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Bracciano Art Week, al via il nuovo festival di arte contemporanea diffusa
Progetti e iniziative
di redazione
Fino al 18 maggio 2025, il centro storico di Bracciano ospiterà la prima edizione di BAW – Bracciano Art Week, un festival multidisciplinare che intreccia arti visive, suono, cinema e letteratura, animando spazi storici con opere site-specific e installazioni di autori italiani e internazionali. Diretta da Maria Ludmila Pustka per le Arti Visive e da Massimiliano Ionta per le Arti Digitali, la manifestazione si inserisce simbolicamente nell’anno giubilare e sceglie come tema Contemporary Bloom, evocando l’immagine di una fioritura di creatività che affonda le radici nel patrimonio culturale per ramificarsi verso il futuro.
A ospitare le tappe del festival, le architetture storiche della città, dal Palazzo Comunale al Complesso di Santa Maria Novella, dalla Chiesa della Visitazione alle Mura Rinascimentali, trasformando il borgo in un organismo vivo, pulsante di visioni. L’intento è integrare la storia con la contemporaneità, creando un paesaggio culturale accessibile e immersivo, aperto a un pubblico eterogeneo.

Bracciano Art Wek, tra sacro, urbano e digitale
Il percorso espositivo di Bracciano Art Week accoglie lavori eterogenei. Anita Genca racconta il femminile con una pittura pop-surrealista dai colori intensi, mentre B.Zarro espone opere come Capitale Operaio e Blooming Virgin, in cui la simbologia religiosa incontra l’estetica urbana. Carmine Leta esplora la dualità e l’infinito con sculture in ferro, e Chiara Anaclio plasma un caos visivo ispirato al Manierismo.
Claudio Marani presenta L’angelo caduto, installazione che fonde metallo e cera come metafora della caduta e del dolore umano. Collettivo CoALa e Collettivo MUDA propongono opere in cui la fragilità collettiva e lo spazio urbano si fanno materia artistica. Il Progetto Pollaio rilegge il concetto di habitat, trasformando il pollaio in metafora della città contemporanea.
Non mancano sguardi sul sacro e sull’archetipo: Carlo Carfagni con 5 pani e 2 pesci rielabora il gesto miracoloso in chiave contemporanea, Massimo Melloni, con Prèfiche, indaga il dolore rituale delle donne in lutto, Peter Flaccus, che da oltre 30 anni lavora con la tecnica dell’encausto, dà vita a composizioni astratte ispirate ai fenomeni naturali.

Tra arte sonora e realtà aumentata, Emiliano Zucchini presenta Void Cube, un’opera interattiva che svela la pienezza del vuoto. Stefano Iraci, con Ex Voto, intreccia pittura, suono e scultura in un rito contemporaneo, mentre The Astronut propone un’installazione immersiva che fonde suono, ecologia e realtà aumentata.
Natura, memoria e spiritualità: geografie interiori
Le artiste nordiche Jaana Lönnroos e Leena Knuuttila affrontano il tema della memoria e del sacro attraverso installazioni sospese tra nostalgia e primitivismo. Maria Carla Mancinelli, con Noli me tangere, rappresenta l’incontro tra umano e divino attraverso figure essenziali. Nanna Susi dipinge immagini femminili dense di spiritualità quotidiana, mentre Flavia Martinelli affida al vento e alla poesia la leggerezza delle sue installazioni.

In un dialogo tra mito e materia, Pietro Simonelli presenta sculture in ceramica smaltata che evocano tensioni emotive e simboliche, e Paavo Halonen propone Ecce Avis, una natura morta vivente raccolta sulle sponde del lago.
Visioni collaterali: cinema, musica, editoria e territorio
Cinque rassegne amplificano il messaggio del festival, espandendolo su altri linguaggi. Fioritura di Visioni, a cura della regista Rosa Russo, propone un programma di cortometraggi e documentari, mentre Bracciano Film and Arts, ideata da Michele Princigalli, esplora la pluralità dei linguaggi audiovisivi. La musica incontra la storia con Florilegium Musicae, a cura di Monica Limongelli, un itinerario che attraversa sette secoli, dal Trecento al contemporaneo.

Parole in Mostra, rassegna editoriale curata da Anna Ramella, ospita le autrici Cecilia Sodano, Daria Sanminiatelli e Lavinia Roncoroni, mentre Territorio In Tesi vede protagonisti gli studenti di NABA con progetti di rigenerazione urbana e narrativa visiva: tra questi, Progetto Pollaio, Margini di Lapo Bevilacqua e Hangar Rosso di Cecilia Salerno.