11 giugno 2010

È TEMPO DI BIENNALE. A BERLINO

 
11 giugno. Sì, cominciano i Mondiali di calcio. Ma per l’artworld almeno europeo prende avvio un appuntamento altrettanto internazionale. È l’ormai immancabile bb...

di

Dove? Perché? Chi? Ecco le prime tre domande da porsi in
relazione alla prossima edizione della Biennale berlinese, la sesta. Partendo
dal dove, questa edizione della praticamente neonata, o quantomeno neosvezzata
Biennale riscopre prepotentemente l’Ovest della città. Ebbene sì, fiat Kreuzberg!
L’unico quartiere dell’Anatolia nell’Europa occidentale ospiterà ben quattro
sedi espositive nel raggio di tre chilometri scarsi; è un quartiere dell’Ovest:
stava nella, ma forse non dalla, parte occidentalizzata del muro, quella in cui
Coca-Cola e telefilm americani non erano severamente banditi.

Se negli anni precedenti la caduta del muro questa
porzione di città ha effettivamente funto da palcoscenico per realtà sociali e
artistiche di confine, con il 1989 la schiera dei creativi si è spostata
prepotentemente verso Mitte, cioè verso gli spazi “liberati” dall’egemonia
socialista e subito occupati della nuova e internazionale generazione di
artisti e associati.

La Biennale 2010 ritorna allora all’origine, in un certo
senso: dopo la caduta del muro, la colonizzazione dell’Est e il crollo degli
ideali occidentali che dietro tale colonizzazione, benché velatamente,
premevano, si ritorna a quello che fu l’embrione dell’odierna Berlino. E così
possiamo anche capire il perché del titolo di questa manifestazione, Do you
believe in reality?
,
e provare a trovare una risposta.

Adolph Menzel - Essender Arbeiter in mehreren Ansichten - 1872-74 - matita e acquarello su carta - cm 18,6x27,3 - courtesy Kupferstichkabinett, Berlino - photo Volker-H. Schneider
La curatrice, l’austriaca Kathrin Rhomberg, pone infatti
l’accento sulla realtà odierna e sulla caduta degli ideali del mondo moderno
che hanno scosso la quotidianità dell’uomo medio soprattutto negli ultimi mesi.
La sua scelta è caduta pertanto su artisti che con la realtà hanno relazioni
complesse: per quanto il campionario dei nomi presenti sia decisamente
eterogeneo, il collante tra i vari invitati può esser trovato nel personale
approccio con ciò che li e ci circonda. Non solo forme di critica rivolte ai
notevoli mutamenti dovuti ai recenti crolli economici-finanziari, bensì la
cifra artistica di molti degli artisti che presenzieranno si fonda su sguardi
d’analisi rivolti alle singole realtà, senza dimenticare che oramai ogni
singola porzione di quotidianità non è scindibile dal tutto globalizzato.

Così, ad esempio, se Nilbar Güreş rivolge più o meno velati atti
critici nei confronti della condizione femminile spesso scomoda e penalizzante
in Turchia e nei paesi islamici in generale, Thomas Locher
analizza il contenuto di testi e
concetti di stampo politico-economico che stanno alla base della società
odierna.

Nilbar Güreş - Çirçir - 2010 - 10 fotografie - cm 120x180 ognuna - courtesy l'artista - photo Uwe Walter
Sempre in netta connessione con l’interesse per la stretta
attualità fisica e cronologica, per il qui e ora, sono da inquadrare gli
appuntamenti organizzati dalla direzione della Biennale, rivolti a giovani
curatori provenienti da tutto il globo – il Curatorial Workshop
– nonché il programma Artists
Beyond
, che ha
permesso ad alcuni artisti di interagire con gli spazi e il pubblico locale che
accoglieranno a breve le loro opere nel corso della rassegna.

Considerato il classico rischio dell’effetto “fritto
misto”, resta da vedere quali saranno i risultati di questa manifestazione, che
concentra in sé figure diverse, ovviamente stilisticamente ma anche da un punto
di vista generazionale. Parte del programma della Biennale è infatti la mostra
dedicata ad Adolph Menzel
(1815-1905).

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L’edizione 2008 in video

cristina pedroni


dall’undici giugno all’otto agosto 2010
bb6 – Do you believe in reality?
a cura di Kathrin Rhomberg
Sedi varie – Berlino
Orario: da martedì a domenica ore 10-19; giovedì ore
10-22
Ingresso: intero € 14; ridotto € 7
Info: tel. +49 0302434590; fax +49 03024345999;
office@berlinbiennale.de; www.berlinbiennale.de

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