21 giugno 2025

Arte e interconnessione a San Giuliano Milanese, protagonista Louise Manzon

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A San Giuliano Milanese, torna il Festival dell’Arte e della Cultura che, per l’edizione 2025, mette al centro l’interdipendenza tra esseri viventi e forme espressive, con le opere di Louise Manzon

Corallo Viola

C’è un sistema invisibile, silenzioso e vitale che connette le radici degli alberi sotto la superficie del suolo: la micorriza. E proprio a questa rete nascosta, metafora di ogni relazione profonda, nutrita di scambi e ascolto, si ispira il Festival dell’Arte e della Cultura 2025 di San Giuliano Milanese, in programma il 21 e 22 giugno presso la Rocca Brivio. Curato da Zena Santoro e promosso dalle associazioni culturali Artemisia e Roccabrivio ETS, con il patrocinio dei comuni di San Giuliano e San Donato Milanese, il festival propone un approccio inclusivo all’arte e alla cultura, come un terreno fertile dove far germogliare intuizioni e contaminazioni.

Louise Manzon e la memoria del mare

Tra gli appuntamenti centrali del Festival, spicca la presenza dell’artista Louise Manzon, con il suo progetto espositivo Memoria liquida. Un titolo evocativo per un corpus di opere che rielaborano l’universo marino come specchio dell’inconscio. Le sue sculture tridimensionali, tra pittura e altorilievo, sembrano emergere dal supporto come presenze fluide e trasparenti, capaci di dialogare con chi guarda in modo diretto e intimo.

Manzon lavora con materiali traslucidi, tessuti impalpabili e vetro – materia ambigua, liquida nella struttura nonostante la sua apparenza solida – per evocare un ecosistema fragile e interconnesso. È il mare ma può essere il grembo originario dell’immaginazione. Le sue opere fanno affiorare la voce sommersa della natura, di un mondo che esiste sotto la superficie e che chiede ascolto.

Arte, scienza e poesia: un dialogo interspecie

Il 22 giugno, alle ore 11:30, l’artista interverrà anche nella presentazione del libro Il mare dentro il mare (L’Asino d’Oro Edizioni), con Sabrina Ghiandoni e gli autori Alessia Barbagli, Simone Pietro Canese e Claudia Dario, accompagnati dalle poesie di Lorenzo Mullon. Nei meravigliosi giardini di Rocca Brivio, un momento di scambio che vedrà Manzon raccontare la sua esperienza artistica e il percorso che ha portato alla nascita di Memoria liquida. Non mancheranno i riferimenti a un sapere più ampio, che unisce arte e ricerca scientifica.

«Penso che, come i veri e grandi artisti, oltre a distinguersi per la sua umanità e disponibilità Louise Manzon sia capace di acute intuizioni: pur non essendo mai venuta a conoscenza della “Teoria della nascita” del dottor Massimo Fagioli, alla base del libro presentato in questa occasione, Louise sceglie di parlare di “Memoria liquida”, con incredibili affinità rispetto al concetto di “Memoria fetale della pelle in contatto con il liquido amniotico” che il dott. Fagioli ha spiegato essere, a livello biologico, l’esperienza avuta dal feto in contatto con il liquido amniotico all’interno dell’utero che rappresenta il preludio della comparsa della fantasia, della vitalità e della capacità di immaginare nella mente al momento della nascita, propria solo della specie umana», ha spiegato la curatrice Zena Santoro.

Ad ampliare la parte visiva del Festival, l’asposizione collettiva Micorriza presenterà opere eterogenee di artisti come Massimo Kaufmann, Renato Galbusera, Angelo Antonio Falmi, Tiziana Vanetti, professori dell’Accademia di Belle Arti di Brera, affiancati da autrici come Maria Jannelli e la stessa Louise Manzon, oltre alle performance WHYNOT in dialogo con le sculture di Giuliano Cataldo Giancotti e agli artisti locali ed emergenti come Luigi Cibra, Giuseppe Policriti, Valentina Cristalli, Antonio Santoro, Andrea Cibra, Lino Sandella, Zena Santoro. È previsto anche un concorso, con una cerimonia di premiazione a chiusura dell’evento.

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