28 gennaio 2018

Rompi la finestra e ruba i frammenti!

 
Si inaugura oggi, da AlbumArte, la prima mostra personale a Roma di Cosimo Veneziano dal titolo “Rompi la finestra e ruba i frammenti!”, a cura di Benedetta Carpi De Resmini, con un gruppo di lavori che riflettono sul concetto di monumento e corpo

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L’Opening odierno mi ha richiamato alla mente un prezioso saggio di Pietro Gaglianò dal titolo “Memento. L’ossessione del visibile” (Postmedia books, 2016), di cui consiglio vivamente la lettura a chi non l’avesse già fatto. “Memento”, che parte dal caso del mai compiuto monumento a Costanzo Ciano a Livorno, è una riflessione sulla criticità della memoria collettiva quando prende forma nello spazio pubblico come segno del controllo egemonico o come atto di resistenza. Dagli apparati del potere alle esperienze del contro-monumento, dalla pianificazione urbana al controllo tentacolare sul tempo nel postfordismo, si scopre nell’ossessione per il visibile l’orizzonte di confronto tra la capacità eversiva dell’arte e del pensiero critico e la colonizzazione dell’immaginario nella società dello spettacolo. Tutti temi su cui credo abbia riflettuto, e tuttora rifletta spesso, il protagonista della mostra che si inaugura questo pomeriggio da AlbumArte. Mi riferisco a Cosimo Veneziano (Moncalieri, 1983; vive e lavora a Leeds, UK), artista che ho recentemente inserito nel mio focus sulla scena emergente italiana (“222 artisti emergenti su cui investire/2018”) con questo abstract di presentazione: «Materiali differenti, dal marmo alla resina, dalla stampa 3D al legno, articolano il percorso di Cosimo Veneziano le cui opere nascono in stretta relazione ai luoghi in cui sono realizzate, in occasione di progetti di residenze in Italia e all’estero. Attraverso il medium della scultura e del disegno, Veneziano indaga il vasto universo di immagini che costituiscono il patrimonio sociale, architettonico e urbano del nostro tempo, nel tentativo di riportare l’attenzione verso frammenti di storie sconosciute, oggetti o simboli negletti, esaltandone la loro singolarità e relazione, anche conflittuale, con i contesti. Centrale nella sua ricerca il tema della natura dei monumenti e della loro identità contemporanea, per sottolineare il processo di selezione di fatti e personaggi, messo in atto nella costruzione di un’iconografia da parte di una comunità». Ebbene Veneziano scompone e frantuma proprio l’idea di quell’opera pubblica a cui è dedicato il saggio di Gaglianò richiamato in apertura, e la riporta tra il pubblico, con quello che resta, conferendogli un’altra vita, perché la sua vita è insita nell’interpretazione di ognuno di noi, in quella visione egualitaria di cui siamo, pertanto, anche interpreti e autori. Questo approccio non è affatto banale né secondario, perché irrompe e confligge con la corrente deriva cosiddetta “democratica” della società, dove l’imperativo è quello della delega e della deresponsabilizzazione. (Cesare Biasini Selvaggi)
In alto: Cosimo Veneziano, Crash, 2014
In homepage: Cosimo Veneziano, Questo è dunque un monumento, 2012
INFO
Opening: ore 18.30
Cosimo Veneziano. Rompi la finestra e ruba i frammenti!
dal 30 gennaio al 10 febbraio 2018 
AlbumArte
via Flaminia 122, Roma
tel. +39 06 3243882 | www.albumarte.org  

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