27 luglio 2021

HABITAT è la residenza laboratoriale che porta il contemporaneo sugli appennini

di

Residenze e laboratori collettivi per reinterpretare le antiche pratiche del territorio con le suggestioni del contemporaneo: gli appuntamenti di HABITAT in Emilia-Romagna

ph. Lamberto Zannotti

Una conoscenza preziosa e nascosta a pochi passi da noi, da riscoprire e reinterpretare grazie alle suggestioni del contemporaneo: è quella dei nostri borghi, della loro storia e del loro territorio, che è al centro di HABITAT, un progetto di residenze e laboratori collettivi, promosso da Distretto A e a cura di Jacopo Lega, lungo la dorsale appenninica dell’Emilia-Romagna. Iniziate il 24 luglio, le attività si svolgeranno fino al 22 agosto 2021, in località Cà de Monti, a cinque chilometri da Tredozio, in provincia di Forlì-Cesena.

Qui si sono riuniti più di 30 artisti, designer e musicisti, che stanno condividendo esperienze e luoghi di lavoro, come uno spazio adibito alla produzione musicale (47011 Records), una camera oscura (Fototeca Manfrediana), un laboratorio serigrafico, un angolo dedicato alla stampa con la ruggine (Stamperia Il Guado) e alla lavorazione del legno, divenendo un’occasione unica di contatto tra territorio, residenti e viandanti. Nello stesso periodo, tra i borghi di Tredozio (FC), Rocca S. Casciano (FC), Portico e San Benedetto (FC) e a Cà de Monti, sono in corso eventi pubblici e workshop, sulla base dei progetti sviluppati dai residenti durante la loro permanenza.

La condivisione di processi, strumenti e conoscenze costituisce la base su cui pianificare gli interventi orientati e le azioni di coinvolgimento locale e ultra-territoriale, stimolando il contatto tra l’uomo e il territorio», spiegano dall’organizzazione. «HABITAT conia il concetto di ultra-territorialità come approccio per raccogliere e rielaborare la preziosa eredità micro-territoriale del luogo, quale rara, fragile risorsa primaria per uno sviluppo policentrico, coordinato e sostenibile», continuano. Dunque, una progettualità che possa mediare tra le specificità di un territorio considerato ai margini e le urgenze della contemporaneità, che spesso tendono a dimenticare le necessità degli spazi “altri”.

Il calendario di HABITAT si snoda a partire da quattro appuntamenti pubblici, a scandire le quattro settimane di residenza, chiamati CONTATTO. Il contenuto specifico di ciascun CONTATTO sarà sviluppato collettivamente, lungo il periodo di Residenza, al fine di inserirsi in quattro delle location individuate in ciascuno dei quattro borghi. Il 30 luglio, appuntamento al Vulcano di Monte Busca di Tredozio, per “Marcare la materia”, workshop a cura di Parasite2.0, incentrato sull’atto di alterare e obliterare gli oggetti attraverso simboli e forme. «Durante il workshop sperimenteremo in modalità quasi primitiva e sacra l’atto del marchiare, utilizzando come base gli iconici legni dell’azienda Alpi, che verranno timbrati e poi assemblati in diverse forme», raccontano da Parasite2.0.

Gli altri appuntamenti, il 6 agosto all’Abbazia di S. Benedetto in Alpe, il 13 agosto a Torre Portinari di Portico di Romagna, il 20 agosto all’Abbazia di San Donnino, a Rocca S. Casciano. HABITAT è realizzato in collaborazione con Parasite 2.0, studio di architettura, design e arte, FLEE Project, piattaforma indipendente di ingegneria culturale, Amphibia, piattaforma artistica che opera tra paesaggi notturni e linguaggi visivi, 47011 Records, Ptwschool

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