13 luglio 2022

Dare forma al viaggio, con ArtMappItalia

di

Con ArtMappItalia, piattaforma che propone esperienze inedite negli atelier, il turismo esperienziale incontra la creatività

Atelier Lozzi

La frattura tra artisti e pubblico prodotta dagli anni di pandemia. La necessità di sanarla e di tornare a condividere l’arte e la bellezza. La cura come cifra imprescindibile, in relazione non soltanto al bene culturale ma anche all’artista, che è parte integrante del nostro patrimonio. I nuovi spazi abitati dall’arte, deputati e non. Le opportunità offerte dal turismo esperienziale.

Sono soltanto alcune delle suggestioni emerse nel corso della presentazione di ArtMappItalia, prima piattaforma italiana che mette in contatto diretto artisti e pubblico attraverso la proposta di esperienze inedite negli atelier: una conversazione a più voci (disponibile sul canale YouTube di ArtMappItalia e sulla pagina Facebook di exibart) che il 7 luglio scorso ha visto protagonisti Andrea Bruciati, direttore dell’Istituto Villa d’Este e Villa Adriana di Tivoli; Lorenzo Michelli, curatore della Galleria d’Arte Contemporanea “Spazzapan”; Maria Campitelli, presidente del Gruppo78 International Contemporary Art; le coordinatrici di ArtMappItalia Roberta Ciut e Paola Pisani. 

Gustare un aperitivo in compagnia di un artista e di 1.500 bachi da seta, immersi in un suggestivo disegno di luci e suoni; partecipare a una performance sulla necessità di pensare alla morte come parte della vita; cimentarsi in una serata di disegno libero, lasciandosi ispirare dalle pose dei modelli; entrare in un’installazione permanente dedicata alla percezione del suono e dello spazio. Grazie ad ArtMappItalia – un progetto targato Friuli Venezia Giulia, sviluppato con il contributo della Regione e il supporto di Area Science Park di Trieste e BIC Incubatori FVG – è possibile incontrare dal vivo gli artisti, osservarne il lavoro, scoprirne i segreti. Il tutto nello spazio inedito degli atelier.

Atelier Dalla Venezia. Foto: Daniele Fior

Una nuova forma di interazione con la creatività, grazie alla quale appassionati d’arte e curiosi, viaggiatori esigenti e turisti della domenica possono confrontarsi con gli artisti. E gli artisti possono costruire, all’interno del proprio laboratorio, una vera relazione con il visitatore.

Uno strumento semplice, che attraverso una mappa interattiva consente di individuare gli artisti che operano nei diversi territori e prenotare le esperienze proposte.

Una nuova modalità di fruizione dell’arte ma anche una formula innovativa di turismo esperienziale, legata alla creatività.

«Il viaggio non soltanto allarga la mente: le dà forma». Sono parole di Bruce Chatwin, fra i più celebri scrittori-viaggiatori del Novecento, autore di In Patagonia, vera e propria Bibbia dei viaggiatori, e di Anatomia dell’irrequietezza, in cui teorizza la sua “alternativa nomade”, lo spostamento come ideale di vita.

Il viaggio come strumento di costruzione di sé. È il fondamento del turismo esperienziale, una nuova concezione del viaggio, slow ed emozionale, che mette al centro la persona: il suo benessere fisico e mentale, la sua formazione, la sua dimensione sociale. Non conta soltanto “cosa” visitiamo ma “come” ci fa sentire.

Atelier Pigo

Che gli anni di pandemia abbiano modificato in modo radicale la filiera turistica è cosa nota. Nel corso del 2022 le vacanze saranno certamente più consapevoli, sostenibili, green. Ma la trasformazione che interessa il settore del turismo non ha origine soltanto nei limiti imposti dai periodi di emergenza sanitaria e nella nostra mutata percezione della vita. 

Il fattore umano – le persone, con il loro bagaglio di competenze, talenti, usanze e tradizioni – attrae più di monumenti e bellezze naturali. L’intrinseca necessità dell’essere umano di creare relazioni profonde si esprime nella ricerca e nell’acquisto di esperienze. 

Si viaggia per apprendere, recuperare il tempo e le energie spesi nella vita quotidiana, immergersi in attività esclusive, provare emozioni, assaporarne il ricordo una volta rientrati a casa. Perché – sono ancora parole di Chatwin – “il ritorno offre una pienezza di senso che l’andata da sola non ha”. Quindi tornare con un bagaglio nuovo, di esperienze inedite acquisite, è fondamentale per la buona riuscita del viaggio. 

Atelier Dalla Venezia

Nel 2019 il mercato del turismo esperienziale ha registrato 254 miliardi di dollari di fatturato nel mondo (Arival, “Travel, The Experience Revolution”, 2020) e secondo l’Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite entro il 2030 aumenterà del 57%. 

In Europa il 33% dei turisti chiede di essere protagonista e non soltanto spettatore e il mercato del turismo esperienziale vale già 40 miliardi.

In Italia il 59% dei turisti dichiara che le esperienze a tema li aiuta a scegliere tra più destinazioni (Federturismo) e secondo l’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo del Politecnico di Milano i turisti italiani investono circa un terzo del budget destinato alle vacanze in esperienze. 

Sono dati molto significativi, confermati dalla nascita e dallo sviluppo, in questi anni, di startup e portali dedicati al turismo esperienziale in tutto il mondo, Italia inclusa. 

Alle tante proposte offerte da questo settore (culturali, eno-gastronomiche, naturalistiche, sportive) ArtMappItalia affianca, in modo del tutto esclusivo, una proposta legata alla fruizione diretta dell’arte, dedicata a chi viaggia ma anche a chi vuole riscoprire il territorio in cui vive. 

Per informazioni sulle esperienze e sulle modalità di adesione alla piattaforma potete cliccare qui.

Atelier Caraffi

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