17 novembre 2021

Al MEET di Milano arriva il Digifest: si parte con una performance di suoni e segni

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Al MEET Digital Culture Center una live performance di improvvisazione musicale e visiva di Danilo Rea e Paolo Scoppola, per l'apertura del Digifest, festival canadese dedicato alla cultura digitale

meet, sede di digifest a milano

Quanti chilometri – tra terra e oceano – separano il Canada e l’Italia? Tanti ma, in fondo, mettendo insieme creatività, tecnologia e innovazione, ogni distanza si può azzerare. E così, Digifest, il più importante festival canadese dedicato alla cultura digitale, arriverà a Milano, venerdì 19 novembre 2021, grazie alla collaborazione tra MEET Digital Culture Center, il nuovo centro per la cultura digitale della città, School of Design del George Brown College e Istituto Italiano di Cultura di Toronto. Tema del Digifest 2021 è uno di quelli urgenti della contemporaneità, riassunto in una parola, “Phygital”, cioè questo nuovo mondo giusto a metà tra il fisico e il virtuale, tutto da esplorare.

Ovviamente, sarà una dimensione da provare in prima persone, con progetti e lavori immersivi e interattivi. Utilizzando un ambiente virtuale, un metaverso appositamente creato, Digifest 2021 collegherà attività e pubblico tra Toronto e la città meneghina, in un programma ricco di conversazioni live, demo, tour e performance.

Evento principale della sponda milanese è la live performance SoundMorphosis che unisce i talenti di Danilo Rea e Paolo Scoppola, attraverso una serie di improvvisazioni musicali e visive. Tra i più importanti pianisti jazz italiani, Danilo Rea ha ricevuto una solida formazione musicale, diplomandosi al Conservatorio di Santa Cecilia a Roma. Ha debuttato con il Trio di Roma (con Roberto Gatto ed Enzo Pietropaoli) nel 1975. Rea ha suonato, tra gli altri, con Chet Baker, Lee Konitz, Steve Grossman, Phil Woods, Art Farmer, Curtis Fuller e Kenny Wheeler. Molto richiesto nella musica leggera, si è esibito con Mina, Domenico Modugno, Pino Daniele, Riccardo Cocciante, Claudio Baglioni, Fiorella Mannoia e Gianni Morandi. Ha partecipato come solista nel 1989 a “Requiem per Pierpaolo Pasolini” di Roberto De Simone al Teatro San Carlo di Napoli. Nel 1998 fonda il trio Doctor 3 insieme a Fabrizio Sferra ed Enzo Pietropaoli, eletto tre volte miglior gruppo italiano dell’anno dalla rivista Musica Jazz.

Interactive media artist, laureato in Informatica, Paolo Scoppola realizza video installazioni, performance interattive per spettacoli di musica, danza e teatro.  È inoltre docente e coordinatore in Interaction Design presso il Quasar Institute for Advanced Design. Stabilmente al centro di un crocevia tra arte e scienza, suoni e immagini, ha collaborato con centri di ricerca, festival e artisti di livello internazionale tra cui l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, il Museo delle Scienze di Trento, la Kaust University in Arabia Saudita, l’Art Science Museum di Singapore, la coreografa Valentina Moar e molti altri. Infine ha partecipato a diverse campagne pubblicitarie per marchi internazionali come Gore-Tex, Barilla, Lines e Wurth.

Un pianoforte a coda, una console digitale e un grande schermo: questi gli elementi di SoundMorphosis sul palco del MEET Theater. Danilo Rea inizierà a improvvisare una melodia e le note, fluendo dallo strumento, si trasformeranno in segni colorati sullo schermo, che Paolo Scoppola interpreter attraverso la console, per restituirli, a sua volta, agli occhi del musicista, sotto un’altra forma. Iniziaerà così un complesso dialogo tra i due artisti, fatto di note, gesti, forme e colori, per scoprire le relazioni profonde tra il linguaggio dei suoni e quello delle immagini. Lo spettacolo non è dunque basato su uno spartito ma su una traccia mentale che i due artisti pianificano prima dell’esecuzione. È la loro empatia sul palco che trasforma questa traccia in musica ed immagini.

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