08 novembre 2022

15 giovani artisti per gli atelier della Fondazione Bevilacqua La Masa

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Sono stati annunciati i 15 giovani artisti che potranno usufruire per un anno degli atelier a Palazzo Carminati e in Giudecca, messi a disposizione dalla Fondazione Bevilacqua La Masa. Ecco chi sono

Palazzo Carminati. Photo credits: Lia Cecchin, Luca Vascon

Nicola Bindoni, Ornella Cardillo, Shengyi Chao, Damiano Colombi, Ludovico Colombo, Daria Dmytrenko, Arianna Marcolin, Cecilia Mentasti, Guo Qikai, Lorenzo Servetti, Matteo Trentin, Chiara Ventura, Riccardo Vicentini, Keer Weng, Zyba Zgjim, sono i 15 artisti che potranno usufruire per un anno degli atelier messi a disposizione dalla Fondazione Bevilacqua La Masa. Gli artisti sono stati individuati attraverso un bando pubblico e selezionati dalla giuria composta dal consigliere d’amministrazione Roberto Zamberlan, presidente di giuria delegato da Bruno Bernardi, Živa Kraus, pittrice e gallerista, Uros Gorgone, Art Director di exibart, Giovanni Turria, docente di incisione e grafica d’arte all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Per partecipare al bando, i richiedenti dovevano avere un’età compresa tra i 18 e i 30 anni ed essere residenti in Veneto o domiciliati nella Città Metropolitana di Venezia.

I 15 artisti occuperanno, per la durata di un anno formativo, i sette atelier di Palazzo Carminati – ricavati a seguito di un recente restauro – e gli otto presenti in Giudecca. «A loro vanno i complimenti della Commissione e l’augurio di far tesoro di questa grandissima occasione messa a disposizione dalla Fondazione e dall’Amministrazione Comunale», sono gli auguri della Fondazione Bevilacqua La Masa. Di seguito, le biografie dei giovani artisti selezionati.

Al Chiostro dei SS. Cosma e Damiano, Giudecca

Nicola Bindoni, nato a Mirano (VE) nel 1999 e residente in provincia di Venezia, attualmente è iscritto al Secondo Anno Biennio all’Accademia di Belle Arti di Venezia, indirizzo Pittura, Atelier 12. La sua ricerca artistica si orienta su esperienze personali che tenta di raccontare per frammenti: immagini velate, legate principalmente alla dimensione dell’intimità familiare e soggettiva, dove lo spettatore può riconoscersi partecipe di un racconto capace di coinvolgerlo suscitando in lui ricordi personali.

Shengyi Chao nasce a Henan (Cina). Qui ha studiato pittura a inchiostro e calligrafia sin dall’infanzia. Dopo il diploma al liceo artistico, si trasferisce in Italia e frequenta Pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia, sotto la guida della professoressa Claudia Cappello, dove consegue, con distinzione della lode, il Diploma di I e II Livello in Arti Visive. Dal 2020 è Collaboratrice alla didattica per il laboratorio artistico di Pittura Atelier 16 presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia. I suoi lavori esprimono principalmente la visione di un mondo fiabesco per adulti. La sua attenta ricerca alle tinte, ai giusti bilanciamenti tra toni caldi volti a contrastare quelli scuri e freddi, offre un’occasione di conforto tramite la riduzione della saturazione, l’aumento della luminosità e della trasparenza del colore.

Damiano Colombi, nato a Bressanone nel 1994, nel 2020 ha concluso il biennio specialistico in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, dove si è formato nell’Atelier F sotto la guida del prof. Carlo Di Raco. Vive e lavora a Venezia. La sua pratica artistica è incentrata sui materiali e sugli aspetti sperimentali della ricerca pittorica. L’interesse verte sulla procedura, sul gesto pittorico come azione influenzata dalle caratteristiche implicite di ogni materiale impiegato: smalti, acrilici, cere, resine e olio sono alcuni dei strumenti che determinano le immagini con le quali esplorare sempre nuove possibilità e scenari.

Daria Dmytrenko nasce in Ucraina nel 1993, dove viene introdotta per la prima volta agli studi artistici. Dal 2012 al 2015 frequenta i corsi di pittura presso l’Accademia Nazionale di Belle Arti e Architettura di Kyiv. Al momento vive e studia a Venezia, dove frequenta il corso di laurea biennale in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia. Seguita dai professori Carlo di Raco e Martino Scavezzon prende parte al Laboratorio Aperto di Atelier F presso Forte Marghera (2015-2018), Workshop “Extraordinario” (2019-2022) presso Vega, parco scientifico tecnologico di Venezia. Nel 2020 partecipa alla 103ma Collettiva Giovani Artisti di Fondazione Bevilacqua La Masa a San Marco, Venezia.  A settembre 2022 inaugura la sua prima mostra personale “The Dream of Reason” presso Eduardo Secci Gallery da quale è attualmente presentata. Attraverso la pratica pittorica, l’artista investiga l’espressione visiva del subconscio utilizzando gli impulsi intuitivi come strumento volto a far emergere le memorie più profonde per poi tradurle in composizione.

Weng Keer, giovane artista nata nella città di TaiZhou in Cina nel 1997. Nel 2021 consegue il Diploma Accademico di I Livello con indirizzo Grafica d’arte presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, attualmente prosegue i suoi studi di Grafica d’arte per il biennio presso la stessa istituzione. La sua attuale ricerca si concentra sulla diversità delle tecniche di stampa. Le sue opere si basano sulla tecnica dell’incisione, e conduce vari tentativi di stampa sulla base della lavorazione della lastra di zinco. Crea collage poetici attraverso l’utilizzo di linee e forme semplici, sperimentando le infinite possibilità di combinazioni tra di essi.

Arianna Marcolin è nata a Schio nel 1998. Tipografa, segue la tradizione di famiglia e si specializza in tecniche di stampa.  Espone alla 103ma e alla 104ma collettiva Bevilacqua La Masa presso Galleria di Piazza San Marco, Venezia. Dopo il diploma di primo livello in pittura intraprende il corso magistrale di Grafica d’Arte ed Editoria, dove collabora alla realizzazione di numerose edizioni di pregio. Nel 2022 prende parte al progetto Something out of it, un’opera di Pauline Curnier Jardin nel contesto del carcere femminile in Giudecca. La sua ricerca attuale si muove sul sentiero del ricordo. Le immagini tratte da istantanee fotografiche portano verso luoghi vissuti dove non è più possibile tornare. Gli spazi vengono filtrati e decostruiti dalle velature della pittura ad olio, portano in scena oggetti spogliati del loro uso quotidiano, che diventano soggetto.

Guo Qikai (1994), nato a Kunming. Sordomuto dall’età di 2 anni, attraverso l’uso dell’impianto cocleare riesce a frequentare un liceo artistico per poi trasferirsi in Italia e iscriversi all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Ha conseguito nel marzo 2022 il diploma di II Livello con 110/110 e lode in Pittura presso all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Ha conseguito nell’ottobre 2018 il diploma di I Livello in Pittura presso all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Attualmente continua a lavorare e vivere a Venezia. Nelle opere di Guo Qikai si percepisce immediatamente una forte urgenza comunicativa, che lo porta a sviluppare un linguaggio pittorico che aderisce saldamente alla rappresentazione onirica dei suoi pensieri e delle sue paure. L’immaginario fittizio dell’inconscio, dove si fondono passato e presente, si traduce nelle sue tele abitate da figure enigmatiche, forme astratte che portano sempre con sé un profondo significato iconologico.

Matteo Trentin è un artista visivo nato in provincia di Vicenza nel 1996. Nel 2019 ha conseguito il Diploma Accademico di I Livello con indirizzo Pittura, presso l’Accademia di Belle Arti G. B. Cignaroli di Verona. Attualmente sta conseguendo il Diploma Accademico di II Livello con indirizzo Pittura – Dipartimento di Arti Visive, presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. La sua ricerca sviluppa una particolare attenzione per il concetto di memoria intesa come frammento di identità, e la connotazione che esso può assumere se posto in relazione a fatti di cronaca. Tale interesse si traduce in una pratica che, a partire da una matrice pittorica, ibrida vari linguaggi (dall’installazione alla performance).

Riccardo Vicentini è un artista nato a Soave (VR) nel 1991. Nel 2013 è tra i fondatori e membro del Collettivo Coyote e nel 2017, consegue il diploma di I livello in Pittura e discipline dello spettacolo, attraverso il laboratorio del prof. Carlo di Raco, presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia. Nello stesso anno è fondatore e socio assieme ad altre cinque persone dell’associazione culturale e artist-run studio zolforosso. Nel 2022 consegue la laurea magistrale in Arti Visive e moda, presso l’università IUAV di Venezia. Nella sua ricerca e pratica artistica, esplora il paesaggio da un punto di vista percettivo, in relazione alle tradizioni della rappresentazione e ai meccanismi della visione.  La sua ricerca, che costituisce una cartografia sentimentale, prende forma, attraverso la mappatura emozionale dei luoghi per mezzo del disegno e della pittura, come strumenti privilegiati, ma comprende anche la creazione di installazioni, video, e registrazione sonore field recording, che rispecchiano una necessità documentaria dell’azione fisica nel paesaggio.

A Palazzo Carminati

Ornella Cardillo nasce a Modena nel 1993. Dopo la Laurea in Psicologia, nel 2020 consegue il diploma di Laurea in Arti Visive e Moda allo Iuav di Venezia. Nella sua pratica artistica mette in relazione le discipline plastiche e scultoree con la performance e l’installazione. Le sue opere sono “sculture in movimento” che, animate nello spazio, insieme a luci e suoni, diventano protagoniste di performance. Attraverso il disegno e il collage, le forme analizzate vengono ripetute innumerevoli volte, formando una sorta di scrittura geroglifica, che mostra il processo di traduzione dallo studio bidimensionale alla sagoma finale.

Ludovico Colombo nato nel 1998, diplomato presso il Liceo Artistico Statale Giacomo P.M. di Bergamo. Laureato con lode presso l’Accademia di Belle Arti G. Carrara di Bergamo. Attualmente frequenta la magistrale di Arti Visive presso lo IUAV di Venezia. Le sue opere nascono dalla necessità di visioni interne, paesaggi intimi. Questa pratica diviene attiva come un rito o un’offerta, composta di gesti semplici ma profondi attraverso il disegno, la performance e la scultura.

Cecilia Mentasti (Varese, 1993) è un’artista visiva e art-worker. Ha studiato pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera e si è formata come registrar presso la Scuola di Restauro di Botticino (BS). Nel 2019 ha co-fondato il progetto indipendente BRACE BRACE di cui fanno parte Francesco Paleari e Francesca Finotti, Flavia Albu, Elisa Di Nofa e Simone S. Melis. Per la stagione 2022-2023 è direttore artistico di AnonimaKunsthalle dove presenta il progetto Varese, una ricerca sull’inedita forza politica della periferia. Nel 2017 conosce Paola Pivi, con cui tutt’ora collabora come assistente. Gli ultimi progetti sono Serenata, a cura di Simone S. Melis in occasione di Bolzano Art Week, Untitled (Cagno), a cura di Annika Pettini per Hyperlocal Fesival (Milano), Adesso no, a cura di Gabriele Tosi e Bruno Barsanti, NAM – Manifattura Tabacchi (Firenze). Il suo lavoro si nutre di scenari familiari, come quello del retroscena del mondo dell’arte o dei luoghi periferici che, dopo un processo di tuning, si caricano del significato di opera.

Lorenzo Servetti è un artista sonoro nato ad Alba (CN) nel 1996. Nel 2020 si diploma in scultura all’Accademia Albertina di Torino con il professore Franko B. Nello stesso anno si iscrive all’Università Iuav di Venezia alla magistrale in Arti Visive. La sua attuale ricerca verte sul suono, sulla sua percezione negli ambienti con particolare attenzione allo spazio urbano. Utilizza il field recording come metodo di raccolta e catalogazione dei suoni. Il loro montaggio diventa parte fondamentale e ha lo scopo di portare ad ascoltare il mondo da prospettive differenti, dilatando gli spazi ed il tempo o portando l’ascolto a lievi vibrazioni quasi impercettibili.

Chiara Ventura nasce a Verona nel 1997. Vive e lavora a Verona. Di formazione pittorica, si concentra su questa pratica come un intimo esercizio di distacco guardando il paesaggio nel corpo e insieme il corpo nel paesaggio. Giunge ad analizzare i comportamenti e le forme gestuali attraverso, principalmente, la pratica performativa, con attenzione agli aspetti minimali e semplici. Nel 2020 co-fonda “plurale” e ancora oggi, insieme a Leonardo Avesani e Giulio Ancona esplora una forma empatica di esistenza per esprimere l’idea di un corpo-Uno, lavorando sulle falle che riscontrano nel quotidiano e su come la generazione di cui fanno parte (Generazione Z) si pone nel mondo.

Zgjim Zyba è nato nel 1994 in Kosovo. Ha conseguito una laurea e un Master in Arte Contemporanea all’Accademia delle Belle Arti di Prishtina. Nel 2019 è stato selezionato dall’organizzazione Rondine Cittadella Della Pace per seguire il programma World House, dove ha conseguito un Master in Comunicazione Multimediale e Creazione di Eventi presso l’Università degli Studi di Firenze. Il suo spazio artistico e sperimentale è incentrato sul rapporto tra traumi sociali e personali, oltre a denunciare il mancato rispetto dei diritti umani e della libertà. L’arte è versatile, dinamica, espressa principalmente attraverso l’installazione e la performance come percorso tra il linguaggio tradizionale e una forte sensibilità contemporanea

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