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Allo Spazio Iris di Pescara, arte e filosofia per ridefinire il concetto di naturale
Progetti e iniziative
di redazione
Sei capitoli dedicati alle possibili sfumature di un unico aggettivo, per costruire un lessico condiviso tra arte e filosofia. Così prende le mosse il nuovo progetto espositivo presentato da Spazio Iris a Spoltore, provincia di Pescara, che invita a riflettere sulle varie definizioni del “naturale” e che, per il primo appuntamento, dal 25 gennaio al 7 febbraio 2025, propone un dialogo tra le opere di Prisca Baccaille e William Santoleri. Intitolata Naturale è Cardinale e curata da Simone Marsibilio, fondatore e direttore artistico dello spazio d’arte /f urbä/ a Guardiagrele, la doppia personale vuole aprire una nuova prospettiva sulla relazione tra ambiente, spazio e tempo, elementi che trovano una sintesi suggestiva tra la superficie e la profondità della rappresentazione e dell’astrazione pittorica.

La natura come orizzonte plurale
Spazio Iris, sotto la direzione di Maura Prosperi, si propone come un luogo in cui le idee si materializzano in progetti site specific, capaci di sfidare i confini della pratica artistica e di espandere il vocabolario di termini quotidiani. Naturale è Cardinale riflette questa ambizione: la mostra invita a esplorare il “naturale” oltre la dimensione statica, come un flusso dinamico di pensieri, interpretazioni e contraddizioni, analizzando il termine attraverso una lente interdisciplinare che spazia dalla filosofia all’antropologia, dalla matematica alla geologia, fino al digitale.
Prisca Baccaille e William Santoleri incarnano questa pluralità attraverso linguaggi pittorici distanti ma complementari. Da un lato, Baccaille propone una pittura astratta e vibrante, che evoca le emozioni di un paesaggio vissuto interiormente. Dall’altro, Santoleri riduce la sua espressione all’essenziale, con linee monocromatiche che tracciano mappe mentali e percorsi immaginari.

Nata a Roma nel 1992, Prisca Baccaille nella sua ricerca intreccia pittura e scrittura. Nel 2023 ha pubblicato la raccolta di poesie Tuono di zampe con la casa editrice Eretica e ha partecipa a una residenza artistica presso la ONKAF Foundation a New Delhi. Tra le esposizioni recenti: Defending the demons of self interpretation (2024, Curva Pura, Roma), Fifteen Leaves (2023, Contemporary Cluster, Roma), Combat Prize (2023, Museo G. Fattori, Livorno), Essenziale (2023, powered by Paratissima, Fondazione A. Bertoni, Saluzzo) e Unclassifiable (2023, Sala delle Pietre, Todi).
Con un percorso artistico e letterario che si sviluppa tra Roma, Parma e New York, William Santoleri, nato a Guardiagrele nel 1971, esplora la relazione tra materia e narrazione. Tra le mostre principali: La prima parola è coesistere/Sleeping Stones #1 (2024, /f urbä/, Guardiagrele), Premio Sulmona 50° (2023, Sulmona), e Spiel Allein (2019, Gallery 46, Londra). Dal 2019 al 2021 cura la scenografia dello spettacolo teatrale Nine Trees and One Voice diretto da Roberto Anglisani, presentato tra Italia e Svizzera. Tra le esperienze internazionali, l’esposizione del 2015 presso l’Istituto Italiano di Cultura a Praga.

Orientarsi nel naturale
Marsibilio individua nella «Cadenza dei passi» il punto di partenza per questa indagine: un ritmo quotidiano che, pur invisibile, orienta le azioni umane e si inscrive in un sistema simbolico di numeri e direzioni. È proprio in questa dimensione numerica e cardinale che si intrecciano le ricerche dei due artisti.

La mostra presenta opere in cui pittura e grafia si confrontano senza gerarchie, in una coesistenza che esprime la complementarità delle loro visioni. Baccaille e Santoleri “abitano” la natura, sia fisicamente sia spiritualmente, tracciando cammini che oscillano tra intimità e universalità. La natura, qui, non è un dato acquisito ma un orizzonte tutto da esplorare, uno spazio di possibilità e poesia.
