06 marzo 2023

8 marzo, la Giornata dei Diritti della Donna nei luoghi della cultura

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Una serie di appuntamenti nei musei, nei teatri e nei luoghi della cultura in tutta Italia, in occasione della Giornata Internazionale dei Diritti della Donna

Archivio Lotta Femminista donazione Maruarosa Dalla Costa

Festa della donna a chi? Se è vero che una parola, quando è quella giusta, vale più di mille immagini, allora sarebbe utile iniziare a riconoscere l’otto marzo come la Giornata internazionale dei diritti della donna, che suona anche un po’ meglio. In Italia si svolge dal 1922 ma l’idea risale al 1909, per iniziativa del Partito socialista degli Stati Uniti, in onore dello sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori dell’abbigliamento del 1908 a New York e, in generale, si diffuse in varie parti del mondo occidentale agli inizi del Novecento, nell’ambito dei movimenti sindacali. L’episodio dell’incendio di una fabbrica tessile durante il quale perirono circa 129 operaie non ha dunque fondamento.

Ma la pietra miliare risale a molto prima, nel 1848. Indignate per il divieto di parlare a un convegno contro la schiavitù imposto alle donne, le americane Elizabeth Cady Stanton e Lucretia Mott, figure diventate poi fondamentali per la storia dell’attivismo, riunirono centinaia di persone per il primo convegno sui diritti delle donne, ancora a New York. In quella occasione furono richiesti a gran voce diritti civili, sociali, politici e religiosi per le donne, in una Dichiarazione di Sentimenti e Risoluzioni.

marzo donna 3839 a rischio del lavoro

Con un salto di qualche anno, al 1917, andiamo dall’altra parte del mondo, in Russia, dove, sullo sfondo della guerra, le donne diedero vita a un grande movimento di protesta a favore di “Pane e pace”, l’ultima domenica di febbraio che però, nel calendario gregoriano, cade proprio l’8 marzo. Quattro giorni dopo, lo zar Nicola II abdicò e il governo provvisorio concesse alle donne il diritto di voto. In ogni caso, la scelta condivisa dell’8 marzo fu presa solo nel 1977, quando l’Assemblea generale delle Nazioni Unite invitò nuovamente tutti gli Stati a decidere un giorno comune, simbolo di riflessione sui diritti delle donne.

In tutto il mondo si svolgeranno migliaia di eventi e anche in Italia il settore della cultura si è attivato, per affrontare un tema che negli ultimi tempi ha assunto sfumature radicali, estese anche al di là del genere, non solo per il riconoscimento dei diritti civili ma anche per spingere verso cambiamenti profondi della società, della cultura, dell’economia, della politica. A proposito, mercoledì, tutti i musei e i siti culturali e archeologici del Ministero della Cultura saranno a ingresso gratuito per le donne (e visto che, a quanto pare, il Ministro Sangiuliano vuole alzare i prezzi dei biglietti, meglio approfittarne). Ecco alcuni appuntamenti diffusi in tutta Italia, da segnare in agenda.

Archivio Lotta Femminista, donazione Marirosa Dalla Costa

8 marzo, il calendario della Giornata della Donna nei musei e nei luoghi della cultura

Rosy Rox e Filippo Riniolo per Traffic Gallery, Bergamo

Nell’Anno di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura e nella Giornata Internazionale dei Diritti della Donna, Traffic Gallery presenta un duplice evento dedicato gli artisti Rosy Rox (1976) e Filippo Riniolo (1986). Negli spazi della galleria, sarà allestita la nuova mostra personale dell’artista di Napoli Rosy Rox, che presenterà alcuni lavori inediti del 2023 e altri lavori recenti del 2022, nati da importanti impegni esteri, quali la nuova performance “Ad Occhi Aperti” presso il Museo Ovartaci di Aarhus in Danimarca e la retrospettiva presso L’Istituto Italiano di Cultura di Copenaghen. Collage, sculture, fotografie, e un video introdurranno il pubblico nell’esperienza taumaturgica messa in scena da Rosy Rox.

Sempre nella giornata dell’8 marzo, alle ore 19, presso la Chiesa di Sant’Andrea Apostolo di Bergamo, avrà luogo una speciale visita guidata alla presenza dell’artista Filippo Riniolo dove si potranno osservare le sue ultime Icone Bizantine dedicate alle Filosofe Donne del ‘900, installate nella suggestiva cornice della Chiesa di Via Porta Dipinta.

Charlotte Lartilleux da Casa EMERGENCY, Milano

Da Casa EMERGENCY, a Milano, l’artista francese Charlotte Lartilleux presenta “SINE FINE”, mostra a cura di Denis Curti. L’esposizione presenta 16 stampe fotografiche di grande formato che si confrontano con il tema della violenza di genere. In occasione dell’inaugurazione della mostra, mercoledì, 8 marzo, alle 18:30, verrà presentato il libro fotografico “Sine Fine” di Charlotte Lartilleux, curato da Pietro Del Re per Lepre Edizioni e corredato da un’introduzione di Liliana Segre.

M9 Museo del ’900, Venezia, Mestre

Una riflessione sull’esperienza femminista italiana a 50 anni dalla stagione dei grandi movimenti degli anni ’70. Questo il cuore del ricco programma di iniziative promosso da M9 – Museo del ’900 in occasione delle celebrazioni legate all’8 marzo. Il programma, dal titolo “La lotta non è finita. Donne, corpi, lavoro, memoria”, è parte integrante del cartellone comunale del Marzo Donna 2023 ed è realizzato da M9 in partnership con la Società italiana delle Storiche (SIS), l’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico (Aamod), la Fondazione Svizzera per la Cultura Pro Helvetia e la Biblioteca civica VEZ di Mestre.

Si inizia giovedì 9 marzo, alle 17:30, con la presentazione del libro “Mai più sole” di Nadia Maria Filippi, contro la violenza sessuale, con proiezioni video ed immagini inedite della fine degli anni ’70. E ancora venerdì 10 marzo, alle 18, Annamaria Licciardello introdurrà le proiezioni di “La lotta non è finita” (1973) e “Non ci regalano niente” (1977) dal patrimonio dell’Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico; Maria Iorio e Raphaël Cuomo presentano il film “Undead Voices” (2019).

Seguono, nella giornata di sabato 11 marzo, due appuntamenti: l’incontro “Dalla campagna per il salario al lavoro domestico alle sfide contemporanee”, previsto per le ore 11, a cui prenderanno parte Beatrice Busi, Anna Curcio, Leopoldina Fortunati, Bruna Mura, Barbara Mahlknecht e Raffaella Sarti, e una passeggiata nei luoghi storici della mobilitazione femminista, con partenza alle ore 15 dal Foyer di M9, a cura di Maria Teresa Sega e Nadia Maria Filippini. Fra le tappe previste Piazza Ferretto e la Biblioteca del Centro Donna di Villa Franchin di Mestre. Dall’8 marzo al 9 aprile, inoltre, sarà possibile visitare gratuitamente presso il museo l’installazione “Invocare l’archivio: materiali per un presente femminista” a cura di Barbara Mahlknecht.

Al Femminile, Fondazione Cariverona

Sabato 11 e domenica 12, presso Fondazione Cariverona, a Verona, apre al pubblico “AL FEMMINILE”, una selezione di opere dalla collezione di Fondazione Cariverona intorno alla figura femminile nell’arte visiva, che sottolinea e indica le trasformazioni sociali e culturali del ruolo e dell’immagine della donna nel tempo, da icona sacra in epoca medievale a figura allegorica in epoca moderna, da musa a figura decadente tra Ottocento e primi del Novecento. Per l’occasione saranno proposte varie attività gratuite tra visite guidate per adulti, laboratori dedicati alle famiglie e ai più piccoli e due talk, uno sul linguaggio dell’arte come strumento in grado di aumentare la consapevolezza delle dinamiche psichiche e relazionali, l’altro sulla presenza delle artiste nel panorama dell’arte italiana e internazionale di inizio Novecento, a partire da “L’altra metà dell’avanguardia”, storica mostra curata nel 1980 da Lea Vergine.

Palazzo dei Diamanti, Ferrara

L’8 marzo, la mostra “Rinascimento a Ferrara. Ercole de’ Roberti e Lorenzo Costa” sarà visitabile eccezionalmente dalle 10 alle 23:30. Inoltre, tutti i visitatori che si presenteranno in coppia alla mostra avranno diritto a un biglietto speciale “2×1”. Sempre nella data in cui si festeggia la Giornata internazionale dei diritti della donna, per i visitatori sarà organizzata la visita guidata “Raccontare l’arte”, con partenza alle ore 21. È necessaria la prenotazione al numero 339.1969869 (dalle 18 alle 20:30). Il costo della visita guidata è di 10 euro (costo del biglietto escluso).

Fondazione Torino Musei

Anche quest’anno la Fondazione Torino Musei celebra la Giornata internazionale della donna proponendo l’ingresso gratuito per tutte le donne alle collezioni permanenti e alle mostre della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, del MAO Museo d’Arte Orientale e di Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica. A partire da domenica 5 marzo e fino a domenica 12 marzo, i tre musei propongono inoltre visite guidate tematiche, a cura di Theatrum Sabaudiae, e l’8 marzo due conferenze: a Palazzo Madama “Textiles are back, speciale donne”, legata al riallestimento della nuova sala tessuti, e alla GAM “Donne rifugiate: Partecipare per cambiare la narrazione”, che il Dipartimento Educazione propone insieme all’associazione Mosaico – Azioni per i rifugiati.

Società Promotrice delle Belle Arti di Torino

La Società Promotrice delle Belle Arti di Torino e Skira celebrano la Giornata internazionale dei diritti della donna, e offrono, da lunedì 6 a venerdì 10 marzo 2023, a tutte le donne, l’ingresso alla mostra “Utamaro, Hokusai, Hiroshige. Geishe, samurai e la civiltà del piacere” a un prezzo ridotto di 10 euro.  L’ingresso ridotto sarà riservato anche a un accompagnatore.

La mostra, in corso fino al 25 giugno 2023 alla Società Promotrice delle Belle Arti di Torino, curata da Francesco Paolo Campione, direttore del MUSEC  – Museo delle Culture di Lugano, riunisce oltre 300 capolavori d’arte giapponese, alcuni dei quali mai presentati in Italia: stampe dei maggiori maestri dell’ukiyo-e, quali Hokusai, Hiroshige, Utamaro, Kunisada, Yoshitoshi, Sharaku, oltre ad armature di samurai, kimono, maschere teatrali, rare matrici di stampa, preziosi ornamenti femminili, sculture in pietra, stendardi.

Francesca Montinaro, Oratorio San Filippo Neri di Bologna

In occasione della giornata internazionale dei diritti della donna, l’Oratorio San Filippo Neri ospiterà, da mercoledì 8 marzo a venerdì 10 marzo, dalle 18 alle 21, la video installazione “Ritratto continuo” dell’artista Francesca Montinaro curata da Mismaonda con la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.

«Ritratto continuo è un’opera potenzialmente infinita che invita ad essere esemplari, ad essere corpo, presenza e azione», ha dichiarato l’artista. «Ritratto Continuo affida al tempo, allo sguardo e al gesto il divenire di centinaia di donne, un gesto primario che racconta del fare per vivere, e assumersi la responsabilità delle conseguenze. Corpo del re-agire ad un sociale spesso difficile».

Roma Culture

Tante le iniziative dedicate alla valorizzazione del talento femminile nell’arte e nella cultura promosse da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, che coinvolgeranno le vie, i musei e i siti archeologici.

Fra le molte, la visita al Museo della Repubblica Romana che mette in scena le figure femminili che svolsero un ruolo di primo piano nella difesa di Roma nel 1849. Nella Galleria d’Arte Moderna si svolgerà un appassionante storytelling sui corpi e i volti delle donne che emergono dalle esposizioni in corso. Il Museo della Scuola Romana di Villa Torlonia omaggerà le artiste che hanno rinnovato l’ambiente culturale romano interbellico, mentre alla Centrale Montemartini le opere di arte antica racconteranno di donne comuni e di principesse, imperatrici e dee. Al Museo di Roma verrà rievocata la figura della poetessa e femminista ante litteram del Settecento, Petronilla Paolini.

Non mancano itinerari per le vie della città: “Come diventare donne rispettabili”, sul ruolo sociale della donna nel passato attraverso un percorso nell’area del Campo Marzio, mentre “Donne tra mito e realtà a S. Urbano alla Caffarella” si concentra su alcune figure che hanno lasciato traccia nella storia del tempio antico, poi trasformato in chiesa. Il percorso “Street art a San Lorenzo: tra Resistenza e diritti civili” pone, invece, l’attenzione sulle principali opere di Street art nello storico quartiere, che ne raccontano la storia e l’identità attraverso temi quali la Resistenza, l’accoglienza, la solidarietà e i diritti civili.

Julia Krahn al Chiostro del Complesso di Vicolo Valdina, Roma

“BANDIERE DI PACE. Ritratti di donne ucraine” è la mostra dell’artista tedesca Julia Krahn, che prende vita negli spazi del Chiostro del Complesso di Vicolo Valdina, a Roma, fino a mercoledì, 8 marzo, in occasione della Giornata Internazionale della Donna e dell’iniziativa “Montecitorio a porte aperte”. BANDIERE DI PACE è l’ultimo progetto fotografico di Julia Krahn che, fin dai primi giorni del conflitto in Ucraina, ha invitato le donne rifugiate a raccontarsi. Per la mostra, allestita nel Chiostro cinquecentesco, sono state installate sei bandiere recanti i ritratti di donne ucraine, icone laiche di resistenza e pace.

#callforwomen in cinque teatri in tutta Italia

In occasione della Giornata Internazionale della Donna, il nuovo testo #callforwomen, firmato da Ippolita di Majo, sarà presentato sui palchi del Teatro Stabile di Napoli, capofila dell’iniziativa, del Teatro Parenti di Milano, del Teatro Stabile di Torino, del Teatro Biondo di Palermo e del Teatro di Roma, in diverse forme e in orari differenti. La proposta è stata lancaita da Roberto Andò, direttore del Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, per sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi di uguaglianza, lavoro, maternità e diritti delle donne. 20 attrici, quattro su ogni palcoscenico, daranno voce alle quattro protagoniste di #callforwomen: quattro donne, forse sorelle, che si scambiano con ironia le battute e i luoghi comuni che tante volte si sono sentite rivolgere.

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