26 ottobre 2020

Sergio Risaliti nuovo curatore d’arte contemporanea al Museo di Capodimonte

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Storico dell'arte e già direttore artistico del Museo Novecento di Firenze, Sergio Risaliti è stato nominato guest curator della sezione d'arte contemporanea al Museo e Real Bosco di Capodimonte

Storico e critico d’arte, scrittore e giornalista, Sergio Risaliti è stato nominato guest curator della sezione di arte contemporanea al Museo e Real Bosco di Capodimonte. Curatore di progetti di arte antica e contemporanea, dall’installazione della Croce di Mimmo Paladino in piazza Santa Croce a Firenze, nel 2012, alla mostra su Michelangelo Buonarroti ai Musei Capitolini di Roma nel 2014, Risaliti è stato selezionato in seguito a un bando pubblico.

«Ho potuto ammirare il lavoro di Risaliti a Firenze e sono certo cha la sua collaborazione con Capodimonte possa aiutarci a far crescere la sensibilità contemporanea, particolarmente viva nella città di Napoli. Lavoreremo insieme per offrire opportunità ai giovani artisti con residenze e con altri momenti di formazione», ha dichiarato il direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte, Sylvain Bellenger. «Già nel 2017 abbiamo istituito, grazie a una collaborazione con l’Università del Texas, il Centro di ricerca La Capraia gestito dall’Edith O’Donnell center for History of Art e, una volta terminato il restauro della Casa Canonica alle spalle della Chiesa di San Gennaro nel Bosco di Capodimonte, avremo la possibilità di ospitare quattro artisti per un periodo di residenza», ha proseguito Bellenger.

L’arte del Museo di Capodimonte è sempre contemporanea

Oltre a capolavori di maestri della storia dell’arte come Simone Martini, Raffaello, Tiziano, Guido Reni, Caravaggio, Ribera, tra i molti altri, la collezione del museo napoletano comprende anche una caratterizzata selezione di opere di artisti contemporanei, dal Grande Cretto Nero di Alberto Burri al Vesuvius di Andy Warhol, dalla black room di Sol LeWitt alle anfore di Jannis Kounellis, oltre che lavori di Mario Merz, Carlo Alfano, Daniel Buren, Mimmo Paladino, Jospeh Kosuth, Herman Nitsch, Louise Bourgeois, Gino de Dominicis, Ettore Spalletti, Jan Fabre. La figura di Sergio Risaliti andrà così a colmare una posizione tanto specifica per l’organico, vista carenza di funzionari storici dell’arte specializzati nell’arte contemporanea, quanto operativa, visto che, tradizionalmente, il Museo di Capodimonte ha sempre prodotto importanti mostre dedicate agli artisti più importanti del XX e XXI secolo, tra le ultime, quelle di Jan Fabre e Santiago Calatrava.

Alberto Burri, Grande Cretto Nero

«Mi sento in forte sintonia con i progetti già avviati dalla Direzione di Capodimonte, come la tipologia di mostre focus Incontri sensibili, che riconnette passato e presente, patrimonio antico e produzione contemporanea. Lavorerò per implementare queste iniziative e per portare nuovi progetti artistici utilizzando come spazio espositivo anche il Bosco, in un sempre più necessario rapporto con la Natura», ha spiegato Sergio Risaliti, anticipando anche qualche particolare sulle linee guida dei prossimi progetti.

Jannis Kounellis, Senza Titolo (1989)

«I musei non sono solo luoghi di conservazione del patrimonio, ma grandi istituzioni culturali con spazi per la ricerca e formazione, la mediazione culturale e la trasmissione della conoscenza. Capodimonte è un grande museo con un patrimonio di straordinario valore anche sul fronte del contemporaneo che può essere luogo ideale per sviluppare residenze destinate a giovani artisti, dar vita a programmi di ricerca e di formazione per curatori. Una “palestra” per giovani storici e critici d’arte senza dimenticare le potenzialità sul fronte dell’inclusione sociale culturale e sulla divulgazione dei linguaggi dell’arte contemporanea», ha concluso Risaliti.

Biografia di Sergio Risaliti

Nato nel 1962, Sergio Risaliti si è laureato a Firenze in Storia dell’arte moderna e contemporanea. Dal 2018 è direttore artistico del Museo Novecento di Firenze e consulente scientifico di Mus.e. Al suo attivo ha l’ideazione e curatela di mostre in spazi pubblici e privati. Nel 1991-92, si è perfezionato al Corso Europeo per Curatori d’Arte Contemporanea al Magasin di Grenoble. Ha fondato e diretto fino al 2002 il Palazzo delle Papesse di Siena. Ha progettato l’allestimento del MARCA – Museo d’Arte Contemporanea della Provincia di Catanzaro nel 2008. È stato membro del comitato scientifico del Frac Rhône-Alpes e della Galleria d’Arte Moderna di Bologna. È membro onorario dell’Accademia delle Arti del Disegno. Collabora con La Repubblica-Firenze e con Il Venerdì-La Repubblica. Con Stefania Ricci ha ideato e curato “Ispirazioni e visioni” (2011), “Marilyn” (2012), “Il Calzolaio prodigioso” (2013), “Equilibrium” (2014) al Museo Salvatore Ferragamo di Firenze.

Ha ideato e curato l’esposizione dei Tre profeti di Donatello nel Battistero di Firenze, (maggio-dicembre 2014). Nel 2015 ha curato le mostre “Jeff Koons. In Florence”, “Alighiero Boetti. Mappe” e la mostra antologica di Alighiero Boetti presso la Galleria Stein di Milano, con Francesca Franco. Ha curato le mostre di Giuseppe Penone, Antony Gormley, Jan Fabre, Eliseo Mattiacci, Ytalia, tra le altre.

Nel 1996 ha curato la Verità, libro d’artista di Giulio Paolini (Einaudi), e nel 2010 sempre di Giulio Paolini Dall’Atlante al vuoto (Electa). Nel 2009 ha curato il Catalogo Generale della grafica di Fausto Melotti. Con Francesco Vossilla ha pubblicato La Zuffa dei centauri per Electa e La Pietà Vaticana per Bompiani.

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