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Popsophia 2025, ad Ancona il festival tra arte, magia e filosofia pop
Progetti e iniziative
di redazione
È la parola magica più conosciuta e pronunciata al mondo ma Abracadabra rappresenta anche una chiave simbolica per attraversare il confine tra visibile e invisibile, tra pensiero razionale e immaginazione esoterica. Questo è il senso profondo del tema scelto per la prossima edizione di Poposophia, presentata a Roma, nella prestigiosa Sala conferenze della Camera dei Deputati. Con il patrocinio del Ministero della Cultura, il festival si terrà ad Ancona dall’8 all’11 maggio 2025, abitando spazi simbolici come il Teatro delle Muse, la Pinacoteca civica e il Museo Omero, con un programma multidisciplinare che intreccia filosofia, arte contemporanea e cultura pop.
A illustrare il programma, la direttrice artistica Lucrezia Ercoli: «Quest’anno il tentativo di Popsophia è rapire lo spettatore per quattro giorni: abbiamo scelto il contenitore più grande della nostra Regione, Le Muse, teatro da 1200 posti per avere uno spazio adatto ai laboratori, agli incontri, alle mostre. Ciò che rende Popsophia unica nel panorama nazionale è la produzione culturale, non è un semplice format con ospiti che fanno il giro dei festival, ma un laboratorio di idee e le tre serate che animeranno la sala grande sono produzioni del tutto inedite realizzate con la nostra squadra, la band Factory, la nostra regia».
La filosofia si fa spettacolo: philoshow, performance e pensiero laterale
Come ogni anno, Popsophia propone un calendario inedito di philoshow e incontri, con protagonisti della cultura pop e del pensiero contemporaneo. Carlo Massarini esplorerà l’universo mistico di Franco Battiato, mentre la scrittrice e astrofisica Licia Troisi chiuderà il festival con Incanti e incantesimi, uno spettacolo dedicato al potere simbolico del linguaggio fantastico, da Tolkien a Rowling. Ad aprire la rassegna sarà invece il cantautore e poeta Ivan Talarico, noto per le sue surreali derive ironico-filosofiche.
La magia dell’arte: dal barocco oscuro di Caroselli al virtuale di MeGa
«Popsophia è il festival che inaugura la stagione culturale di Ancona, già aperta dalla mostra Rinascimento marchigiano», ha affermato Marta Paraventi, assessore alla Cultura del comune di Ancona. «Popsophia è un festival collaudato, ma quest’anno abbiamo voluto costruire un filone specifico per esaltare la peculiarità di Ancona. Le Muse sono il teatro scelto per venire incontro alla forte esigenza di pubblico, ma il festival ha coinvolto anche gli altri istituti culturali come il Museo Omero e la Pinacoteca tutto racchiuso sotto la dicitura di Ancona Magica».
Accanto agli eventi performativi, il festival dà ampio spazio all’arte visiva, concepita come spazio di transito verso l’invisibile. È il caso della sorprendente presenza de La Negromante di Angelo Caroselli, cupo capolavoro del Seicento romano, eccezionalmente trasferito per l’occasione dalla Pinacoteca Podesti all’atrio del Teatro delle Muse. L’opera, carica di simboli magici e atmosfere caravaggesche, sarà visibile per tutta la durata del festival, aprendo il percorso di Ancona Magica con una riflessione sull’iconografia dell’occulto e la figura della donna strega.
Ma la dimensione del meraviglioso si spinge anche oltre il reale, con l’attesa riapertura della MeGa – Meta Gallery di Popsophia, la galleria immersiva che rielabora i contenuti del festival attraverso ambienti digitali e installazioni VR. Visitabile su prenotazione nella Sala Talia del Teatro delle Muse, MeGa invita il pubblico a un viaggio sensoriale e concettuale dove la filosofia si sperimenta come esperienza percettiva.
Esperienze uniche: tra videoarte, musica e fantasmagorie digitali
Una delle novità più rilevanti di Popsophia 2025 è la presentazione esclusiva per le Marche della video-installazione Spirit Cabinet, frutto della collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Ispirata alla figura della medium Eva Carrière, l’opera unisce cinema sperimentale, performance e sonorizzazione dal vivo, trasformando la sala Melpomene del Teatro delle Muse in una moderna cabina spiritica. Girato in pellicola 16mm e digitale, il video evoca gli effetti illusionistici del teatro ottocentesco con la tecnica del Pepper’s Ghost, amplificando la riflessione sul rapporto tra arte, finzione e apparizione.
Il magico nell’arte contemporanea: Enzo Cucchi, artista e mago
Con Artista e mago, il docente e curatore Andrea Sòcrati guiderà il pubblico in una lettura esoterica delle opere di Enzo Cucchi, in mostra in contemporanea al festival al Museo Tattile Statale Omero fino al 18 maggio con l’esposizione L’Ombra vede. L’iniziativa intende indagare il lato alchemico e visionario dell’artista marchigiano, i cui lavori si muovono tra mitologia personale, potenza del segno e mistero del linguaggio visivo. Una riflessione che attraversa secoli e linguaggi, accendendo un dialogo tra arte contemporanea e dottrine esoteriche.