19 luglio 2022

Morto a 93 anni l’artista Ezio Gribaudo, figura storica dell’editoria d’arte

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Il mondo dell'arte e della cultura perde Ezio Gribaudo, artista, editore, collezionista, figura di intellettuale dai vasti interessi e dallo sguardo ampio. Fu presidente dell’Accademia Albertina di Torino

Ezio Gribaudo morto

Artista sperimentatore, tra Informale e Nuovo Realismo, editore dalle idee innovative, intellettuale di amplissimi interessi e orizzonti, legatissimo alla sua Torino, Ezio Gribaudo è morto il 18 luglio, a 93 anni. Nella sua lunga e appassionata vita ebbe modo di collaborare con artisti e personalità della cultura quali Marc Chagall, Giorgio de Chirico, Lucio Fontana, Peggy Guggenheim, Henry Moore. Poche settimane fa, Skira aveva pubblicato la nuova edizione della sua autobiografia, “La bellezza ci salverà”, nella quale si delinea l’unicum inscindibile della sua attività poliedrica, che oltre all’arte e all’editoria, comprendeva anche il collezionismo: tra le opere da lui acquisite, quelle di Calder, Carrà, Chemiakin, de Chirico, Dubuffet, Ernst, Fontana, Matta, Moore e Tàpies.

Nato a Torino, nel 1929, Ezio Gribaudo si formò in arte grafica studiando all’Accademia di Brera e successivamente presso la Facoltà di architettura del Politecnico di Torino. Il suo percorso si avviò attraverso il lavoro di editore d’arte, che finì per influenzare la sua stessa ricerca artistica, forgiatasi in parte in tipografia. Nella sua pratica artistica ebbe modo di ibridare pittura, grafica e scultura con gli strumenti della moderna industria tipografica, poi sostituiti con torchi manuali per rievocare una dimensione più artigianale del lavoro. Gribaudo vinse il premio per la grafica alla XXXIII Biennale di Venezia del 1966, con la serie dei “logogrifi”, basati sul gioco linguistico e visivo di rebus verbali e immaginali. I logogrifi hanno poi dato origine a loro volta a molteplici sviluppi materici e verbali, quali i “metallogrifi” e i “saccogrifi”.

Realizzò volumi per le Edizioni d’Arte Fratelli Pozzo, Fabbri Editori, Garzanti, Einaudi, UTET e molti altri. Il suo catalogo di libri, i 34 artisti pubblicati sotto la sua direzione nelle Grandi Monografie Fabbri Editori (1966-1990), include varie voci di maestri dell’arte moderna tra cui Bacon, Botero, Burri, Duchamp, Guttuso, Manzù e Savinio. Nel corso degli anni, Gribaudo si è fatto promotore di vari eventi culturali, soprattutto nel settore espositivo. Organizzò diverse mostre come quelle alla Peggy Guggenheim Collection, nel 1976, e alla Galleria Civica d’Arte Moderna di Torino, e una esposizione-spettacolo, “Coucou Bazar”, nel 1978, per Jean Dubuffet, alla Promotrice delle Belle Arti, per la FIAT.

Tra i vari riconoscimenti, la IX Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma (1965), la IX Biennale di San Paolo in Brasile (1967), il Premio Pannunzio (2003), il Premio Tigullio (2009) e l’IIC (Istituto Italiano di Cultura) Lifetime Achievement Award (2016). Gribaudo è stato insignito della Medaglia d’oro dei Benemeriti della Cultura, consegnata dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi in Quirinale (2003), ed è stato Presidente dell’Accademia Albertina di Torino (2003-2005), di cui è stato presidente onorario e dalla quale ha ricevuto la medaglia di Accademico d’Onore (2008).

Le opere di Ezio Gribaudo si trovano in numerosi musei tra i quali il MoMA – Museum of Modern Art di New York, il Museum of Imagination di Hudson, la Peggy Guggenheim Collection e Ca’ Pesaro di Venezia, il Museu de Arte Moderna do Rio de Janeiro, il Museum of Modern Art di Eilat, il Robert McDougall Art Gallery di Christchurch, il Musée des Arts Decoratifs di Parigi, il Petit Palais Musée d’Art Moderne di Ginevra, la Narodni galerie v Praze di Praga, la Maison de la Culture et des Loisirs di Saint-Étienne, il Kunstverein di Göttingen, la Galleria d’Arte Moderna di Roma, l’Accademia Albertina di Belle Arti e il Museo Nazionale del Risorgimento, entrambi a Torino, la Galleria Civica d’Arte Moderna di Spoleto, l’Accademia di Belle Arti di Catania.

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