02 ottobre 2020

Pace Gallery apre una sede stagionale a Palm Beach: si parte con James Turrell

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Pace Gallery sceglie James Turrell per inaugurare la nuova sede stagionale di Palm Beach: aperta per sei mesi, poi si chiude e si va oltre. È l’inizio dell’Airbnb delle gallerie?

Se le persone – e i collezionisti – non vanno in galleria, allora le gallerie si spostano. E non solo nello spazio ma anche nel tempo. Ovviamente non nel senso wellsiano del termine, diciamo più stagionale, periodico, momentaneo. Pop-up, direbbero gli anglofoni. A dettare la linea, è la blue chip Pace Gallery, che solo l’anno scorso inaugurava la nuova mega sede di New York, una portaerei nel cuore di Chelsea. Solo che, adesso, stare al centro del mondo è diventato improvvisamente un po’ più scomodo e così bisogna correre ai ripari, trovando un buen retiro che, nel caso di Pace Gallery, è quello di Palm Beach.

Qui, nella bella cittadina costiera della Florida, dove le temperature sono miti tutto l’anno, la galleria aprirà uno spazio espositivo stagionale: apertura a inizio novembre con James Turrell – uno che di spazi se ne intende – e calendario fortemente attrattivo, con Alexander Calder, Mary Corse, Tara Donovan, Sam Gilliam, Kenneth Noland, Michal Rovner, Joel Shapiro e Kiki Smith.

E poi? Si chiude e si va oltre, alla ricerca di un altro posto al sole. Una strategia nomade, allora, scandita da una pianificazione serrata che segue un po’ la logica da AirBnB: soggiorni brevi e intensivi, a seconda delle disponibilità e dell’evoluzione del contesto. In effetti, avviare una piattaforma in cui siano registrati gli spazi espositivamente adattabili e disponibili in tutto il mondo a seconda del periodo, potrebbe essere un buon business. Ma non sembra una scelta poi così tanto economica per i galleristi: gli spostamenti costano e soprattutto a questi livelli sono poco sostenibili anche a livello logistico e ambientale. Ma, dovendo fare a meno delle fiere, qualcosa le gallerie dovranno pure inventarsi.

Pace Gallery Palm Beach: la nuova sede

Il nuovo spazio sarà situato all’interno della Royal Poinciana Plaza, una struttura costruita alla fine degli anni ‘50 dall’architetto John L. Volk. Ma Pace Gallery non sarà l’unica a godere delle temperature miti di Palm Beach, perché gli altri spazi della Plaza saranno occupati da Acquavella Galleries, che solitamente tratta anche arte moderna e di inizio Novecento, e dalla casa d’aste Sotheby’s, che pochi giorni fa – sulla scia di Phillips – ha aperto a Londra, in Bond Street, un negozio di lusso, dedicato agli espositori e ai collezionisti. Insomma, un parterre composito, adatto a tutti i gusti ma decentrato e, soprattutto, temporaneo, fino alla primavera 2021. «La galleria sarà aperto al pubblico e offrirà orari prolungati su appuntamento sette giorni su sette. Seguiremo le linee guida di sicurezza locali per proteggere i visitatori dalla diffusione del COVID-19», spiegano da Pace.

James Turrell a Tefaf Maastricht, 2019

Lo spazio della pop-up Pace Gallery di Palm Beach sarà diretto dal vicepresidente Adam Sheffer, che vi si trasferirà temporaneamente, per trascorrere la stagione invernale. «La nostra nuova impresa è principalmente un’opportunità per coinvolgere nuovamente i nostri collezionisti e altri colleghi nel sud della Florida, un luogo che è diventato vitale per l’ecologia artistica internazionale. Ci sono lavori straordinari realizzati negli studi dei nostri artisti e ci siamo sentiti obbligati a mostrarli in questa stagione: Palm Beach sembrava il posto ideale», ha commentato Sheffer.

«Abbiamo riscontrato un enorme successo con la nostra galleria a East Hampton quest’estate. I visitatori hanno così apprezzato l’esperienza senza precedenti di vedere le opere d’arte “nella vita reale” in un momento in cui musei e gallerie erano chiusi da mesi. Abbiamo in programma di portare lo stesso entusiasmo a Palm Beach», ha continuato il vicepresidente, facendo riferimento a un’altra galleria temporanea, aperta nei mesi scorsi e che rimarrà aperta per tutto l’inverno, con due mostre di Elmgreen & Dragset e Saul Steinberg.

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