24 gennaio 2020

Collezionisti a Bologna: botta e risposta con Antonio Romano e Morgana Scurti

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Non c’è via più sicura, che quella dell’arte: parola di Antonio Romano e Morgana Scurti, avvocati e collezionisti di Bologna, che ci raccontano la loro storia

Antonio Romano e Morgana Scurti

In occasione di Arte Fiera e della Bologna Art Week, botta e risposta con Antonio Romano e Morgana Scurti, collezionisti e avvocati, che vivono e lavorano nella città felsinea. Ecco cosa ci hanno raccontato.

Sotto quali stimoli avete iniziato la vostra collezione?
‹‹Identificare un inizio è sempre assai arduo. Direi che non esiste un momento in particolare, ma una passione per l’arte che è nata dentro, qualcosa d’ inebriante con cui desideri convivere in ogni istante della quotidianità.

Non c’è senso in un inizio, ma stimoli che ci attorniano ed un senso estetico ed estatico che ciascuno possiede, più o meno consapevolmente. A voler romanzare, comunque, un inizio, penserei all’apparizione di quel capolavoro mistico che è l’Albero della Vita di Pantaleone nella cattedrale di Otranto. Mosaico di straordinaria bellezza e dal suadente fascino misterico››.

Quali sono gli artisti con cui avete iniziato la vostra collezione?
‹‹Alcune opere pittoriche hanno derivazione familiare. Citerei, su tutti, un artista frutto di un gradito dono in un’occasione unica quale può essere quella nuziale. Un quadro di Concetto Pozzati della serie Natura di pietra dei primi anni ‘80››.

Vi siete mai affidati a critici d’arte, o curatori?
‹‹Non abbiamo avuto mai particolari indicazioni affidandoci, piuttosto, al nostro istinto ed al gusto personale. Con il tempo si sono aggiunte gradite conoscenze di galleristi incontrati in occasione di mostre ed esposizioni, conoscenze maturate anche in più stretti rapporti d’amicizia che hanno contribuito a farci evolvere in considerazioni ulteriori rispetto alla sola “immediata” impressione››.

Che rapporto avete con le fiere d’arte e con le gallerie in genere? E in quali città?
‹‹Prima di frequentare fiere e gallerie abbiamo attraversato grandi esposizioni e mostre d’arte, prima fra tutte la Biennale d’arte di Venezia che da vent’anni costituisce un appuntamento ineludibile, quasi vitale. Dal 2010 ci siamo approcciati al concetto di fiera partendo dalla nostra città con Arte Fiera Bologna per poi avvinarci alla più giovane ArtVerona che ha accolto con (inaspettato) favore i nostri gusti››.

E la vostra frequentazione di Arte Fiera a Bologna?
‹‹Abbiamo iniziato a frequentare ArteFiera grazie anche all’incontro con Patrizia Raimondi della galleria l’Ariete artecontemporanea, professionista dall’innato fiuto per la valorizzazione di giovani artisti sui quali il nostro sguardo si è sempre soffermato››.

Frequentate anche musei e mostre d’arte moderna?
‹‹Musei e mostre d’arte sono e rimarranno la nostra principale passione, faro ricorrente anche negli spostamenti in Italia e nel mondo. La monumentale mostra al Louvre su Leonardo, o l’impareggiabile assemblaggio artistico di Marina Abramovic a Firenze o il fascino ritrattistico di Antonello da Messina negli spazi di Palazzo Reale, per citare solo le più recenti. Mostre che ci hanno impattato emotivamente ed emozionalmente per motivi assai diversi››.

Oltre che di arte contemporanea siete appassionati di altri linguaggi creativi?
‹‹La bellezza salverà il mondo…e certamente coltivare l’arte in ogni sua fondante espressione non poteva che essere necessità prima ancora che piacevole interesse, così ad animare la ragione. Cinema, teatro, musica e letteratura, arti in grado di riempire istanti ed intenti››.

Alcuni artisti della vostra collezione?
‹‹Prettamente giovani artisti, tra cui Samorì, Frani, Migliazza, Coda Zabetta accanto ad alcuni classici di provenienza familiare quali Ceroli, De Vita e Pozzati››.

Artisti che amate maggiormente?
‹‹Ogni opera assume un significato affettivo perché interprete di un’occasione particolare o legata ad un incontro particolare. Tuttavia, Samorì, Frani e Migliazza, per differenti ragioni, occupano in noi un ruolo significativo››.

Quali gli artisti che vorreste, e che ancora non avete, in collezione?
‹‹Non avremmo esitazioni a pensare a Luca Pignatelli ed Aron Demetz. Poi, a volare tra i sogni, spereremmo sempre di imbatterci in quel “genio senza talento” di beniana memoria.

Qual’ è oggi il ruolo sociale dell’arte a vostro avviso?
‹‹La vita e lo sviluppo di un paese non possono più prescindere da un’evoluzione culturale e dagli input che la stessa da sempre suscita nei giovani e nelle singole società, “perché non c’è via più sicura per evadere dal mondo che l’arte, ma non c’è legame più sicuro con esso che l’arte” (J.W. Goethe)››.

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