31 gennaio 2024

iosonovulnerabile, dunque vivo: si conclude la prima edizione

di

Il progetto transdisciplinare “iosonovulnerabile, dunque vivo. Arte è amare la realtà”, ideato e a curato da Sergio Mario Illuminato, si è concluso con una domanda che coinvolge curatori, artisti, istituzioni, pubblico, critica e soprattutto i giovani partecipanti: cosa ne resta?

iosonovurnerabile, dunque vivo. Arte è amare la realtà. Courtesy MV APS

Ispirato al libro di Sergio Mario Illuminato Corpus et Vulnus: Tàpies, Kiefer, Parmiggiani, iosonovulnerabile, dunque vivo. Arte è amare la realtà si è concluso ieri, 30 gennaio, dopo un’intensa attività, durata quattro mesi, che ha coinvolto un gruppo eterogeneo di artisti e professionisti delle arti visive, del cinema, della fotografia, della danza e della musica, insieme a insegnanti, tecnici e studenti dell’Accademia di Belle Arti e dei licei romani. 

Del progetto, che ha ricevuto il patrocinio della Regione Lazio, della Città Metropolitana di Roma Capitale e del Comune di Velletri, Chiara Ercoli, Vicesindaco e Assessora alla Cultura del Comune di Velletri, dice: «Assistiamo a questa rinascita dell’exCarcere Pontificio di Velletri grazie all’arte. Sono la cultura e l’arte stessa che ci fanno comprendere, che ci aprono gli occhi su quello che è stato e su ciò che può diventare. Grazie a Sergio Mario Illuminato, la storia di questo edificio prende vita». Le fanno eco Francesco Rocca, Presidente della Regione Lazio, riconoscendo il valore del progetto, e Pierluigi Sanna Vicesindaco Città Metropolitana di Roma Capitale – affermando che: «IOSONOVULNERABILE è la giusta occasione per riflettere, al di fuori degli spazi convenzionali e delle consuetudini, sull’essenza della natura umana, la sua vulnerabilità, il valore della condivisione e il ruolo delle comunità. L’originale narrazione visiva e l’espressione artistica curata da Sergio Mario Illuminato offre uno sguardo speciale ed emozionante sul potere trasformativo dell’arte in contesti storici, culturali e sociali unici». 

iosonovurnerabile, dunque vivo. Arte è amare la realtà. exCarcere Pontificio di Velletri. Courtesy MV APS

Oltre alla collaborazione con Compagnia Atacama e del Festival Internazionale Danza Contemporanea Paesaggi del Corpo, iosonovulnerabile è riuscito a costruire nuove forme di legami collaborativi da cui sono nati la residenza d’artista Officina Alchemica delle idee, il Movimento VulnerarTe APS – ente non profit accreditato nel Registro Nazionale del Terzo Settore e nel Registro Nazionale Alternanza Scuola-Lavoro – e l’iniziativa editoriale VulnerarTe Magazine, che si propone come luogo stimolante e riflessivo dedicato alla tematica della Vulnerabilità.

A proposito di vulnerabilità, e ricordando la tesi si Heidegger secondo cui un’opera d’arte deve aprire un mondo, gli spazi espositivi dell’exCarcere Pontificio di Velletri, definiti come «cattedrale contemporanea della vulnerabilità», sono diventati luogo di sviluppo di un processo di relazioni senza eguali, rivelando un lessico condiviso. La ricerca artistica è ora candidata a rappresentare una delle pratiche eccellenti Culturali della Regione Lazio ed è presentata sul mercato grazie agli spazi attivi di Lazio Innova per investitori, partner ed enti istituzionali come impresa creativa innovativa: il concetto centrale della Vulnerabilità infatti, percorso attraverso un movimento estetico ed etico dell’arte, può diventare il brand di un’Impresa creativa. Questo nuovo approdo non deve essere interpretato come una fuga dalla realtà o la sua idealizzazione, una critica spesso rivolta all’arte contemporanea. 

Sergio Mario Illuminato. Oh. Salvatore Orfino

Al disallestimento degli Organismi artistici comunicanti (ne avevamo parlato qui), Sergio Mario Illuminato ha raccontanto che «non sarà più come prima. Non è questione di testa ma di cuore, di carne. Ciononostante le ferite e il dolore che questa lunga ricerca mi ha fatto ri-conoscere, il Corpus dell’esperienza vissuta continua i suoi effetti come un proiettile che ha la forza traumatica di una crivellatura del significante. E la sua forza appunto è perché smaschera l’inganno dell’integrità o dell’interezza». L’esperienza proseguirà con la presentazione del cortometraggio Vulnerare e si estenderà da subito nelle carceri, nelle scuole e in eventi internazionali, preparandosi per la seconda edizione a Roma il prossimo mese di settembre, in una delle più prestigiose dimore storiche seicentesche: VILLA ALTIERI Palazzo della Cultura e della Memoria Storica, grazie al supporto di Città Metropolitana di Roma Capitale.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui