17 ottobre 2019

Mecenati del XXI secolo. Intervista a Mario Martinoli, per un progetto dedicato ai giovani

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Ultimo appuntamento dedicato al mondo della musica e ai suoi mecenati, in occasione del festival “Sinfonie d'intenti”

Theresia Orchestra Mario Martinoli
Theresia Orchestra

Ingegnere e musicista, Mario Martinoli guida la Fondazione iCons che sviluppa progetti su larga scala nei settori della comunicazione, dello sfruttamento degli impatti dell’innovazione scientifica e nel campo dell’arte, della cultura, della musica.

Perché ha deciso di sostenere un progetto dedicato ai giovani?

«I giovani sono i destinatari più naturali del mecenatismo. Ci sono moltissimi ragazzi con grande talento che faticano ad emergere, soprattutto in ambito artistico, dove lo sviluppo di una carriera non è sempre legato a logiche meritocratiche. Il ruolo del mecenate è quindi quello di protezione e sviluppo del talento attraverso la costruzione di spazi di condivisione creativa che lascino ai destinatari del proprio gesto filantropico il compito di riempirli con le loro idee, il loro talento e la loro creatività».

Che cosa si aspetta dai talenti che sostiene?

«Mi aspetto che un progetto di mecenatismo sia un motore per l’evoluzione artistica e professionale dei giovani talenti, un momento che crei curiosità ed apra nuovi orizzonti da esplorare. Quando accade, si può dire di avere avuto successo».

Mario Martinoli
Mario Martinoli

Che ruolo ha il mecenatismo nel generare innovazione sociale attraverso l’arte e la cultura?

«Il mecenate crea cultura e la fa crescere. Non si tratta solo di sostegno alle arti, ma di realizzare e mettere a disposizione della società qualcosa che senza quel contributo non sarebbe esistito. In questo risiede il ruolo del mecenatismo: contribuire alla crescita e diffusione della cultura dando a tutti la possibilità di fruirne».

L’Italia è un paese favorevole al mecenatismo?

«In Italia il mecenatismo ha una natura legata a visioni e valori individuali e non è riconosciuto come valore fondante di una società moderna e inclusiva. A mio avviso il mecenatismo culturale potrà svilupparsi nel nostro Paese solo quando si capirà che il settore pubblico non può e non deve essere l’unico mezzo trainante della cultura. Nei paesi anglosassoni, e soprattutto negli Stati Uniti, il mecenatismo culturale è molto praticato e assume addirittura le caratteristiche di un dovere sociale da parte di chi ha grandi ricchezze».

Mario Martinoli, ingegnere e musicista, è presidente di Fondazione iCons. Ha fondato Theresia, progetto internazionale di mecenatismo culturale privato che fornisce spazi, risorse e strumenti di perfezionamento artistico e professionale a giovani talenti musicali. Parteciperà al simposio “Sinfonie d’Intenti: passioni, visioni e progetti di mecenatismo musicale” (Conservatorio della Svizzera italiana, 18 ottobre 2019. www.conservatorio.ch).

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