08 dicembre 2022

Reggio Emilia capitale del contemporaneo. Joan Fontcuberta e Italo Rota

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A Reggio Emilia, capitale del contemporaneo, Joan Fontcuberta firma "Curiosa meravigliosa", Italo Rota il nuovo Museo

Joan Fontcuberta, Curiosa Meravigliosa. @Corrado Ravazzini

A Reggio Emilia, capitale del contemporaneo, il visionario Joan Fontcuberta presenta “Curiosa Meravigliosa”, opera d’arte permanente realizzata che richiama un esemplare in tassidermia che fa parte della raccolta dei Musei Civici. L’opera, novità recentissima in tema di contributi di cultura contemporanea, si compone di 30 lastre di 120 per 240 centimetri in gres porcellanato foto-impresse, raggiunge 16 metri di altezza, è realizzata con sua altezza la ceramica, e raccoglie 12.000 scatti realizzati dai cittadini, raccolti e ricomposti assieme a fotografie degli oggetti presenti nelle collezioni dei musei. Per la realizzazione fondamentale è stato il supporto di Marazzi, famoso marchio fondato nel 1935 a Sassuolo, presente in più di centoquaranta Paesi, simbolo del miglior made in Italy nel settore delle piastrelle di ceramica per l’arredamento e il design. L’iniziativa vede inoltre il contributo Art Bonus di Iren SpA.

Joan Fontcuberta, Curiosa Meravigliosa. @Corrado Ravazzini

“Curiosa Meravigliosa” completa l’intervento di riqualificazione della piccola piazza a fianco del Palazzo dei Musei, nasce grazie a un processo partecipativo in cui i cittadini sono stati chiamati dal Comune di Reggio Emilia e da Fotografia Europea, festival internazionale, fiore all’occhiello della città, ad inviare una o più fotografie sui temi della curiosità e della meraviglia fondanti delle collezioni museali. La chiamata ha registrato un’adesione altissima, nulla di strano per un luogo abituato a ospitare ogni anno migliaia di appassionati e addetti ai lavori del mondo della fotografia. Il risultato è un’unica grande immagine ottenuta grazie a un software di elaborazione digitale che raffigura un grande pavone, soggetto scelto dallo stesso Fontcuberta.

Ma non è tutto. 

Antico e moderno, si è capito, a Reggio Emilia si mescolano, si contaminano in un suggestivo e virtuoso insieme. Come nel caso del nuovo Museo di Reggio Emilia. Un ‘essere vivente’, così si può immaginare, scaturito dall’intuizione e dall’idea progettuale di Italo Rota. L’immagine, fotografica e filmica, è tema dominante e accompagna tutte le nuove sezioni di un museo immersivo con continui rimandi tra passato e futuro, locale e globale. 

Reggio Emilia capitale del contemporaneo. Installation view

La sua solida base, sono le collezioni e raccolte storiche, un immenso diorama composto dalla Collezione Lazzaro Spallanzani, dal museo Gaetano Chierici di Paletnologia, dalle collezioni di Archeologia con il Portico dei Marmi, il Chiostro e lo spettacolare Atrio dei Mosaici, dalle raccolte di Zoologia e Anatomia, dalle collezioni di Etnografia e Botanica, dalla sezione di Geologia. Il “corpo” è la sezione interamente dedicata alla fotografia, con le immagini del maestro Luigi Ghirri e le raccolte di Fotografia Europea. Infine la “testa” è l’eccellente arte antica con le opere di Correggio, di Carracci fino ad Antonio Fontanesi.

Luigi Ghirri, Italia in miniatura e nuove prospettive. Installation view

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