11 giugno 2001

Scelto il ministro della Cultura

 
Sarà Giuliano Urbani, ideologo e fondatore di Forza Italia, a sedere sulla poltrona di Piazza dell’Orologio. Un professore, saggista, filosofo per un ministero diventato di grande importanza…

di

Si era parlato a lungo di Letizia Moratti, una donna (come Giovanna Melandri) ed una grande manager, rimasta comunque nel mondo della cultura essendosi aggiudicata il dicastero della Pubblica Istruzione; si era accennato a Mario Pescante ed a Franco Carraro, due uomini così vicini al mondo dello sport da far esclamare al ‘Giornale dell’Arte’ che il Ministero dei Beni Culturali poteva diventare ‘dei beni muscolari’. Era stato fatto anche il nome di Antonio Martino, poi dirottato alla Difesa; negli scorsi giorni i ‘beninformati’ vedevano invece favoritissimo il siciliano Enrico La Loggia mentre proprio a ridosso della nomina circolava con maggiore frequenza una improbabile ipotesi: non creare un Ministero della Cultura sostituendolo con una direzione per la tutela del patrimonio artistico (affidata a Vittorio Sgarbi) direttamente sotto il potere della Presidenza del Consiglio, dunque di Berlusconi.
Ieri la sorpresa: Silvio Berlusconi forma il nuovo governo e alla casella dei Beni Culturali c’è il nome del Professor Giuliano Urbani.
Una delle colonne di Forza Italia andrà dunque a sedersi su una poltrona che, grazie all’operato di Giovanna Melandri e Walter Veltroni, è diventata importante, strategica e prestigiosa. E’ finito il tempo in cui il ministero dei beni culturali serviva per accontentare il partitino o per fare pari con qualche promessa non mantenuta.
Oggi dunque il dicastero del Collegio Romano ha come capo uno dei maggiori esponenti e fondatori del principale partito italiano.
Giuliano Urbani, nato a Perugia 64 anni fa, è oggi professore ordinario di Scienza della Politica presso l’università Bocconi di Milano, è parlamentare dal 1994 quando fece parte – come ministro per le riforme istituzionali – al primo governo Berlusconi. Per questa legislatura è stato eletto nel collegio di Vimercate.
Non ce la sentiamo di giudicare ora il nuovo ministro con giudizi, qualsiasi essi siano, che sarebbe meramente di parte. Faremo il punto più in là, diciamo dopo l’estate e dopo un’intervista che il nuovo ministro vorrà concederci. Ora è il momento di fare i migliori auguri al nuovo inquilino del ministero che, come popolo dell’arte, ci interessa di più. Sappia però il Professor Urbani che Exibart ci sarà sempre, lo controllerà (severamente!) come ha controllato il ministro precedente. Con Giovanna Melandri il computo degli elogi ha superato abbondantemente quello delle critiche, con Giuiliano Urbani la speranza è che non ci sia bisogno di quest’ultime.
Buon lavoro Professore!


Massimiliano Tonelli

7 Commenti

  1. …speriamo che il nuovo ministro sia così attento e preparato come la Melandri…per ora possiamo solo osservare e tenere le dita incrociate.

  2. Voglio un Ministro coraggioso e creativo, che abbia serio impegno, che sappia dar spazio a grandi novità, ma anche la saggezza di saper inventare, giocare con l’arte e la cultura…

  3. Urbani siede sulla poltrona di piazza dell’Orologio? Forse è un errore. L’unica poltrona che ha diritto come ministro per i beni e le attività culturali è al Collegio Romano, con una succursale al San Michele, ma non a piazza dell’Orologio.

  4. Spiego l’errore: stavo lavrando, contemporaneamente come al solito, sull’impaginazione di un evento (Orange Juice, http://juice.exibart.com) che si tiene nell biblioteca di Piazza dell’Orologio (sempre a Roma)…ecco spiegato l’errore peraltro – per un romano come me – imperdonabile. Correggo subito prima che spostino il ministero a Via dei Banchi Vecchi…ciao e grazie davvero per l’attenzione.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui