proprie attitudini e desideri, sta partecipando attivamente a Limone e, i nostri punti di contatto e disaccordo stanno producendo, come dicevo prima, inaspettati risultati».

Simon e Anne-James, in cosa vi sta arricchendo questa esperienza? Come e con che sensazioni vivete Roma? Che progetti futuri avete?

Simon Boudvin: «Credo che il 2021 sia l’anno peggiore per scoprire Roma e conoscere gente. Ma la città e soprattutto Villa Medici – dove alloggiamo – sono il posto migliore per vivere questo momento difficile. La situazione impone una maggior chiusura con il mondo esterno, ma viviamo con i 16 borsisti, partner, figli, staff: una vera esperienza di comunità. È stato spontaneo e naturale per me proporre ad Anne-James, che è anche un borsista dell’accademia francese, di collaborare per questo evento di Limone / Paese Fortuna».

Anne-James Chaton: «Come dice Simon, la vita in Villa ha portato molte esperienze e discussioni tra tutti noi. Il contesto è stato anche un’occasione per concentrarci davvero sui nostri lavori. Devo dire che quest’anno è stato uno dei più prolifici per me».

© Paesefortuna#0: “Di uomini e pecore”, ph Claudia Caprotti
Simon e Anne-James, ci raccontate più nel dettaglio il vostro progetto?

Simon Boudvin: «Quando il team di Limone mi ha proposto di immaginare qualcosa per il loro locale a Pietralata non volevo che liberassero lo spazio per preparare il solito white cube. Il mio suggerimento era di mantenere lo spazio vissuto come è oggi, come sono di solito gli studi degli artisti in attività, anche con i loro lavori in corso visibili. Volevo immaginare qualcosa di economico e facile da produrre. Con alcune risme di carta A4, forbici, colla e tempo, abbiamo installato un testo nello spazio. Dato che sono a Roma, mi piace guardare le parole nella città: le insegne dei bar e dei ristoranti, le antiche pietre incise… Il testo che stiamo mettendo nello spazio è stato scritto appositamente da Anne-James».

Anne-James Chaton: «Simon mi ha invitato a scrivere un testo basato sulle impressioni che ha appena citato. Attualmente sto lavorando a una riscrittura della Storia Naturale di Plinio il Vecchio, una nuova descrizione del mondo tenendo conto dell’architettura che Plinio gli ha dato. Appena Simon ha menzionato il suo progetto sono voluta partire dalla storia del luogo e della città di Roma e ho cercato nella Storia Naturale tutti i passaggi in cui l’autore parla delle pecore. Ho mantenuto alcune espressioni specifiche della lingua di Plinio. Il testo parla dell’amicizia che lega l’uomo e la pecora da millenni, nel mezzo di un mondo contemporaneo descritto in una lingua di 2mila anni fa».

© Paesefortuna#0: “Di uomini e pecore”, ph Claudia Caprotti
Che progetti futuri hanno Limone e Paese Fortuna, insieme e autonomamente?

Diego Miguel Mirabella: «Paese Fortuna continuerà a esistere come studio dove oltre a portare avanti le singole pratiche personali, ci siamo resi conto, sono nate collaborazioni dalla musica a lavori a più mani.
Il 2 maggio, nella sede di via Pietralata 159a, inauguriamo paesefortuna#0 – Di uomini e pecore, con 2 borsisti di Villa Medici Simon Boudvin e Anne-James Chaton, capitolo zero di una serie di dialoghi con artisti e persone curiose di passaggio per la città Eterna, principalmente artisti provenienti dalle numerose Accademie straniere presenti a Roma. Forte di questi nuovi incontri vogliamo continuare, quando possibile, le gite#, in pratica assembramenti randomici di persone con la finalità di creare incontri. Sono anni che le organizziamo arrivando a contare fino a 50 persone contemporaneamente, sono sempre molto divertenti.
Detto ciò mi sento di precisare che Limone è un irresponsabile mosso dall’entusiasmo, non è progettuale, vuole partecipare alla vita comune con il solo interesse di guardare all’eterogeneità. Ti ringrazio del tuo tempo».

© Paesefortuna#0: “Di uomini e pecore”, ph Claudia Caprotti

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