27 maggio 2011

Questa volta non è il mercato a celebrarlo, ma la sua città

 
A meno di un mese da un risultato d’asta record di Christie’s, dove una Mappa di Alighiero Boetti è stata aggiudicata per 2 milioni di dollari, la sua città natale celebra il genio dell’artista dedicandogli un’intera giornata. Una rievocazione che coinvolge tutta la città e personaggi illustri del mondo dell’arte …

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L’eccellenza del mondo dell’arte in Italia è in viaggio e ha come destinazione ultima Torino. L’avvenimento non rientra nei festeggiamenti per i centocinquant’anni, bensì nelle celebrazioni di un grande artista che ha anch’egli contribuito a rendere grande il nostro Paese. Nella splendida cornice dell’Auditorium della Rai – un tempo sala per gli spettacoli equestri –  molti personaggi di chiara fama si incontreranno a celebrare il Alighiero & Boetti Day, ossia dodici ore dedicate all’artista torinese. Questa manifestazione rientra nel progetto Giorno per Giorno, e riunisce le istituzioni torinesi che si occupano di arte contemporanea.  Dal 20 al 29 maggio le celebrazioni torinesi avranno come unico festeggiato Alighiero Boetti (Torino, 16 dicembre 1940 – Roma, 24 aprile 1994).

Torino è la città dove l’artista ha trascorso infanzia e adolescenza, ed è a più riprese tornato. La città fu per l’artista luogo d’elezione, mai di adozione. Alighiero Boetti è stato messo al mondo, e in giro per il mondo è rimasto. Nel 1971 segue le orme dell’antenato missionario Giovanni Battista Boetti e scopre i paesi orientali. In Afghanistan, con l’ausilio delle donne afghane, realizza le celebri Mappe, che lo hanno reso famoso e offrono un importante tributo all’intero globo e ai suoi mutamenti geopolitici.  La manualità delle donne afghane – portatrici di una lunga tradizione dell’arte del ricamo – contribuisce a trasformare una semplice intuizione dell’artista in preziosi arazzi colorati. 

Alighiero Boetti, Milano 1970, © Enrico Cattaneo
“Il lavoro della Mappa ricamata – scrive Boetti nel 1984 – è per me il massimo della bellezza. Per quel lavoro io non ho fatto niente, non ho scelto niente, nel senso che: il mondo è fatto com’è e non lo ho disegnato, le bandiere sono quelle che sono e non le ho disegnate io; insomma non ho fatto niente assolutamente; quando emerge il concetto, il resto non è da scegliere”. Artista e artefice si muovono insieme, ma l’intuizione dell’artista prende vita per mano di altri. A partire dagli anni ’70 l’artista rende conto di questa dicotomia, e introduce la congiunzione e tra il suo nome e il suo cognome. La spaccatura non è portatrice di un conflitto interiore, ma rende conto della natura duplice di ogni cosa. 
Alighiero Boetti, Milano 1970, © Enrico Cattaneo

Alighiero e Boetti è un artista sdoppiato, diviso a metà, che ha sempre fuggito qualsiasi tentativo di classificazione. È entrato molto presto a far parte del gruppo dell’Arte Povera, ma ne è altrettanto velocemente uscito.  L’appuntamento torinese suona come un tentativo di mettere ordine al caos primordiale che contraddistingue l’universo boettiano. Artisti, storici dell’arte, critici, scrittori, musicisti, scienziati, collaboratori e amici di Alighiero Boetti sono chiamati a rendere omaggio alla figura dell’artista. L’evento andrà a comporre un grande e variopinto arazzo della vita e della carriera artistica di Alighiero e Boetti fatto di testimonianze, dialoghi, scambi, ma anche incursioni artistiche e gesti teatrali. 


a cura di irene falck

Sabato 28 maggio 

Alighiero e Boetti Day

A cura di Massimiliano Gioni, Luca Cerizza e Francesco Manacorda

Auditorium della Rai

Via Rossini 15, Torino

Orari: Sabato 28 maggio dalle h. 12.00 alle 24.00

Ingresso libero fino a esaurimento posti

Info:  Tel. 02 8068821; press@fondazionenicolatrussardi.comwww.fondazionenicolatrussardi.com

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