26 gennaio 2018

Sliding doors tra presente e passato

 
Da Milano a Roma, sono i temi tradizionali della storia dell’arte a muovere la ricerca di artisti come Lorenzo Fabietti, Ignazio Giordano, Arianna Tosi e Guido Pecci, decisi a regalare contemporaneità all’antico in una rilettura delle sue tipicità espressive, tra formule e generi

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Per secoli gli artisti si sono nutriti della linfa dell’arte che li ha preceduti, in una contaminazione permanente, puntuale e armoniosa, tra il passato e un presente già in sé gravido del futuro. Come nella collezione di Scipione Borghese, dove alle opere classiche erano accostate opere di artisti viventi come Bernini e Caravaggio. Oggi sono lieto di assistere, in questo ambito di confronto diacronico, da “sliding doors”, a due esperimenti diversi, ma complementari. Il primo, dal titolo “Ottocento contemporaneo. Due generazioni di artisti a confronto”, apre oggi al pubblico a Milano, nelle sale della Galleria Bottegantica, dove tre giovani artisti rileggono in chiave contemporanea altrettanti capolavori del XIX secolo di Giovanni Boldini, Guglielmo Ciardi e Antonio Mancini. A interpretarli sono Lorenzo Fabietti, Ignazio Giordano e Arianna Tosi, esponenti della next generation, raggruppati dal critico Valerio Mazzetti Rossi entro uno sperimentale movimento d’arte presentato ieri tramite forma di manifesto. Il secondo esperimento ha invece luogo a Roma, da Honos Art, dove si inaugura nel pomeriggio “Di Roma, di Napoli e d’altre cose sparse”, la personale di Guido Pecci con il dichiarato intento di proporre una sorta di consuntivo sul rapporto che l’artista ha con l’antico. In questa occasione, tuttavia, i modelli di riferimento non sono artisti dell’antichità, ma intere città tout court, come Roma e Napoli, due titanici contenitori pertanto di memorie e suggestioni, da cui Pecci entra ed esce di continuo, in un’incessante ricerca di sé e del proprio modo di stare al mondo.
Sono i temi tradizionali della storia dell’arte, pertanto, a muovere la ricerca di Lorenzo Fabietti, Ignazio Giordano, Arianna Tosi e Guido Pecci, decisi a regalare contemporaneità al passato, sia esso prossimo o remoto, in una rilettura delle sue tipicità espressive, tra formule e generi. Nel loro universo, dunque, il passato non si rinnega, si studia, si vive, si racconta, si cita. Comunque, si supera. L’obiettivo è raggiungere un’attualità di linguaggi che eterni il messaggio anche nella sua forza e nel suo codice per dialogare ancora e sempre con lo spettatore. Esiste un fil rouge talora visibile, talora invisibile, che ci collega ineluttabilmente ai nostri avi. Sta a questi artisti evidenziarlo, e a noi pubblico dipanarlo. (Cesare Biasini Selvaggi)
In alto: E d’altre cose sparse – 2017 . Ceramica, terracotta, argilla cruda, rami, olio, tempera, gesso, grafite su tavola e carta 70x285x5 cm (Guido Pecci)
In homepage: Giovanni Boldini, Ritratto della contessa de Leusse, nata Berthier, 1890, olio su tela, 170 x 59 cm (dettaglio)
INFO
OTTOCENTO CONTEMPORANEO. Due generazioni di artisti a confronto 
apertura al pubblico dal 26 gennaio al 18 febbraio 2018
Galleria Bottegantica 
via A. Manzoni 45, Milano
tel. (+39) 02 65560713 – www.bottegantica.com
orari: da martedì al sabato, 10.00-13.00; 15.00-19.00

Opening: ore 19.00
Guido Pecci. Di Roma, di Napoli e d’altre cose sparse
dal 26 gennaio al 24 marzo 2018
Honos Art
via dei Delfini 35, Roma
tel. 06 31058440 
www.honosart.com 
orari: martedì-sabato, dalle 11.00 alle 19.30 

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